Oggi 16 novembre è la Giornata Mondiale della Tolleranza, per ricordare i principi ispiratori della Dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo. Ricordiamo due grandi classici da leggere a riguardo
Possiamo affermare certamente che il nostro popolo è poco tollerante. Lo siamo con gli immigrati, con le fazioni politiche opposte, con gli omosessuali e con gli animali, solo per fare qualche esempio. L’Onu, oggi, 16 novembre, nella Giornata Mondiale della Tolleranza, invita innanzitutto governi e capi di stato, ma anche organizzazioni e semplici cittadini, a promuovere il benessere umano, la libertà e il progresso in tutto il mondo, nonché a promuovere il rispetto, il dialogo e la cooperazione tra le diverse culture, civiltà e popoli. La tolleranza non è solo un dovere morale, ma anche elemento politico e legale che gli stati membri sono chiamati a promuovere attraverso una legislazione che garantisca pari opportunità a tutti i membri della società.
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Che cos’è la tolleranza?
Possiamo definire la tolleranza un’apertura alla reciprocità, armonia nella differenza e riconoscimento dell’identità complessa delle persone, dei gruppi e degli Stati. Per essere tolleranti basta partire dall’idea che ognuno di noi è diverso per aspetto, linguaggio, opinioni, comportamento, valori e che questa “differenza” genera rispetto, accettazione e stima, al posto di negazione, rifiuto e odio.
La tolleranza non è una caratteristica innata nelle persone, ma un atteggiamento mentale, un sentire emotivo, che può e deve essere allenato e potenziato.
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La storia della Giornata Mondiale della Tolleranza
Dichiarata dall’UNESCO nel 1995 per ricordare i principi ispiratori della Dichiarazione universale dei diritti umani, approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.
L’UNESCO ha creato anche un premio per la promozione della tolleranza e della non violenza.
Il premio viene assegnato ogni due anni proprio il 16 novembre. Può essere conferito a istituzioni, organizzazioni o persone che hanno contribuito in modo particolarmente meritorio ed efficace alla tolleranza e alla non violenza.
Quest’anno consiste in un importo di 100.000 dollari offerto dalla Fondazione Madanjeet Singh e sarà assegnato per la 13^ volta.
Due classici per questo tema
Abbiamo scelto per voi due intramontabili classici che parlano di tolleranza:
- “Il trattato sulla tolleranza” di Voltaire (1763), che prese spunto dalla vicenda di un commerciante, Ugonotto di Tolosa, condannato a morte ingiustamente per l’omicidio del figlio, è un vero e proprio “manifesto” per la libertà e il valore universale della tolleranza religiosa. È un’opera che apre il periodo dei Lumi e costituisce una delle basi ideologiche della Rivoluzione francese.
- “Lettera sulla tolleranza” di John Locke, il primo, il meglio argomentato e il più persuasivo manifesto per la tolleranza e la libertà di pensiero. Fra i testi fondamentali della moderna cultura europea, tra quelli che più hanno contribuito ad educare alla civiltà liberale. Tra le pagine più attuali mai scritte dal maggior esponente dell’empirismo inglese.