Anna Giordano la signora dei falchi vince il Premio Luisa Minazzi Ambientalista dell'anno 2021

Anna Giordano, la signora dei Falchi, vince il Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2021

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Anna Giordano, la signora dei Falchi, vince il Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2021 ultima modifica: 2021-12-05T13:17:19+01:00 da Redazione eHabitat.it
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È stato assegnato ad Anna Giordano, fondatrice dell’Associazione Mediterranea per la Natura che si occupa di antibracconaggio e nel Messinese di un centro di recupero della fauna selvatica, il Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno, alla sua quindicesima edizione.

Oltre 5.000 votanti da tutta Italia hanno decretato Anna Giordano, la signora dei falchi, ambientalista dell’anno.

La cerimonia di consegna delPremio Luisa Minazzi si è tenuta nel pomeriggio del 3 dicembre, a Casale Monferrato (AL), la città piemontese teatro da alcuni anni dell’importante riconoscimento promosso da Legambiente e dalla rivista La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore composto da esponenti di diverse associazioni del casalese.

Il Premio, fin dalla sua istituzione, punta a valorizzare persone impegnate per il benessere della comunità, la diffusione del messaggio ambientale, l’innovazione d’impresa, la salvaguardia del territorio e dal 2012 è intitolato a Luisa Minazzi, morta nel 2010 di mesotelioma a soli 57 anni, dopo una vita spesa in trincea a difesa dell’ambiente come direttrice didattica, attivista e amministratrice comunale.

La storia di Anna Giordano, messinese, classe 1965, da sempre in prima linea a difesa della natura e da 25 anni nel WWF è quella che, quest’anno, più ha colpito il pubblico di tutta Italia.

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Anna aveva solo 15 anni quando vide i bracconieri uccidere molti rapaci in migrazione. Per contrastare questo fenomeno, che coinvolge in Sicilia numerose specie migratorie e non, ha intrapreso nel messinese una lotta che le è costata minacce ed intimidazioni ma ha portato alla riduzione del fenomeno. Quarant’anni di impegno che ora vede le prede dei bracconieri, in primis il falco pecchiaiolo, nidificare dove prima le uccidevano. Giordano nel frattempo si è laureata in Scienze Naturali e si è specializzata in ornitologia, ha fondato l’Associazione mediterranea per la natura che si occupa di antibracconaggio e di un centro di recupero della fauna selvatica. Il suo impegno le è valso nel 1998 il Goldman Environmental Prize.

«L’unico grazie che mi aspettavo dalla vita era il volo libero dei falchi – ha dichiarato una emozionata Anna Giordano ricevendo il Premio –. Tutto quello che è arrivato dall’umanità è stato sempre una cornice intorno al falco che vola e questo premio so che viene dal cuore di tutti voi e lo sento ancora di più e mi dà energia. Prima si parlava di ottimismo e mi sono chiesta se io sono ottimista: no, ma come diceva Seneca, “mi indigno” e quindi vuol dire che nutro ancora speranza in un futuro migliore».

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Accanto ad Anna Giordano erano candidati Associazione I Frattimi di Erbusco (Bs), che in ricordo di Lorenzo Corioni, volontario di Legambiente, ha dato vita a un intero bosco diffuso; Fabio Ciconte, fra i co-fondatori dell’associazione Terra!, di cui oggi è direttore, e portavoce di “Filiera sporca”, la campagna che ha contribuito ad approvare la legge contro il caporalato, autore di inchieste giornalistiche e reportage che hanno svelato il lato oscuro del cibo; Elsa Merlino, che con il suo intervento ha salvato a Povoletto (Ud) i “magredi” friulani, distese spontanee di vegetazione ricche di biodiversità e tutelate dalla Regione, minacciati da un cantiere; Coopventuno, start up per la rivendita di prodotti ecologici nata da un’idea di Massimiliano Noviello e Francesco Pascale, due amici impegnati nella lotta alla camorra; Giuseppe Vadalà, generale dei Carabinieri forestali, dal 2017 commissario unico per le attività di bonifica e messa in sicurezza delle discariche abusive oggetto di sanzione da parte dell’Ue; Carlo e Manuele Degiacomi, padre e figlio, impegnati nel campo della divulgazione, con particolare attenzione a ciò che concerne l’ambiente, la prevenzione e la tutela della salute; Massimo Vallati, ideatore di “Calciosociale”, progetto nato al Corviale, a Roma, per offrire un’opportunità ai ragazzi, trasformando i campi da calcio in palestre di vita.

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