Alla ricerca dei monumenti delle donne in Italia. La mappa interattiva realizzata dall’Associazione “Mi Riconosci” ci aiuta ad individuarli
L’Italia è un paese ricco di storia e di tradizioni appartenenti ai più diversi ambiti della società. Dall’arte alle scienze fino alla letteratura, la Penisola ha avuto l’onore di essere la patria d’origine di illustri personaggi, il cui contributo al progresso e all’evoluzione è riconosciuto pienamente ancora oggi. Nello specifico, le opere artistiche che sono state realizzate nel corso dei secoli ricoprono un ruolo di primo piano nel patrimonio culturale italiano. A ribadire tale concetto, l’Associazione “Mi Riconosci” ha avviato un innovativo progetto che prevede la creazione di una mappa dei monumenti femminili presenti su tutto il territorio.
Ma vediamo di seguito più nel dettaglio di che cosa si tratta.
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Mappa dei monumenti femminili in Italia
Da un’indagine sui monumenti pubblici femminili, “Mi Riconosci” ha realizzato una mappa online che comprende tutti i monumenti in Italia che fanno riferimento alle donne. Si tratta di un progetto interattivo e dinamico, soggetto a continui aggiornamenti.
Per il momento, il numero totale di monumenti registrati ammonta a 171 e tra questi rientrano statue e busti di figure femminili che si trovano in luoghi pubblici, come piazze, strade e giardini.
In particolare, per la costruzione della mappatura sono state considerate alcune categorie specifiche di soggetti. Da un lato, personaggi realmente esistiti, come la giornalista e scrittrice Cristina Trivulzio di Belgiojoso.
Mentre dall’altro, compaiono anche figure letterarie o leggendarie, come Isabella e Saul, gli sfortunati amanti di Trentinara.
Inoltre, fanno parte dell’elenco anche personalità anonime collettive, ritratte singolarmente o in gruppo. Queste, nello specifico, riguardano precise tipologie di donne, come le Mondine o le Partigiane.
Al contrario, non trovano spazio in tale iniziativa le opere allegoriche, come la Patria o la Madonna, che si trovano in aree private, nei cimiteri oppure sulle facciate delle chiese.
Dati che fanno riflettere
Dai dati raccolti, si può notare come di fatto siano ben pochi i monumenti delle donne presenti nelle più grandi città italiane.
Inoltre, da questa indagine è anche emersa un’enorme disparità tra autori ed autrici di tali opere. Infatti, si conta che il 90% sia esclusivamente a firma maschile.
Queste considerazioni si aggiungono alla grave tendenza di rappresentare le figure femminili in atteggiamenti sessuali stereotipati. Tali elementi contribuiscono in maniera significativa a sminuire l’importanza del soggetto ritratto.
Oltre a questi aspetti, osservando i monumenti presi in esame, è facilmente deducibile che le donne raffigurate lo siano per lo più per ragioni legate al sacrificio e alla cura, temi ancor più enfatizzati dalla costante presenza di bambini al fianco delle statue.
Infatti, sono molto poche le personalità femminili ricordate per i meriti professionali o per gli studi che hanno effettuato durante la loro vita. Tra queste rientrano Grazia Deledda e Maria Montessori, ma il numero di coloro che non sono state scolpite, pur essendoselo ampiamente guadagnato, è nettamente superiore.
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Non sono solo fredde e rigide statue
Lo scopo ultimo di questo progetto non è semplicemente quello di denunciare la scelta delle statue da inserire nelle piazze. Esso si fa promotore di una riflessione più profonda, che si concentra sui messaggi che questi monumenti dovrebbero emanare.
Infatti, come è riportato esaustivamente nel Censimento: “Non si può continuare ad ignorare il problema: lo spazio pubblico e i monumenti plasmano il nostro modo di pensare, offrono modelli, ricordano e celebrano. Per questo un approccio analitico e femminista è necessario”.
In conclusione, questo progetto è molto importante e significativo sotto diversi aspetti.
Di conseguenza, se anche voi desiderate farne parte, non siate timidi e se siete a conoscenza dell’esistenza di un monumento femminile, non ancora presente all’interno della mappa, mandate la vostra segnalazione a info@miriconosci.it.
Non voglio apparire supponente, ma rispetto a Trieste le vostre segnalazioni mi sembrano carenti. Potete consultare il sito http://www.trieswteelesuedonnedipietra.com per constatare quante ne avete tralasciate.
cordiali saluti
Augusto Galli
augalli@gmail.com