monopattini elettrici condivisi

Monopattini elettrici condivisi, le regole per il loro corretto utilizzo

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Monopattini elettrici condivisi, le regole per il loro corretto utilizzo ultima modifica: 2022-11-09T07:02:40+01:00 da Marco Grilli
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I monopattini elettrici condivisi sono importanti per la mobilità sostenibile, Legambiente e Dott lanciano il Vademecum per il loro corretto utilizzo

I monopattini elettrici condivisi rappresentano una scelta sempre più frequente per gli spostamenti brevi in città. Una tendenza green che aiuta a ridurre l’inquinamento dei nostri centri urbani, sempre più trafficati e rumorosi. Legambiente e Dott, azienda leader  della micromobilità elettrica in Europa, con il loro Vademecum destinato ai Comuni e ai singoli utenti, cercano di fornire le regole e le buone norme per il corretto utilizzo di questi mezzi, affinché siano realmente ecologici e soprattutto sicuri.

I vantaggi della micromobilità elettrica

Da un’analisi condotta dal Parlamento europeo nel 2019 è emerso che il 71,7% delle emissioni totali di CO2 nel Vecchio Continente è dovuto ai trasporti. Al di là dell’importanza della bicicletta e del trasporto pubblico per la riduzione dell’inquinamento, le nuove tecnologie hanno permesso anche la diffusione della micromobilità elettrica, un settore capace di ridurre sensibilmente l’impronta carbonica di ogni cittadino che decide di ricorrervi.

“La mobilità urbana con bici e monopattini elettrici in sharing è per noi di Legambiente indispensabile per i frequenti spostamenti in città, spesso di pochi minuti, di pochi chilometri. Anche quando si scende dal treno o si esce dalla metropolitana, questi mezzi consentono a tutte le età e classi sociali di muoversi a ‘zero emissioni’, in mobilità elettrica a prezzi accettabili”, dichiara Andrea Poggio, responsabile Mobilità sostenibile di Legambiente.

I monopattini elettrici, leggeri, silenziosi, poco ingombranti e dunque perfetti per risolvere il problema annoso del parcheggio, stanno riscuotendo sempre più successo specialmente tra i giovani e si  dimostrano ancora più convenienti se utilizzati in condivisione. Siamo di fronte a una piccola rivoluzione verde di grande importanza, favorita tra l’altro da bonus e incentivi governativi, che contribuisce a ridurre il numero delle auto in circolazione, ossia del mezzo maggiormente responsabile dello smog e dell’inquinamento acustico dei nostri centri urbani sempre più invivibili.

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Quest’ultimo dato è ampiamente confermato dall’indagine svolta quest’estate da Dott,  il 40% dei suoi utenti ha infatti  dichiarato di aver ridotto l’utilizzo dell’auto privata da quando adotta il servizio in sharing. È stato calcolato che in soli due anni gli utenti Dott hanno percorso la bellezza di 17 milioni di chilometri ecosostenibili in tutta Italia, con un risparmio di oltre duemila tonnellate di anidride carbonica.

In Dott operiamo in modo sostenibile sia dal punto di vista ambientale sia sociale, assicurandoci di proporre servizi per città sempre più green, sicure ed inclusive. Questo Vademecum ne è la prova concreta perché, insieme a Legambiente, abbiamo voluto contribuire alla realizzazione di una guida che sia in grado di porre le basi per una mobilità consapevole e rispettosa, insegnando agli utenti un nuovo modo di muoversi, quello del futuro”, ha affermato Andrea Giaretta, Regional general manager sud Europa di Dott.

Il Vademecum per il corretto utilizzo dei monopattini elettrici 

Nonostante i numerosi vantaggi, non si ferma la tendenza a “demonizzare” questi nuovi mezzi, considerato l’alto numero di incidenti che li vede protagonisti. Nel 2021 sono quadruplicati rispetto all’anno precedente, 2.101 contro 564, con 10 vittime (uno era un pedone) e 1.980 feriti. Una situazione dovuta però non solo all’incoscienza di molti guidatori, ma anche alle precarie condizioni generali di sicurezza nelle strade italiane. Alla luce di questa situazione, appare quanto mai utile uno strumento come il Vademecum con le regole per il corretto utilizzo dei monopattini, frutto di un’analisi che ha preso in considerazione le principali criticità legate a questo mezzo di trasporto, quali la scarsa conoscenza del veicolo e delle regole del codice stradale oltre la mancanza di senso civico.

