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Norvegia: sconcerto per Freya, la femmina di tricheco uccisa dalle autorità (e dai turisti)

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Norvegia: sconcerto per Freya, la femmina di tricheco uccisa dalle autorità (e dai turisti) ultima modifica: 2022-08-16T07:53:44+02:00 da Francesco Rasero
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In Norvegia è stata uccisa Freya, la femmina di tricheco che era involontariamente diventata una star nel fiordo di Oslo. Proteste per la decisione: era davvero l’unica soluzione?

Le autorità norvegesi hanno deciso di uccidere Freya, la femmina di tricheco da 600 kg che da alcune settimane era diventata involontariamente celebre per le sue apparizioni nel fiordo di Oslo, capitale della Norvegia, con i turisti che si avvicinavano per darle da mangiare e scattarsi un selfie.

«La scelta di procedere all’eutanasia del tricheco è stata presa sulla base di una valutazione complessiva della continua minaccia alla sicurezza umana», ha dichiarato il direttore generale della Pesca, Frank Bakke-Jensen in un comunicato stampa ufficiale.

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Folla di turisti con il tricheco Freya (foto Fiskeridirektoratet – Direzione per la Pesca della Norvegia)

«Abbiamo grande considerazione per gli animali, ma la vita e la sicurezza degli esseri umani devono avere la precedenza», ha rimarcato Bakke-Jensen. Le autorità norvegesi hanno infatti sottolineato come il pubblico abbia ignorato la raccomandazione, diffusa nelle scorse settimane, di tenersi a debita distanza dal tricheco, aumentando così il rischio di potenziali danni.

Il personale altamente qualificato e addestrato ha eseguito l’ordine in conformità con le routine e i regolamenti vigenti per l’eutanasia dei mammiferi marini -dettaglia il comunicato stampa- Sono state discusse diverse possibili soluzioni al problema. Lo spostamento dell’animale è stato valutato attentamente con l’Istituto norvegese di ricerca marina ma abbiamo concluso che non potevamo garantirne il benessere con nessun mezzo a nostra disposizione“.

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In seguito all’annuncio dell’uccisione di Freya sono subito scattate le proteste sui social -affiancate da una raccolta fondi online per realizzare una statua dedicata all’animale– e gli attacchi alle autorità norvegesi da parte delle associazioni animaliste e ambientaliste mondiali.

L’hanno fatto davvero. Il tricheco Freya è stato ucciso dalla Direzione della Pesca in Norvegia. Assolutamente vergognoso“, ha twittato la Blue Planet Society, ONG che si occupa della protezione della fauna selvatica negli oceani. “Freya non è stata eutanizzata o abbattuta per motivi di sicurezza pubblica, è stata uccisa perché era l’opzione più semplice ed economica. La Norvegia abbatte centinaia di balene ogni anno, un tricheco [per loro] non significa nulla”.

Reagiamo con sconcerto alla notizia dell’uccisione, avvenuta senza che siano state messe in atto misure alternative per proteggerla -dichiarano dall’Associazione ambientalista norvegese NOAHNessuno che abbia infastidito o sia stato troppo vicino a Freya ha infatti subito conseguenze, mentre lei ha pagato con la sua vita“.

La leader di NOAH, Siri Martinsen, ha dichiarato alla TV2 norvegese: «Avevamo contattato la Direzione della Pesca con molte proposte, a partire da maggiori controlli e sanzioni per chi si avvicinava al tricheco. Naturalmente, anche tentare il trasferimento sarebbe stato meglio dell’abbattimento».

E aggiunge: «Con questo, la Norvegia conferma di essere uno dei Paesi peggiori al mondo per quanto riguarda la cura e la considerazione degli animali selvatici. La loro uccisione è ampiamente utilizzata quando qualcuno ritiene che siano un fastidio e non siamo in grado di fornire loro il  necessario spazio vitale. Anzi, si persegue una politica di puro sterminio dei predatori in via di estinzione: siamo l’unico Paese al mondo a cacciare foche e balene, permettiamo la caccia agli animali inseriti nella lista rossa e la caccia nei parchi nazionali».

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Freya era diventata famosa per le sue apparizioni sul litorale del fiordo di Oslo, dove da metà luglio era possibile ammirarla mentre si crogiolava al sole, anche salendo a bordo di alcune imbarcazioni. Il Guardian riporta come in precedenza fosse già stata avvistata nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, in Danimarca e in Svezia.

La presenza del mammifero, che normalmente vive alle latitudini più settentrionali dell’Artico, ha suscitato curiosità tra gli abitanti del luogo e ha fatto notizia sulla stampa“, scriveva la testata britannica alcune settimane fa, mentre il quotidiano norvegese Verdens Gang aveva addirittura pubblicato sul suo sito una diretta streaming che permetteva di seguire ogni movimento della tricheco.

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I trichechi vivono normalmente nelle acque ghiacciate di Canada, Groenlandia, Norvegia, Russia e Alaska; sono circa 230 mila gli esemplari di questo animale oggi presenti sulla Terra, diffusi nell’Oceano Atlantico e Pacifico settentrionale.

In genere si riposano sul ghiaccio marino tra un pasto e l’altro, anche per svariate ore consecutive. I cambiamenti climatici stanno però modificando il loro habitat naturale, portandoli a riposare più spesso sulla terraferma e facendoli allontanare dalle loro tradizionali aree di pesca, fino a raggiungere latitudini più meridionali, come avvenuto nel caso di Freya.

[Cover image: Associazione NOAH]

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Norvegia: sconcerto per Freya, la femmina di tricheco uccisa dalle autorità (e dai turisti) ultima modifica: 2022-08-16T07:53:44+02:00 da Francesco Rasero

Giornalista pubblicista, dal 1998 scrive su carta stampata e online. Oggi è direttore responsabile di una testata locale e gestisce Altrov*e, start-up che si occupa di copywriting e comunicazione. Ha lavorato per oltre un decennio nel settore ambientale, oltre ad aver organizzato svariati eventi culturali, in ambito artistico, cinematografico e teatrale. È appassionato di viaggi, in particolare nell’area balcanica e nell’Est Europa, dove ha seguito (e segue) alcuni progetti di volontariato. Ama conoscere, progettare, fotografare e stare a contatto con le persone. Ma ancora di più ama il rugby, i suoi gatti e la sua nuova famiglia.

3 Commenti

  1. La Norvegia è un paese che odia gli animali e li uccide, tutti, senza scrupoli quando secondo le autorità, che sono malvagie ciniche ed incompetenti, diventano un fastidio e non un guadagno, boicattate questo paese che ammazza foche e i loro cuccioli, balene delfini tutto, boicattiamolo.

  2. Sono d accordo, contro questo sterminio, l unico modo è boicottare questo paese, che se non cambia questo orribile metodo non è assolutamente da visitare

  3. Condivido pienamente. La freddezza e l insensibilita con cui l’autorità norvegese ha agito ne hanno dato una pessima immagine. Parliamo di salvare il nostro ambiente naturale, il cambiamento climatico, ma poi non siamo in grado di gestire situazioni piccole e facilmente risolvibili. Questo è il rispetto degli uomini verso il mondo naturale. Il resto sono chiacchiere.

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