Due romanzi, un catalogo dei meloni, un saggio su donne e bicicletta, una proposta per un’ecologia della rete, un pamphlet di Klein e altri libri sull’ambiente da leggere o regalare nel Natale 2021
In vista del Natale 2021, vi proponiamo una selezione di libri pubblicati quest’anno e un ripescaggio del 2020, saggi e romanzi per riflettere sul rapporto fra esseri umani e ambiente.
La fiaba nucleare dell’uomo bambino di Hamid Ismailov
Nella carrozza di un treno che corre attraverso la sconfinata e monotona steppa kazaka, un viaggiatore si imbatte in un venditore che suona magistralmente il violino. Si chiama Eržan e, malgrado sia un giovane adulto, conserva un aspetto da bambino. Per ingannare il tempo, il passeggero lo prega di parlare della sua storia. Nato negli anni della guerra fredda in un villaggio sperduto, nei pressi di una stazioncina di transito, Eržan è cresciuto in un microcosmo scandito da riti magici e credenze remote, con la rigida educazione del nonno e da sempre innamorato della piccola vicina di casa, Ajsulu.
Un’infanzia serena su cui si addensa una sola ombra minacciosa, quella che si proietta dalla Zona, una impenetrabile area recintata al centro della steppa. Detonazioni intermittenti oscurano il cielo e fanno tremare la terra, provocando violenti uragani e generando timori nel villaggio di Eržan. Violando le raccomandazioni della famiglia, un giorno il bambino si immerge nel Lago Morto, un bacino color smeraldo che si è formato in seguito a un’esplosione nucleare. Da quel momento, però, smette improvvisamente di crescere e, malgrado il ricorso a ogni tipo di cura, resta intrappolato nel suo corpo di bambino.
Utopia porta in Italia il romanzo di formazione dello scrittore Hamid Ismailov, un libro da leggere come una fiaba, che incanta e inquieta e che, nell’ultimo decennio, ha consacrato il suo autore tra i massimi scrittori viventi.
The Melon. 125 ritratti di Amy Goldman
La giovane e vivace casa editrice Quinto Quarto è in libreria con The Melon. 125 ritratti di Amy Goldman, un’enciclopedia dedicata alle infinite tipologie di meloni presenti in giro per il mondo. Nascosti tra gli splendidi e seducenti ritratti di ciascun melone realizzati dal fotografo Victor Schrager ci sono descrizioni e storie di varietà accuratamente studiate, consigli sulla coltivazione, istruzioni per la conservazione dei semi e l’impollinazione manuale oltre a un elenco di fornitori di sementi.
I capitoli coprono la storia naturale, le qualità e i dettagli botanici di ogni melone e anguria che sono oggi tra le colture orticole più importanti del mondo. Le loro storie sono diverse quanto i meloni stessi: sapevate che esiste un Khandalak dell’Asia centrale a strisce rosse, verdi e crema? O un Pocket Melon così chiamato per le sue dimensioni ridotte? O ancora che in Georgia viene coltivata una varietà di anguria chiamata il serpente a sonagli?
La strada si conquista di Manuela Mellini
Guardate con sospetto e ostacolate nel loro desiderio di pedalare, da un secolo e mezzo le donne hanno guardato alla bicicletta come a un mezzo di trasporto rivoluzionario, capace di ribaltare l’assetto patriarcale della nostra società. Con un saggio agile ed esaustivo, Manuela Mellini ci guida in un excursus che inizia nella Seconda metà dell’Ottocento, con la Regina Margherita di Savoia e l’attrice Sarah Bernhardt che si fanno pioniere di una pratica che la società, chiamando in causa l’estetica e la morale, vuole circoscrivere al mondo maschile: “La questione non è tanto se i pantaloni facciano assomigliare o meno le donne agli uomini, quanto che esse si vogliano appropriare di un indumento che da una parte è simbolo del mondo maschile, e quindi anche del suo potere, e dall’altra, più in concreto, offre loro una possibilità di movimento fino a quel momento inconcepibile”.
A cavallo fra storia (ampio il capitolo riservato alle partigiane in sella), costume e sport (molte le pagine dedicate ad Alfonsina Strada), il saggio pubblicato da Capovolte testimonia il valore politico della bicicletta.
