Musica contro la guerra in Ucraina: dalla classica al rap, il web si mobilita

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Musica contro la guerra in Ucraina: dalla classica al rap, il web si mobilita ultima modifica: 2022-03-15T06:51:39+01:00 da Francesco Rasero
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Anche nel drammatico contesto della guerra in Ucraina, la musica manda messaggi di speranza e di vita, in diverse forme, tramite i social.

Nella guerra in Ucraina si ripropone, ancora una volta, la forza della musica (e della cultura in generale) come contrapposizione simbolica alla barbarie umana, fatta di bombe e missili, carri armati e cecchini, sangue e morte.

Le note, le melodie e gli accordi diventano anche oggi portatori di un barlume di speranza in una situazione tragica e disperata, come accadde -trent’anni fa- con il concerto solitario di Vedran Smailović, il musicista suonò il violoncello tra i ruderi della biblioteca nazionale di Sarajevo, distrutta durante l’infinito assedio serbo. O come i grandi concerti che, dal Vietnam in poi, hanno mobilitato l’opinione pubblica mondiale a favore della Pace.

Disastro ambientale in Ucraina, effetto collaterale dell’invasione russa

Oggi le storie si moltiplicano sui social e si diffondono in rete. C’è la pianista che suona per l’ultima volta nel suo appartamento, prima di abbandonarlo e fuggire via dalle granate. C’è il coro dell’Opera House di Odessa che canta il Nabucco. C’è il violinista che trasmette dal bunker, a cui si affiancano colleghi e colleghe da tutto il mondo, fino a creare un video virale. C’è il rapper russo che, sfidando ogni possibile repressione, propone concerti “no war” per sfidare la censura e raccogliere fondi a favore dei profughi.

Video e suoni che sono entrati a far parte dello straziante racconto di questi giorni, inni alla vita in mezzo al dolore.

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L’ultima sonata di Chopin nella casa bombardata

Irina Manyukina è una pianista professionista ucraina, che fino a qualche giorno fa viveva a Bila Tserkva, città che sorge a sud-ovest di Kiev. Nel video -ripreso dalla figlia- si vede il suo pianoforte rimasto illeso durante i bombardamenti russi, anche se tutto intorno ci sono distruzione e macerie.

Le dita scorrono sui tasti e, per qualche minuto, l’atmosfera risulta irrealmente sospesa; nell’aria si diffondono le note di una melodia di Chopin, l’ultima suonata dell’artista prima della fuga in cerca di un luogo più sicuro.

Il Va Pensiero dell’Opera di Odessa

Gli artisti dell’Odessa Opera House sono scesi in piazza, per esibirsi sotto la bandiera ucraina, con un repertorio operistico che ha incluso anche il Va Pensiero di Giuseppe Verdi, oltre all’inno nazionale.

La simbolica unione dei violini di tutto il mondo

Altro caso emblematico è quello del giovane Illia Bondarenko, violinista, che si è filmato mentre suonava all’interno di un bunker sotterraneo, tra un’esplosione e l’altra, in modo da riuscire a sentirsi.

Il suo video, tramite Instagram, è arrivato a Kerenza Peacock, violino solista della London Symphony Orchestra che vanta collaborazioni con Paul McCartney, Madonna, Céline Dion, Harry Styles e Bon Jovi.

In meno di 48 ore, Peacock ha riunito 94 artisti da una trentina di Paesi e ha dato vita a una performance corale a distanza, con musicisti di fama planetaria uniti nel riprodurre la canzone popolare ucraina Verbovaya Doschechka.

«Ho fatto amicizia con alcuni giovani violinisti in Ucraina e ho scoperto che, pur essendo nei rifugi sotterranei, avevano portato con sé i loro violini. Così ho chiesto ai colleghi di tutto il mondo di accompagnarli in armonia», dichiara la promotrice dell’iniziativa.

Rap russo, musica contro la guerra in Ucraina

Ma gli appelli in musica contro la guerra in Ucraina arrivano anche dalla stessa Russia: qui ha preso posizione il rapper Oxxxymiron, al secolo Miron Janovič Fëdorov, uno degli artisti hip-hop più celebri del Paese.

In un video su Instagram, dove conta più di due milioni di follower, ha annunciato l’organizzazione di una serie di concerti benefit denominati “Russians Against War” (Russi contro la guerra), specificando che «al momento è purtroppo impossibile organizzarli in Russia, poiché tutto ciò che è contro la guerra risulta illegale, c’è una censura totale e si rischia di essere incriminati».

I primi appuntamenti si terranno quindi da oggi a Istanbul, in Turchia, con diretta streaming.

«Milioni di russi sono fermamente contrari a questo conflitto: dobbiamo dirlo in modo forte e chiaro», ha dichiarato Oxxxymiron, sfruttando l’occasione per fornire un rapido aggiornamento ai suoi fan sulla situazione dei profughi in fuga dall’Ucraina, ai quali saranno devoluti tutti gli incassi.

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Giornalista pubblicista, dal 1998 scrive su carta stampata e online. Oggi è direttore responsabile di una testata locale e gestisce Altrov*e, start-up che si occupa di copywriting e comunicazione. Ha lavorato per oltre un decennio nel settore ambientale, oltre ad aver organizzato svariati eventi culturali, in ambito artistico, cinematografico e teatrale. È appassionato di viaggi, in particolare nell’area balcanica e nell’Est Europa, dove ha seguito (e segue) alcuni progetti di volontariato. Ama conoscere, progettare, fotografare e stare a contatto con le persone. Ma ancora di più ama il rugby, i suoi gatti e la sua nuova famiglia.

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