The Boys ha ricevuto il plauso della PETA per aver evitato il ricorso ad animali veri in virtù della Computer-generated imagery.
Gli appassionati di serie tv, in particolare di The Boys, non saranno certo rimasti indifferenti di fronte al terzo episodio della terza stagione del successo targato Amazon Prime, tratto dall’omonimo fumetto che segue le vicende di un gruppo di supereroi.
Eroe indiscusso, a giudicare dall’accoglienza ricevuta sui social network, è stato il polpo Timothy, protagonista suo malgrado di una scena in cui viene sacrificato da uno dei personaggi, il suo amico umano Abisso.
Se la trama ha spezzato il cuore del pubblico, la scelta della produzione di The Boys è di quelle che segnano un cambiamento in positivo nella triste storia che riguarda l’utilizzo di animali sui set di cinema e tv.
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Timothy, infatti, è frutto della Computer-generated imagery. Si tratta, dunque, di un’immagine generata grazie alla tecnologia che ha permesso ai realizzatori della serie di soddisfare le proprie esigenze di copione senza maltrattare nessun essere vivente.
Proprio per questo motivo, l’attore Chace Crawford, il creatore di The Boys Eric Kripke e tutta la squadra degli effetti speciali è stata insignita da PETA del premio “Tech, Not Terror”. Il merito è quello di aver optato per un approccio cruelty-free, ma anche per aver stimolato il pensiero circa il trattamento degli animali nel mondo dell’intrattenimento.
Nei film e nelle serie capita molto spesso di assistere a scene in cui le creature marine vengono maltrattate o uccise, magari in una scena di pesca. Per qualche strano motivo, però, il pubblico tende a non indignarsi come accadrebbe se gli animali in questione appartenessero a specie diverse.
Quello di The Boys è un messaggio che serve a ricordare che non ci sono esseri viventi di serie B e che ci si può affezionare anche ad animali meno comuni, ma non per questo meno intelligenti o incapaci di provare sentimenti e sensazioni.
“I veri eroi di The Boys lavorano dietro le quinte” ha affermato Lisa Lange, Vice Presidente Senior di PETA. “Hanno creato un polpo realistico al computer, in modo che gli animali possano vivere in pace. PETA celebra questa serie tv per aver aiutato gli spettatori a vedere ogni polpo come un individuo alla pari di Timothy e non come un antipasto o un’attrazione di intrattenimento”.
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Come ha spiegato il creatore di The Boys Eric Kripke, molti polpi veri incontrano un tragico destino, così come i milioni di invertebrati che ogni anno vengono uccisi per diventare cibo. Riservare un trattamento simile ad un ulteriore esemplare sarebbe stato crudele, nonché superfluo, dal momento che esistono sofisticate tecnologie in grado di ricreare alla perfezione l’immagine desiderata e di risparmiare sofferenze agli animali veri.
La tecnologia al posto del terrore, come recita il premio di PETA. Una lezione che The Boys ha saputo diffondere creando un precedente fondamentale, un esempio virtuoso a cui d’ora in poi ci auguriamo possa guardare l’intera industria dello spettacolo.