Missione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) in Ucraina: “La situazione più preoccupante è a Zaporizhzhia, nessun pericolo nucleare a Chernobyl“.

In una conferenza stampa svoltasi oggi, 28 aprile, a Vienna, nella sede dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), il direttore generale Rafael Mariano Grossi ha fornito aggiornamenti sull’ex centrale nucleare di Chernobyl, dopo le settimane di occupazione russa, e in generale riguardo la situazione nel resto dell’Ucraina, sottolineando il pericolo presente a Zaporizhzhia.
Grossi ha appena fatto ritorno nella capitale austriaca, sede dell’AIEA, dopo aver guidato una Delegazione che si è recata a Chernobyl e Kyiv lo scorso 26 aprile, anniversario della tragedia sovietica del 1986, con il triplice obiettivo di rendere omaggio alle vittime, consegnare nuovi equipaggiamenti e verificare di persona lo stato dei fatti.

A Chernobyl radiazioni in aumento, ma entro i limiti
“Abbiamo fatto avere attrezzature utili a garantire la sicurezza degli impianti nucleari in Ucraina durante il conflitto in corso, tra cui rilevatori di radiazioni personali, spettrometri per valutare il livello e il tipo di radiazioni nell’ambiente e dispositivi di protezione“, fanno sapere dall’Agenzia internazionale.
“Ci sono molte cose da fare alla centrale dopo l’occupazione russa -ha dichiarato Grossi- Stiamo lavorando per stabilizzare la situazione ed eseguire alcune riparazioni, in modo da ripristinare la trasmissione di dati dai sistemi di monitoraggio di Chernobyl alla nostra sede di Vienna, per elaborarli e fornire informazioni in tempo reale innanzitutto alla popolazione ucraina e a tutto il resto del mondo“.
Nella loro missione, i tecnici dell’AIEA hanno anche ispezionato alcune aree della “Zona di esclusione“ intorno alla centrale, in particolare nei pressi della cosiddetta “Foresta rossa” (uno dei luoghi più radioattivi del pianeta), dove le truppe russe si erano accampate, scavando addirittura alcune trincee.
“Posso confermare che vi siano stati degli scavi e che oggi si registri un aumento delle radiazioni, ma non in misura tale da poter dire che si è esposti a un grande pericolo per l’ambiente o per le persone“, ha dichiarato Grossi.
Fortunatamente, infatti, le rilevazioni effettuate mostrano che le dosi di radioattività sono significativamente al di sotto della soglia di sicurezza imposta per i lavoratori della centrale, con valori tra 1,6 e 6,5 millisievert/anno e il limite fissato a 20.
Grossi: “fondamentale garantire l’integrità delle centrali”
“La situazione che mi preoccupa di più in Ucraina, al momento, riguarda la centrale atomica di Zaporizhzha, in quanto è ancora sotto il controllo russo e occorre che, al più presto, ci sia possibile compiere alcune ispezioni e attività legate alla sicurezza“, ha proseguito il direttore generale dell’AIEA.
L’impianto si trova in zona di guerra e, di recente, sarebbe stato sorvolato da vicino da alcuni missili. “Dall’inizio del conflitto ripetiamo che l’integrità fisica delle centrali rappresenta una delle questioni più delicate in assoluto, in quanto sono presenti grandi quantità di materiali nucleari, quali plutonio e uranio arricchito -ha specificato Grossi- Non dimentichiamo che proprio lì, lo scorso 4 marzo, un razzo è caduto nei pressi di uno dei reattori. Dobbiamo verificare che l’impatto non abbia creato problemi: per questo stiamo trattando con la Russia per avere accesso alla struttura“.
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Per quanto riguarda i 15 reattori operativi in tutta l’Ucraina, in quattro diverse centrali nucleari, l’Ucraina ha dichiarato che sette sono attualmente collegati alla rete, tra cui due a Zaporizhzhia, mentre gli altri otto risultano spenti per manutenzione regolare o tenuti in riserva. I sistemi di sicurezza rimangono operativi ovunque.
[Video di copertina: le dichiarazioni di Grossi a Chernobyl – Fonte: IAEAvideo @ YouTube]
