Sperimentazione animale

Sperimentazione animale, l’Europarlamento chiede il ricorso a metodi alternativi per la ricerca

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Sperimentazione animale, l’Europarlamento chiede il ricorso a metodi alternativi per la ricerca ultima modifica: 2021-09-23T06:52:42+02:00 da Fabrizio Simone
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Sperimentazione animale, l’Europarlamento propone lo sviluppo di metodi e tecnologie alternative per eliminare i test sugli animali.

Il parlamento europeo lo scorso giovedì 16 settembre si è schierato contro la sperimentazione animale.

Con 667 voti a favore e 4 contro, l’Europarlamento ha chiesto il ricorso a metodi alternativi e non cruenti nel campo della ricerca.

Questo significa che, anche quando i test su esseri viventi si riveleranno essenziali, si dovranno comunque adottare numerose cautele.

In questo modo,  si cercherà di ridurre al minimo la sofferenza di cavie, roditori e delle altre specie coinvolte.

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Ora spetta alla Commissione europea avviare un percorso per l’elaborazione di nuove norme a tutela degli animali.

Nel documento elaborato a Strasburgo, i parlamentari riconoscono che la sperimentazione tradizionale condotta sugli animali ha raggiunto numerosi traguardi, soprattutto in ambito medico e farmaceutico.

Viene, inoltre, evidenziato che “le precedenti sperimentazioni animali hanno contribuito a compiere progressi nello sviluppo di cure per le patologie della salute umana, nonché di dispositivi medici, anestetici e vaccini sicuri, compresi i vaccini contro il COVID-19, e hanno altresì svolto un ruolo nella salute degli animali”.

Gli eurodeputati, tuttavia, ritengono necessario un impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, compresi legislatori e governi, per il superamento di quella che un tempo veniva definita “vivisezione”.

Dati sullo sfruttamento degli animali

È notizia recente che, nonostante il divieto comunitario, alcuni cosmetici europei contengono componenti testati sugli animali.

Cosmetici europei testati sugli animali nonostante il divieto

Ma c’è di più.

Il testo sottolinea che nel 2017 ci sono stati ben 9,58 milioni di casi di animali sfruttati per fini scientifici.

Lo scopo principale di tale sfruttamento era la ricerca (69%) seguita dall’uso a fini regolamentari per rispondere a requisiti legislativi (23%) e dalla produzione ordinaria (5%). La maggior parte delle sperimentazioni effettuate a fini regolamentari riguarda i medicinali per uso umano (61%), seguita dai medicinali per uso veterinario (15%) e dai prodotti chimici industriali (11%).

Inoltre, in un solo anno, sono stati allevati e uccisi 12 milioni di animali, senza essere stati coinvolti in esperimenti.

[Photo by Eric Brehm on Unsplash]

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Nato a Torino, dopo aver conseguito la laurea in Dams si iscrive a un master in progettazione della comunicazione digitale. Oltre a scrivere, lavora come guida al Museo Nazionale del Cinema di Torino. Nel tempo libero si dedica alle sue passioni che comprendono il cinema e la lettura di libri e fumetti.

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