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Insieme a Dott, grazie ad elettricità rinnovabile, mezzi robusti, sicuri e duraturi, abbiamo spiegato nel vademecum come usare al meglio i nuovi servizi, per accompagnare opportunità e responsabilità. Veloci ed elettrici sì ma anche attenti alla sicurezza dei pedoni e a parcheggiare dove è consentito. Legambiente chiede la stessa responsabilità anche ai Comuni che debbono designare percorsi ciclabili e aree di sosta diffuse in tutte le città. La città sicura per tutti, la città ‘30 all’ora’, così come la mobilità sostenibile si costruiscono insieme, con i cittadini, i servizi e le amministrazioni comunali”, precisa Andrea Poggio.

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Il Vademecum prende in considerazione anche le biciclette elettriche e invita in primo luogo a non accumulare i rifiuti nei cestini delle bici in sharing, poiché i rifiuti abbandonati o non correttamente smaltiti sono poi quelli che finiscono in mare con gravi danni. Al contempo, mai buttare spazzatura anche mentre si guida il monopattino, un gesto non ecologico che rischia di essere pericoloso perché il rifiuto potrebbe colpire un pedone o un’automobile.

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Serve rispetto pure per il verde pubblico, la guida ricorda di non circolare mai sui prati e di sfruttare le infrastrutture esistenti, ovvero la strada o le piste ciclabili, e di non abbandonare mai i mezzi in sharing all’interno delle aiuole.

L’articolo 143 del Codice della Strada fuga ogni dubbio imponendo il divieto di circolazione sui marciapiedi, monopattini e biciclette devono quindi esser sempre guidati in strada nel lato destro.

Vietato anche il “tandem riding“, il monopattino è pensato infatti per il solo conducente e non può ospitare un’altra persona o un animale. “Usarlo in più persone compromette la stabilità del mezzo e riduce il livello di sicurezza, con rischi per l’incolumità del guidatore, dei passeggeri e dei pedoni”, si legge nel Vademecum.

Il conducente del monopattino non può ascoltare musica in cuffia o con auricolari mentre guida, lo stabilisce la legge italiana, né utilizzare il telefono cellulare o altri dispositivi.  Ogni fattore di distrazione può essere altamente pericoloso in strada e molti studi hanno dimostrato che l’uso di un cellulare aumenta il rischio di incidenti o cadute. Quando serve il ricorso al navigatore il guidatore è chiamato a fermarsi, per ovviare a questo problema, Dott mette pure a disposizione un porta telefono in posizione verticale.

Altro capitolo è quello del parcheggio. I conducenti, in questo caso, sono chiamati a utilizzare gli stalli di moto e bici e quelli adibiti appositamente al servizio in condivisione, ricorrendo sempre al cavalletto. Mai lasciare il monopattino in mezzo al marciapiede o a un suo lato, il parcheggio responsabile migliora la viabilità per tutti e in particolar modo per le persone con disabilità visive e motorie, costituendo un elemento di decoro per le nostre città.

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Infine, l’articolo 189 comma 9 bis del Codice della Strada impone di indossare bretelle o giubbotti catarifrangenti da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere (si tratta tra l’altro di indumenti leggeri che possono esser facilmente trasportati in uno zaino), mentre l’utilizzo del casco non è obbligatorio per legge per i maggiorenni ma fortemente consigliato, perché riduce drasticamente la possibilità di ferirsi gravemente in incidenti.

La presentazione del Vademecum è stata anche l’occasione per il lancio di una campagna social congiunta, “Giro del Mondo in D-ottanta giorni”, mirata specialmente ai giovani per realizzare obiettivi comuni, ovvero la riduzione dell’inquinamento cittadino tramite l’adozione di servizi di mobilità dolce in condivisione, all’insegna della sicurezza. Grazie a questa campagna, gli utenti saranno chiamati a unirsi per percorrere quanti più giri del mondo con i mezzi Dott. I chilometri percorsi quotidianamente da ogni singolo Dotter andranno a sommarsi per il compimento del tragitto e il tutto sarà calcolato attraverso l’impatto effettivo della community di Dott sulle nostre città, in ottanta giorni.

Come dimostra il Vademecum, basta poco per essere più green e più sicuri.

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Laureato in Lettere moderne, giornalista pubblicista e ricercatore in storia contemporanea, è consigliere dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Nei suoi studi si è occupato di Resistenza, stragi nazifasciste e fascismi locali, tra le sue pubblicazioni il volume “Per noi il tempo s’è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia”. Da sempre appassionato di tematiche ambientali, ha collaborato con varie testate online che trattano tali aspetti. Vegetariano, ama gli animali e la natura, si sposta rigorosamente in mountain bike, tra i suoi hobby la corsa (e lo sport in generale), il cinema, la lettura, andar per mostre e la musica rock.

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