Oggi 9 ottobre è la Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori, l’appuntamento annuale dedicato alla loro conservazione
“Canta e vola – come un uccello!”. Questo è il tema della Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori 2021, una ricorrenza celebrata annualmente per aumentare la sensibilizzazione su questi tipi di uccelli e sulla necessità di una cooperazione internazionale per conservarli.
La vita degli uccelli migratori è un continuo viaggio. In primavera si dirigono a nord, arrivando giusto in tempo per la sciamatura degli insetti e per l’aumento delle ore di luce. Con l’arrivo del freddo in autunno, gli uccelli tornano a sud. Il loro viaggio, di migliaia di chilometri, è caratterizzato da ritmi molto precisi e di pause in posti fissi per riprendersi. La riuscita della loro migrazione e, quindi, la sopravvivenza degli animali, dipende in grande parte di queste routine calcolate al millimetro.
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Gli uccelli migratori e le loro routine sono estremamente sensibili ai cambiamenti climatici: l’aumento delle temperature sta stravolgendo i loro tempi di migrazione e questo mette a rischio la loro sopravvivenza. Mentre in primavera molte specie si affrettano e saltano qualche tappa, in autunno, invece, si attardano.
Uno studio della Colorado State University e del Cornell Lab of Ornithology, attraverso una nuova tecnica di analisi chiamata MistNet, ha permesso di collegare negli ultimi 24 anni il passaggio di centinaia di specie di uccelli diverse con le temperature.
Secondo lo studio, l’anticipo della primavera ha provocato una modificazione delle migrazioni e gli uccelli sono arrivati in media con un giorno di anticipo per ogni decennio. In autunno, invece, la migrazione rallenta ed essi arrivano più tardi. La modificazione delle date è totalmente dovuta all’aumento delle temperature e questo appare ancora più evidente nelle aree settentrionali, che si riscaldano più rapidamente.
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Il tema del 2021 invita le persone di tutto il mondo a mimetizzarsi con gli uccelli e il loro viaggio, osservando la loro bellezza e apprezzando il loro canto. Infatti, quando il mondo si è fermato per la pandemia, gli uccelli hanno continuato il loro volo e sono diventati ancora più protagonisti. Infatti, scienziati di tutto il mondo hanno studiato come l’impatto dell’”antropopausa” -l’arresto globale dell’attività umana derivante dalla pandemia- ha colpito uccelli e altri animali di fauna selvatica.
La rilevanza della protezione degli uccelli migratori si vede dal fatto che la loro Giornata Mondiale viene celebrata in due giorni ogni anno: i secondi sabati di maggio e di ottobre. Essa è nata per la prima volta nel 2006, con lo scopo di contrastare la pubblicità negativa che stavano ricevendo in tutto il mondo a causa delle preoccupazioni sul loro ruolo come potenziali vettori del sottotipo di virus dell’influenza aviaria.
Effettivamente, le migrazioni degli uccelli hanno un ruolo fondamentale per l’ecosistema è per la vita umana. Essi ci aiutano a controllare gli insetti nocivi, fertilizzano il suolo con i loro escrementi e disseminano anche i semi delle piante che hanno mangiato. Preoccuparci per la loro conservazione vuol dire preoccuparci anche per la preservazione della biodiversità e del nostro pianeta.
