Oggi 26 agosto si celebra la Giornata Mondiale del Cane, non solo il miglior amico dell’uomo ma anche della natura e della biodiversità
Nel 2004, l’americana Colleen Paige decise di promuovere una giornata dedicata ai cani negli Stati Uniti e scelse il 26 agosto, data in cui la sua famiglia adottò il primo cane, quando lei aveva solo 10 anni. Più di 15 anni dopo, il 26 agosto continua ad essere una data segnata nel calendario: oggi si celebra la Giornata Mondiale del Cane.
Si tratta di una ricorrenza dedicata a tutti i cani che cerca di sensibilizzare il pubblico sul numero di cani che vengono abbandonati ogni anno e, di conseguenza, su tutti quelli che devono essere salvati.
La Giornata Mondiale del Cane è anche il momento di riconoscere il lavoro che fanno i cani disinteressatamente ogni giorno per salvare vite umane e tenerci al sicuro, svolgendo mansioni che neanche l’uomo è capace di fare. I cani eseguono lavori essenziali in molti settori tra cui la protezione personale. Sono di aiuto alle forze dell’ordine e alle persone diversamente abili o malate, anche rilevando esplosivi e droghe e salvando le vittime di tragedie.
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Il cane da guardiania, il miglior amico della biodiversità
Tuttavia, non solo i cani sono i compagni più fedeli dell’uomo, ma sono anche dei grandi alleati per la difesa della biodiversità e, in particolare, dei grandi predatori. Secondo WWF, i cani da guardiania, quelli che difendono i greggi, rappresentano uno dei metodi più efficaci per ridurre i danni della predazione e per la mitigazione del conflitto tra zootecnia e predatori.
Questi cani non hanno bisogno praticamente di nessun addestramento: devono soltanto sviluppare un forte attaccamento al gregge, un senso di protezione verso gli ovini e un grande coraggio. È così che diventano non solo un alleato per i pastori, ma anche per i lupi e gli orsi.
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Consapevoli della rilevanza dei cani da guardiania, WWF ha sviluppato diverse azioni per collaborare con la loro conservazione, ad esempio attraverso DifesAttiva, un’associazione di allevatori della Maremma toscana. Nel 2020, l’organizzazione ha anche dato sostegno al Progetto Pasturs, un’iniziativa che unisce volontari, pastori e cani sulle Alpi Orobie per ridurre il rischio di estinzione di specie protette e, allo stesso tempo, migliorare la qualità del loro lavoro.