Un faro di montagna è il progetto vincitore del concorso di ristrutturazione del Rifugio Pedrotti, un punto di riferimento che trasmette calore e sicurezza agli escursionisti
Il Rifugio Pedrotti si trova tra le magnifiche Dolomiti di Brenta, precisamente a una quota di 2491 metri, nel Comune di San Lorenzo Dorsino (TN) diventerà un faro di montagna.
Si tratta di una struttura di proprietà della SAT (Società Alpinisti Tridentini) situata tra le montagne ed immersa in una natura incontaminata. Proprio per questa sua collocazione, essa non è nuova ad interventi di manutenzione che ne curino sia gli interni che gli esterni, facili elementi in balia delle estreme condizioni atmosferiche del territorio. Infatti, il vento, così come la neve e il sole, possono provocare col tempo gravi danni all’edificio compromettendone la funzionalità.
Nello specifico, la scorsa primavera, la SAT ha indetto un concorso per scegliere un progetto per la ristrutturazione dell’ultimo piano dell’immobile. Tra più di sessanta programmi presentati, ha vinto un “faro di montagna”, realizzato dal team di Stefano Pasquali, di cui fanno parte Samantha Minozzi, Alberto Stangherlin e Andrea Moser.
Vediamo quindi di seguito che cosa prevede questo disegno di restyling per il Rifugio Pedrotti e che cosa intende promuovere.
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Un riparo accogliente nella natura
Il Rifugio Pedrotti è da sempre un importante punto di riferimento per gli escursionisti e per gli alpinisti esperti.
Esso ha conservato nel tempo il significato originale di rifugio, accessibile solamente per i professionisti amanti della montagna. Infatti, non è raggiungibile in macchina o in funivia. Si tratta di un autentico riparo nella natura incontaminata e talvolta impervia per coloro che non sanno rispettarla.
Per il progetto proposto alla SAT, la squadra di Pasquali si è proprio ispirata a tali valori genuini.
Per l’appunto, il loro intento è quello di apportare delle modifiche che però siano in sintonia con ciò che il Rifugio Pedrotti rappresenta, cioè un rifugio alpino lontano dalla logica degli alberghi stellati. In altre parole, un luogo dove poter ristabilire un’intima connessione con l’ambiente montano circostante, rimanendo al riparo dal buio e dal gelo.
A tal proposito, i progettisti hanno scelto l’immagine di un “faro di montagna” in quanto rappresenta: “Una luce in un arrivo notturno, un barlume nella nebbia, un grande tetto rosso che alla vista allevia le fatiche dopo una giornata tra le vette. Quattro finestre illuminate alla sommità del rifugio saranno sinonimo di sicurezza, calore e riparo per gli escursionisti e alpinisti”.
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Il progetto per la nuova immagine del Rifugio Pedrotti
Il progetto di manutenzione per il Rifugio Pedrotti prevede alcune modifiche che interesseranno per lo più la facciata dell’edificio.
Per prima cosa, la costruzione di un nuovo tetto, la cui grande copertura avrà lateralmente delle aperture situate in prossimità del terzo piano della struttura. Esse saranno ben visibili dall’esterno come punti di riferimento per gli escursionisti esausti dopo ore di cammino. Mentre, dall’interno, costituiranno delle cornici da cui poter ammirare i paesaggi mozzafiato delle Dolomiti di Brenta.
Inoltre, il programma della squadra di Pasquali include anche la realizzazione di una scala di emergenza esterna, le cui funzioni spaziano dalla sicurezza, alla torretta visiva, fino al sistema di distribuzione e all’adeguamento sismico.
Questi elementi avranno un rivestimento di lamiera di colore rosso che ne aumenterà sensibilmente la visibilità anche da punti lontani.
Inoltre, la data di inizio lavori è fissata per la primavera del 2023, con un costo stimato di 990 mila euro.
[Immagine di copertina dal profilo Instagram @dolomiti.it]