Mare Monstrum

Mare Monstrum, il rapporto di Legambiente sui danni al patrimonio marino e costiero

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Mare Monstrum, il rapporto di Legambiente sui danni al patrimonio marino e costiero ultima modifica: 2021-08-14T06:55:28+02:00 da Fabrizio Simone
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Mare Monstrum, il rapporto di Legambiente evidenzia ancora troppi illeciti soprattutto per quanto riguarda il ciclo del cemento e la pesca di frodo.

Mare Monstrum, il dossier di Legambiente, elaborato su dati di forze dell’ordine e Capitanerie di porto, anche quest’anno presenta dati poco incoraggianti.

Lo scorso anno, in piena pandemia, si era verificato un leggero calo (-5,8% rispetto al 2019) nel numero complessivo di illeciti ai danni del patrimonio marino e costiero (22.248 quelli accertati, una media di 61 al giorno).

Tuttavia, il cemento abusivo continua a rappresentare un serio problema, mentre la pesca di frodo dilaga.

In cima alla classifica del mare illegale troviamo proprio il ciclo del cemento, rimasto su valori decisamente alti (42,9% reati accertati). Piccola consolazione, invece, sul fronte degli illeciti legati al ciclo dei rifiuti e all’inquinamento marino, diminuiti del 11,6%.

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Aumenta, purtroppo, la pesca di frodo (il 23,3% dei reati accertati) che presenta un numero impressionante di sequestri effettuati: 3414 contro i 547 del 2019.

Cresce, in generale, il numero di persone arrestate e denunciate per aggressioni alle coste e ai mari italiani pari a 24.797 (+24% rispetto al 2019) e quello dei sequestri che hanno toccato quota 8044 (+9,9) per un valore di 826 milioni di euro.

Anche durante la pandemia le forze dell’ordine e le Capitanerie di porto hanno accertato nelle regioni costiere quasi 7000 reati legati al ciclo dei rifiuti e in genere a fenomeni di inquinamento marino.

Ma quali sono le regioni che hanno fatto registrare il maggior numero di reati?

Le prime posizioni di questa triste classifica sono più o meno le stesse dell’anno precedente.

Al primo posto troviamo, dunque, la Campania con 2053 reati (29,7% del totale nazionale); primato confermato anche sulle persone denunciate e arrestate (1949) e per numero di sequestri (895).

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Subito dopo, troviamo la Puglia con 937 reati (il 13,6%) e il Lazio con 733 reati. Seguono la Calabria (458), la Sicilia (404), la Toscana (379) e, infine, la Sardegna (366).

[Foto di copertina: https://it.wikipedia.org/wiki/Costa]

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Nato a Torino, dopo aver conseguito la laurea in Dams si iscrive a un master in progettazione della comunicazione digitale. Oltre a scrivere, lavora come guida al Museo Nazionale del Cinema di Torino. Nel tempo libero si dedica alle sue passioni che comprendono il cinema e la lettura di libri e fumetti.

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