Ecologia della rete di Mauro Barberis
Mauro Barberis, professore ordinario di filosofia del diritto all’Università degli Studi di Trieste, spiega nel suo ultimo saggio Ecologia della rete, qual è stato il tortuoso percorso del Web dal tecnottimismo libertario degli anni Novanta alle polarizzazioni ideologiche e alle mercificazioni dei dati di oggi. Fra fake news ed hate speech, il dominio incontrastato delle piattaforme intossica la vita pubblica frustrando l’ideale di libertà che aveva accompagnato i primi due decenni del World Wide Web.
Nella descrizione di questa rivoluzione permanente della vita pubblica, Barberis dedica un particolare occhio di riguardo alla strategia retorico-pubblicitaria del greenwashing: “Qualsiasi cosa va bene purché sia verde-blu e si presenti come eco-sostenibile. Questa strategia adottata subito anche dalla sinistra transnazionale (…) presenta i soliti rischi: alienarsi i perdenti, stavolta della digitalizzazione, mandati a ingrossare nuove ondate populiste, e trascurare gli usi securitari di internet”. Una lettura illuminante e aggiornata che ci guida nel cuore nero del capitalismo della sorveglianza e della dittatura dei dati.
Addio al pianeta terra di Luciana Martini
Attiva dall’inizio del 2021, la casa editrice Readerforblind ha intrapreso un interessante lavoro di riscoperta di autori e autrici del Novecento italiano da tempo fuori catalogo. Fra le gemme sottratte all’oblio da Valerio Valentini, Dario Antimi e Adria Bonanno, una delle più preziose è Addio al pianeta terra di Luciana Martini. L’opera, pubblicata nel 1965, vent’anni prima della scomparsa dell’autrice, è la storia di Theo, un bambino che, rimasto solo dopo un disastro atomico, lotta per la propria salvezza.
Distopia apocalittica, ma anche romanzo di formazione, la storia di Theo riflette con delicatezza sul senso del tempo che scorre, sulle responsabilità degli adulti, sul potere salvifico dell’amicizia. In un mondo in bilico fra pandemia e crisi climatica, l’opera di Martini (nel 1982 ripubblicata con il titolo Non deve accadere) torna a essere di strettissima attualità.
Rotta a nord-est di Simone Frignani
Per tutti i ciclisti che nei mesi freddi pianificano i viaggi della primavera e dell’estate che verranno c’è una guida fresca di stampa: Rotta a nord-est. Pubblicata da Terre di Mezzo Editore e curata da Simone Frignani, questa cicloguida propone un itinerario inedito che da Trento raggiunge Trieste transitando per Bolzano, Brunico, Dobbiaco, Lienz, Döbriach, Tarvisio, Udine e Grado.
Dalle vallate alpine all’Adriatico, il percorso che unisce le due città del nord-est si sviluppa quasi per intero su alcune delle più belle ciclovie d’Europa: quella dell’Adige e dell’Isarco, della Val Pusteria, della Drava e dell’Alpe Adria. Disponibili con il libro le tracce Gps dell’itinerario.
Capitale contro clima di Naomi Klein
Da oltre vent’anni punto di riferimento nella critica al sistema capitalistico, Naomi Klein è stata fra le prime a mettere in luce la connessione fra lo strapotere delle multinazionali e la crisi climatica. Alla luce del nulla di fatto della COP26 di Glasgow, merita ripescare Capitale contro clima, edito da Castelvecchi nel 2020. Trascrizione di una conferenza tenuta da Klein a Berlino, questo breve libro lancia una provocazione: come mai gli accordi globali sul commercio vanno sempre a buon fine e quelli a favore degli ecosistemi e della vita sul Pianeta falliscono puntualmente?
“Sarebbe saggio unire e fondere insieme il movimento contro la giustizia e quello per la giustizia climatica, perché non ha senso trattare entrambe le questioni come se non avessero nulla a che fare l’una con l’altra e affrontarle in modo indipendente” spiega Klein, facendosi promotrice di un attivismo olistico, capace di dribblare gli inganni del greenwashing e del negazionismo.
Regalare e leggere libri la notte di Natale: il Jolabokaflod, la bella tradizione islandese
[Immagine di copertina di Mel Poole per Unsplash]
