L’Earthshot Prize è stato assegnato a 5 progetti innovativi che contrastano la crisi climatica e promuovono lo sviluppo sostenibile
Il 17 ottobre sono stati annunciati i vincitori della prima edizione dell’Earthshot Prize, una sorta di “Nobel dell’Ambiente” che premia chi, nel mondo, si sta dando da fare per trovare soluzioni alla crisi climatica. Ideato dal Principe William attraverso la sua Royal Foundation, si terrà ogni anno fino al 2030 con l’obiettivo di trasformare il pessimismo attuale sulla questione ambientale in rinnovata fiducia, dimostrando che il cambiamento è possibile. Il premio è ricco: 1 milione di sterline a ciascun progetto e la promessa di supporto professionale e tecnico per ingrandirlo ed esportarlo. Tra i cinque vincitori dell’edizione 2021 c’è anche un’idea tutta italiana.
La Città di Milano tra i vincitori dell’Earthshot Prize
L’Earthshot Prize è suddiviso in cinque ambiziosi obiettivi che, se raggiunti entro il 2030, miglioreranno il nostro benessere e quello delle generazioni a venire. Alla città di Milano è andato il premio nell’ambito “Creare un mondo senza rifiuti”, grazie alle innovative misure adottate contro gli sprechi alimentari. Milano è infatti la prima città a implementare una policy su scala urbana per ridurre questi sprechi, coinvolgendo il settore pubblico, banche del cibo, ONG, università e aziende private.
Funziona così: sul territorio sono presenti degli hub del cibo che raccolgono l’invenduto di supermercati e mense aziendali per darlo alle ONG, le quali lo distribuiscono ai più bisognosi. Il “modello Milano” è perfettamente scalabile nel resto del mondo: altre città ne seguiranno l’esempio?
La protezione della natura e dell’aria
Il Costa Rica ha ottenuto l’Earthshot Prize nell’ambito “Proteggere e rigenerare la natura”. Qui negli ultimi anni è stato attuato un piano di riforestazione incredibilmente efficiente: se negli anni ’90 metà delle foreste era scomparsa, ora queste sono ai livelli di espansione massima. Il Ministero dell’Ambiente ha infatti favorito una serie di incentivi e progetti, così che i cittadini tutelino le foreste, piantino alberi e proteggano gli ecosistemi.
Il trentenne indiano Vidyut Mohan si è invece aggiudicato l’Earthshot Prize per l’obiettivo “Pulire la nostra aria”. Con la sua azienda sociale Takacharuole cerca di risolvere uno dei grandi problemi dell’India rurale: i roghi agricoli generati dai contadini che non sanno come gestire gli scarti di produzione. L’inquinamento atmosferico generato porta a una riduzione della speranza di vita di 5 anni. Così Mohan ha progettato dei bio-reattori economici e portatili in cui i contadini possono mettere gli scarti per trasformarli in compost o combustibile biologico. Oltre a generare nuovo valore, ciò permette di ridurre le emissioni dannose del 98%.
Earthshot Prize per oceani ed energia
Il progetto “Coral Vida” ha ottenuto l’Earthshot Prize nel campo “Far rivivere i nostri oceani”. È nato dalle menti di due brillanti studenti di Yale, Sam Teicher e Gator Halpern, che si sono insediati alle Bahamas per “allevare” coralli in grandi vasche. Non solo: hanno trovato il modo per farlo in modo efficiente, 50 volte più velocemente dei metodi finora sviluppati. I coralli vengono poi trasferiti nell’oceano e vanno a sostituire quelli morti e sbiancati a causa della crescente acidità degli oceani. Se il loro metodo raggiungesse maggiori dimensioni, un singolo “allevamento” potrebbe generare abbastanza coralli per un’intera nazione costiera.
L’Earthshot Prize è infine andato alla thailandese Vaitea Cowan per l’obiettivo “Aggiustare il clima”. La 27enne ha fondato a Berlino la società Enapter, che produce idrogeno verde con generatori compatti ed efficienti. L’idrogeno verde, ovvero prodotto tramite idrolisi a partire da fonti rinnovabili, è visto con speranza come il combustibile del futuro. Grazie al premio, Cowan intende produrre il 10% dell’idrogeno verde a livello mondiale entro il 2050.
L’obiettivo dell’Earthshot Prize
I 5 vincitori hanno avuto la meglio su 750 candidati sulla base del loro impatto sulla società e sulla natura, nonché delle loro storie ispiratrici. L’Earthshot Prize vuole dimostrare che le soluzioni per ridurre il nostro impatto ambientale esistono già: occorre riconoscerle e replicarle su larga scala. A pochi giorni dall’apertura dei lavori della Cop26, è un importante messaggio di speranza.
