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Pesca di ricci di mare vietata in Sardegna dal 22 gennaio

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Pesca di ricci di mare vietata in Sardegna dal 22 gennaio ultima modifica: 2022-01-19T13:57:08+01:00 da Beatrice Spagnolo
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Dal 22 gennaio 2022 stop alla pesca di ricci di mare in Sardegna. Il divieto durerà tre anni e permetterà il recupero della specie

La pesca di ricci di mare nelle acque cristalline della Sardegna è ufficialmente vietata. A dirlo è la legge regionale 17 del 22 novembre 2021, la quale prevede, in riferimento a questa pratica, uno stop della durata di tre anni a partire dal 22 gennaio 2022.

Tale fermo si è rivelato una misura necessaria per evitare l’estinzione di questo animale. Infatti, i continui e smoderati prelievi del riccio di mare per utilizzi culinari rischiano di determinare nel breve periodo la scomparsa di questa specie.

Invero, questo sfruttamento senza controllo non rispetta i tempi di riproduzione e ricostituzione della creatura marina, e, se perpetrato, potrebbe appunto condurre al collasso della risorsa. Ed è proprio per evitare il verificarsi di tale tragedia il motivo per cui questa legge è stata approvata.

Ma analizziamo di seguito più nel dettaglio che cosa prevede e a chi si rivolge in particolare.

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Divieto di pesca approvato

In Sardegna, dal 22 gennaio 2022 e per i successivi tre anni, sarà vietata la pesca dei ricci di mare. Questo provvedimento si pone come obiettivo principale il ripopolamento di suddetta specie messa in pericolo dalla domanda sempre crescente della sua polpa da parte di ristoranti e alberghi.

Ma che cosa prevede nello specifico questa legge?

Innanzitutto, il Decreto afferma che la pesca sarà consentita esclusivamente ai pescatori marittimi professionali e ai pescatori professionali subacquei. I primi, potranno usare dall’imbarcazione asta e specchio per ricci, detto “cannuga”, con l’ausilio del coppo. Mentre gli altri, essendo sott’acqua, potranno prelevare i ricci con le mani o con uno strumento che li aiuti a staccare gli animali dal fondale marino.

Ovviamente la pesca dovrà rispettare le quantità stabilite dall’istituzione e anche determinati tempi e luoghi in cui effettuare il prelievo.
Tuttavia, tale pratica è assolutamente vietata per i pescatori sportivi e ricreativi.

Oltre a questo divieto, la Giunta regionale ha approvato degli interventi del valore di 2 milioni e 800 mila euro volti a sostegno dei pescatori subacquei professionali.

In relazione a quanto detto, Gabriella Murgia, l’assessore dell’Agricoltura, ha affermato: “Durante questi tre anni, con il coinvolgimento degli stessi pescatori, attueremo un piano di monitoraggio scientifico per valutare gli effetti della chiusura della pesca e daremo la possibilità agli operatori di svolgere attività di recupero ambientale”.

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Curiosità sui ricci di mare

I ricci di mare, il cui nome scientifico è Echinoidea, sono organismi marini che comprendono nella loro famiglia moltissime specie diverse sia esistenti che fossili. Hanno una colorazione particolare che varia da sfumature viola a nere.

Essi sono ricoperti da spine mobili fissate su di un endoscheletro di forma ovale. Questi aculei svolgono diverse funzioni: servono all’animale per muoversi, per intrappolare il cibo e anche per restare aggrappato allo scoglio.

Intorno ad essi, si trovano delle strutture chiamate “pedicellarie”, che aiutano l’animale a pulirsi da eventuali parassiti e a proteggersi dai predatori. Infatti, queste formazioni, in alcuni esemplari, contengono delle ghiandole velenose che si attivano al tatto.

Quindi, fate attenzione a dove mettete i piedi, potrebbe capitarvi di calpestare inavvertitamente un riccio di mare e questa non è di sicuro un’esperienza gradevole.

Questi animali sono molto diffusi in tutti gli oceani, nonché nel Mediterraneo.

Essi si nutrono sia di alghe che di piccoli pesci attraverso una bocca particolare. Infatti, tale apertura, denominata “lanterna di Aristotele”, è formata da cinque denti che, oltre a sminuzzare il cibo, aiutano il riccio di mare a mantenere l’equilibrio e a muoversi su complesse superfici.

Pesca di ricci di mare vietata in Sardegna dal 22 gennaio ultima modifica: 2022-01-19T13:57:08+01:00 da Beatrice Spagnolo

Beatrice Spagnolo, studentessa presso il dipartimento di Scienze della comunicazione. Ha conseguito la maturità classica presso il Liceo Classico Vittorio Alfieri di Torino. Curiosa e puntuale. Appassionata di storie e racconti. Ama il cinema e la musica. Viaggiare è la sua passione.

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