eHabitat e Il Carmagnolese hanno promosso una seconda missione umanitaria per portare aiuti ai rifugiati ucraini al centro di accoglienza di Przemysl.
eHabitat e Il Carmagnolese hanno promosso una seconda missione umanitaria per i rifugiati ucraini nel centro di accoglienza di Przemysl, in Polonia.
Eleonora Anello (direttrice di eHabitat) e Francesco Rasero (direttore del quotidiano Il Carmagnolese) hanno deciso di recarsi di persona in una delle strutture più grandi di tutta Europa, destinata alle famiglie costrette a fuggire dalla guerra in Ucraina.
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Attualmente, nella struttura vivono circa 400 persone, principalmente donne e bambini. La maggior parte di loro sono in transito verso altre destinazioni in Europa, affiancate da decine di volontarie e volontari provenienti da tutto il mondo.
I dettagli della missione umanitaria
“Come già fatto in occasione della prima missione a inizio aprile, abbiamo preso contatti con i referenti del centro, la cui organizzazione e logistica è peraltro da alcune settimane stata affidata a un responsabile italiano, Michele“ raccontano Rasero e Anello. “Proprio lui ci ha elencato le principali necessità, alle quali abbiamo cercato di fare fronte il più possibile, utilizzando i fondi raccolti nelle settimane precedenti la partenza.”
Anche per questa missione, infatti, ci sono state molte donazioni sia da parte di privati che di gruppi.
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“Tutto quello che è stato raccolto a livello di denaro è stato speso a favore dei rifugiati ucraini, seguendo la lista di priorità di acquisto fornitaci dai responsabili del campo di Przemysl. Abbiamo inoltre approfittato del fatto di essere in loco per registrarci come volontari e, pur nel poco tempo a nostra disposizione, dare una mano ove necessario” concludono Rasero e Anello.
Numerose, infatti, sono state le attività svolte.
Dalla gestione dei rifiuti del campo all’animazione per i bambini, sia in un’area interna alla struttura, a cura di volontarie polacche, sia in una esterna, allestita da una famiglia tedesca con il supporto del progetto Mobile Circus for Peace.
