Le libellule stanno scomparendo a causa della distruzione del loro habitat, le zone umide. A rivelarlo è un aggiornamento della Lista Rossa IUCN
Le libellule rischiano di scomparire insieme alle zone umide. È quanto emerge dal nuovo aggiornamento della Lista Rossa delle specie in pericolo dell’International Union for Coservation of Nature (IUCN).
Purtroppo, con l’aggiornamento del 9 dicembre 2021 la Lista Rossa ha superato per la prima volta la soglia simbolica delle 40mila specie a rischio estinzione.
Per la precisione, sono 40.084, su un totale di 142.577.
A destare maggior preoccupazione sono proprio le libellule e le damigelle.
Nel nostro pianeta sono presenti 6.016 specie di libellule e damigelle. Di queste, il 16% è a rischio estinzione.
Una delle principali cause di questo fenomeno è la perdita delle zone umide.
Nelle aree del Sudest asiatico e dell’Asia meridionale, un quarto delle specie rischia di scomparire a causa del disboscamento delle zone umide e della foresta pluviale per fare spazio a piantagioni di palme da olio.
In Centro e Sud America, invece, a mettere in pericolo la sopravvivenza delle libellule è il disboscamento delle foreste per lo sviluppo edilizio.
Questi insetti vengono fortemente minacciati in tutto il mondo anche da altri fattori come l’abuso di pesticidi e altri inquinanti e il cambiamento climatico.
Angelina Jolie ricoperta di api per tutelare la specie dall’alto rischio di estinzione
Il direttore generale dell’IUCN, Bruno Oberle, ha dichiarato: “Rivelando la perdita globale di libellule, l’aggiornamento della Lista Rossa sottolinea l’urgente necessità di proteggere le zone umide del mondo e il ricco arazzo di vita che ospitano. A livello globale, questi ecosistemi stanno scomparendo tre volte più velocemente delle foreste. Paludi e altre zone umide possono sembrare improduttive e inospitali per l’uomo, ma in realtà ci forniscono servizi essenziali. Immagazzinano CO2, ci forniscono acqua pulita e cibo, ci proteggono dalle inondazioni e sono l’habitat per una su dieci delle specie conosciute al mondo”.
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