Premio Luisa Minazzi ambientalista

Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno, ecco i finalisti di questa edizione

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Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno, ecco i finalisti di questa edizione ultima modifica: 2021-11-01T07:06:07+01:00 da Fabrizio Simone
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Il premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno torna per l’edizione 2021 con otto finalisti che si potranno votare fino al 28 novembre.

Anche quest’anno ricorre il premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno. È possibile votare il candidato preferito fino al 28 novembre, andando sul sito.

Vediamo, dunque, chi sono i finalisti di questa edizione.

Rosario Esposito La Rossa vince il Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno 2020

Associazione i Frattimi

In memoria di Lorenzo Corioni, volontario di Legambiente di Erbusco, morto a soli 23 anni, è nata l’associazione “I Frattimi”. L’associazione promuove la tutela dell’ambiente, la diffusione della cultura e dell’arte.

Tra le iniziative c’è “Il bosco di Lorenzo”, un progetto che prevede la messa a dimora di alberi che dalla cittadina bresciana e dai Comuni vicini si sta estendendo a tutta la Lombardia.

Fabio Ciconte

Cresciuto in Greenpeace e poi in Amnesty International, Fabio Ciconte è stato nel 2008 tra i co-fondatori dell’associazione Terra! di cui oggi è direttore. Portavoce di “Filiera sporca”, la campagna che ha contribuito ad approvare la legge contro il caporalato, è anche autore di inchieste giornalistiche e reportage che hanno svelato il lato oscuro dell’industria alimentare.

Ha, inoltre,  scritto due libri che svelano il legame profondo tra crisi climatica, cibo e agricoltura.

Coopventuno

Massimiliano Noviello e Francesco Pascale, fondatori di Cooperativa Ventuno, start up per la rivendita di prodotti ecologici, si impegnano nella lotta alla camorra e all’illegalità. Inoltre, promuovono l’economia circolare portando innovazione e buone pratiche.

Carlo e Emanuele Degiacomi

Padre e figlio, Carlo e Manuele Degiacomi lavorano nel campo della divulgazione, con particolare attenzione a ciò che riguarda l’ambiente e la salute. Hanno fondato e diretto per dieci anni il museo “A come Ambiente” di Torino.

Tra le loro iniziative c’è la realizzazione dell’aula multimediale “Amianto/Asbesto” presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Cesare Balbo” di Casale Monferrato che è riuscita a sensibilizzare gli studenti in un territorio segnato dall’inquinamento da amianto.

Anna Giordano

Anna Giordano si è schierata a difesa della natura. Per contrastare il bracconaggio, che in Sicilia colpisce numerose specie, ha lanciato nel messinese una lotta che le è costata minacce e intimidazioni.

Dopo 40 anni di impegno, ora riesce a vedere le prede dei bracconieri nidificare dove prima restavano uccise. Ha fondato l’Associazione mediterranea per la natura, che si occupa di antibracconaggio. 

Elsa Merlino

Il luogo del cuore di Elsa Merlino è il torrente Torre, a Pavoletto (provincia di Udine) che ospita i magredi, le steppe friulane con wwuna biodiversità ricchissima, tutelate anche dalla Regione.

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A inizio anno il luogo viene minacciato da uno scavo di sbancamento non autorizzato. Elsa ha agito consultando le associazioni ambientaliste e chiamando i Carabinieri forestali. Nel giro di poche settimane raggiunge il suo scopo: il cantiere viene bloccato e la ditta costretta a ripristinare i luoghi.

Elsa desidera che si istituisca il Garante del verde”, una figura a cui i cittadini possano rivolgersi per tutelare il territorio.

Giuseppe Vadalà

Generale dei Carabinieri forestali, Giuseppe Vadalà dal 2007 è commissario unico per le attività di bonifica e messa in sicurezza delle discariche abusive. Dal 2017 a oggi, attraverso la task force dell’Arma dei Carabinieri, il generale Vadalà è riuscito a bonificare 56 discariche sulle 81 che gli sono state affidate, facendo risparmiare allo Stato oltre 20 milioni di euro all’anno.

Massimo Vallati

“Calciosociale” è il progetto di Massimo Vallati, tra i promotori di Radio Impegno, la prima web radio anti mafia. Massimo Vallati lavora a Corviale, il complesso residenziale chiamato il “Serpentone” divenuto nell’immaginario collettivo il quartiere-simbolo del degrado della periferia romana. Qui ha dato vita al “Campo dei miracoli”, struttura realizzata grazie alla bioarchitettura. Oggi Calciosociale è presente in diverse regioni italiane, fino ad arrivare persino in Inghilterra e Germania.

[Foto:@premioluisaminazzi]

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Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno, ecco i finalisti di questa edizione ultima modifica: 2021-11-01T07:06:07+01:00 da Fabrizio Simone

Nato a Torino, dopo aver conseguito la laurea in Dams si iscrive a un master in progettazione della comunicazione digitale. Oltre a scrivere, lavora come guida al Museo Nazionale del Cinema di Torino. Nel tempo libero si dedica alle sue passioni che comprendono il cinema e la lettura di libri e fumetti.

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