Harambe si oppone al Toro

Harambe, a New York un gorilla si oppone al Toro di Wall Street e al capitalismo

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Harambe, a New York un gorilla si oppone al Toro di Wall Street e al capitalismo ultima modifica: 2021-10-26T07:38:28+02:00 da Alessia Ferrero
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Harambe è la statua di gorilla che si oppone al Toro di Wall Street con l’obiettivo di combattere le diseguaglianze economiche del paese.

A New York una nuova statua si oppone al Toro di Wall Street, si tratta di Harambe il gorilla ucciso nel 2016 allo zoo di Cincinnati in Ohio.

Dopo Fearless Girl arriva un’altra statua a sfidare il famoso Toro detto Charging Bull.

Fearless Girl fu posizionata lì davanti nel maggio del 2017 per sensibilizzare sul ruolo delle donne nel lavoro. Fu poi spostata successivamente per volere di Arturo Di Modica, italo-americano realizzatore nel 1989 del Charging Bull, creato in seguito al crollo del mercato finanziario, da allora simbolo del capitalismo che ispira fiducia e ottimismo nell’economia.

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La nuova statua fa proprio riferimento al famoso gorilla, abbattuto a colpi di pistola dai responsabili della sicurezza dello zoo con l’intento di proteggere un bambino di 4 anni caduto accidentalmente dentro il recinto dell’animale. Notizia che allora fece molto scalpore.

Situata a Wall Street davanti al famoso Toro, la statua di bronzo alta circa due metri, diventa il nuovo simbolo che vuole rappresentare il capitalismo e le fragilità economiche delle classi sociali più povere.

Harambe è la rappresentazione di un qualcosa che ci permette di guardare non solo a noi stessi”, dichiarano gli organizzatori.

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Inoltre, date le numerose diseguaglianze economiche esistenti all’interno del paese, sotto il Charging Bull sono stati collocati 10.000 caschi di banane.                                              

Come sostengono i fautori della protesta: “Una semplice banana può essere un gesto per fare comunità. L’obiettivo è connettersi con gli altri. Il semplice gesto di dare una banana a qualcuno aiuta a costruire una comunità”.

Le banane verranno infatti donate ai frigoriferi comunitari e ai banchi alimentari locali.

L’idea di questa statua nasce dai fondatori di “Sapien.Network“, social network dedicato a mettere il benessere degli esseri umani al primo posto.                                                                                                                                                                            

Gli attivisti del social sono pronti a fronteggiarsi per il benessere e le priorità degli esseri umani e ciò che li rende speciali come specie. 

[Foto di @NYcheesy]

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