Sofie Pedersen, grazie al suo impegno a favore dell’ambiente, è la prima calciatrice ad aggiudicarsi l’eBay Values Award, il riconoscimento che premia le giocatrici che si distinguono anche fuori dal campo.
Sofie Pedersen, oltre che per le sue prodezze sul campo da gioco, si batte da tempo per promuovere comportamenti responsabili al fine di proteggere l’ambiente che ci circonda.
Lo scorso ottobre, l’impegno della centrocampista della Juventus Women e della nazionale danese è stato premiato con l’eBay Values Award, un riconoscimento che sottolinea le gesta delle calciatrici della massima serie fuori dal terreno di gioco.
Si tratta della prima edizione del premio, che verrà assegnato mensilmente e che è stato inaugurato scegliendo proprio il profilo di Sofie Pedersen, campionessa e ambientalista che ha fatto dei suoi valori green la sua bandiera.
Così come il collega Morten Thorsby, Sofie Pedersen ha scelto come numero di maglia il 2, a ricordare i gradi entro cui limitare l’aumento della temperatura del Pianeta, spiegando così la sua scelta sul proprio account Instagram: “Il calcio ha la piattaforma e l’influenza per apportare cambiamenti enormi e vogliamo che altri attori si uniscano a noi. Abbiamo bisogno che tutti lavorino insieme per porre fine a ulteriori cambiamenti climatici e ambientali. Non vedo l’ora di lottare per una grande stagione e un pianeta vivibile”.
Ad assicurare l’eBay Values Award a Sofie Pedersen è stata anche la sua naturale capacità di coinvolgere le compagne e i tifosi nella lotta attiva al cambiamento climatico. Ad inizio stagione, infatti, la calciatrice ha tenuto una speciale lezione alle sue compagne di squadra durante cui, con l’aiuto di alcune slide, ha spiegato gli effetti del riscaldamento globale e i motivi per cui è importante porre fine all’emergenza climatica.
L’iniziativa è valsa a Sofie Pedersen il plauso della FIGC Calcio Femminile, che l’ha definita a pieno titolo “un vero esempio di responsabilità e consapevolezza” in merito al suo impegno verso la sostenibilità ambientale.
Un impegno che ha radici lontane, quando nel 2009, non ancora diciottenne, Sofie Pedersen realizza la serietà del problema seguendo con passione la Conferenza sul clima di Copenaghen.
“Ci penso molte volte ogni giorno e influenza il mio comportamento”, ha dichiarato la giocatrice sul sito di Fifpro – Football Players Worldwide. “Il cambiamento climatico ha effetti su tutti, ma alcune persone ne sono più vittime di altre. […] Le giocatrici della Juventus e della Danimarca sanno che tengo alla questione del cambiamento climatico. Porto la mia acqua del rubinetto all’allenamento invece di usare nuove bottiglie ogni giorno, cerco di non mangiare carne, ma cibo vegano. […] Mi chiedono spesso di parlarne e vogliono imparare. Mi piacciono quei discorsi. Non è difficile convincerle che c’è una crisi, ma è difficile cambiare i comportamenti delle persone”.
Proprio per questa ragione, Sofie Pedersen ha deciso di unirsi a We Play Green, l’organizzazione non-profit di Morten Thorsby, con la consapevolezza che sensibilizzare le persone e aiutarle a cambiare le proprie abitudini sia possibile attraverso il racconto e l’esempio.
Il Premio Luisa Minazzi Ambientalista dell’anno è arrivato alla XVI edizione
E di certo Sofie Pedersen non ha mai smesso di affiancare al suo amore per il calcio la sua altrettanto vivida anima ambientalista. I suoi valori, la sua storia, la sua testimonianza sono ciò che la rendono grande anche fuori dallo stadio. Parole e gesti che possono smuovere le coscienze e fare la differenza.