Gli animali domestici dei rifugiati dall'ucraina

Non separiamo i rifugiati ucraini dai loro animali, l’appello alle aziende dei trasporti

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Non separiamo i rifugiati ucraini dai loro animali, l’appello alle aziende dei trasporti ultima modifica: 2022-05-12T07:49:48+02:00 da Fabiana Re
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Viaggi pet friendly per i rifugiati ucraini e i loro animali domestici: la richiesta Humane Society International a pullman e compagnie aeree

Secondo l’UNHCR, oltre 5,9 milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina dall’inizio della guerra. Si sono lasciati alle spalle una vita che non sanno se e quando riusciranno a riavere, nella valigia i propri avere ridotti all’osso. C’è però qualcuno che difficilmente sono disposti ad abbandonare nella loro terra: il proprio animale domestico. Tuttavia, il loro piano di emigrare in compagnia dei loro animali spesso si scontra con le restrizioni legate al trasporto degli stessi su aerei e pullman. Da qui nasce l’appello di Humane Society International – Europe.

Viaggi pet friedly per i rifugiati ucraini

L’organizzazione internazionale per la protezione degli animali sollecita le compagnie di trasporto a mettere a disposizione viaggi pet friendly per i rifugiati. Sono 75 le aziende europee destinatarie dell’appello di HSI, che punta il dito contro le loro policy troppo restrittive. A causa di numerosi divieti e difficoltà, spesso i rifugiati si trovano costretti a lasciare in Ucraina i propri animali domestici. I più fortunati vengono affidati alle cure di conoscenti, ad associazioni o a rifugi per animali; altri vengono addirittura abbandonati ai terminal degli autobus o in aeroporto, andando ad aggravare la crisi del welfare animale.

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“Doversi separare da un amato membro della famiglia quale può essere un cane o un gatto, rappresenta un dilemma straziante in un contesto già drammatico”, dichiara Ruud Tombrock, Direttore esecutivo di HSI/Europe. “Questa situazione mette anche ulteriore pressione sugli enti benefici e sulle autorità che devono trovare una soluzione per gli animali provenienti dall’Ucraina”.

Nuove regole per il trasporto degli animali

HSI ammette che il trasporto degli animali è un argomento complesso che tocca la sfera di responsabilità di diversi attori. Tuttavia una situazione eccezionale come quella che stiamo attraversando richiede il ricorso a strategie creative. Si va dalla diminuzione delle restrizioni per portare gli animali a bordo all’abolizione delle tasse per il loro trasporto, fino alla fornitura di trasportini ai passeggeri bisognosi. Le compagnie aeree e di pullman che trasportano rifugiati dall’Ucraina possono inoltre aumentare il numero di animali accettati a bordo, nonché fornire cibo e acqua.

La risposta delle aziende di trasporto

Un numero crescente di compagnie aeree, di autobus e di trasporto merci ha accolto positivamente l’appello di HSI. A bordo della compagnia polacca LOT sarà possibile trasportare gratuitamente gli animali domestici, per i quali verranno messi a disposizione trasportini e un numero maggiore di posti. Anche KLM e Bulgaria Air offrono il trasporto gratuito di animali domestici, mentre il re dei trasporti su gomma FlixBus si impegna ad ammetterli a bordo e ad adottare procedure speciali per il loro benessere.

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“Diverse aziende leader hanno risposto e stanno facendo un grande lavoro per rendere i viaggi pet friendly”, conferma Tombrock. “Tuttavia, è necessario l’intervento di più aziende di trasporto per far sì che nessuna persona in fuga dall’Ucraina sia inutilmente separata dal proprio animale da compagnia. Spicca infatti il silenzio delle compagnie aeree low cost a seguito dell’appello di HSI.

Quali misure a tutela degli animali dei rifugiati?

In un contesto delicato quanto una fuga dalla guerra, la vicinanza del proprio animale può costituire un supporto insostituibile. Per questo è così importante permettere ai rifugiati ucraini di spostarsi in sicurezza in compagnia dei loro animali domestici. Dall’inizio del conflitto, numerosi paesi europei hanno ammorbidito i requisiti per l’ingresso di animali da compagnia dall’Ucraina. Sempre grazie a HSI ha preso vita anche il programma Vets for Ukrainian Pets, che permette ai rifugiati di accedere gratuitamente alle cure veterinarie per i propri animali in 38 paesi europei.

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Studentessa torinese di Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio, trascorre il suo tempo a districarsi tra molteplici passioni e a rincorrere mille sogni. Tra lettura, disegno, scrittura creativa ed esperimenti di cucina vegana di alterno successo, i giorni di sole 24 ore finiscono sempre troppo in fretta.

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