L’ecopsicologia studia la relazione esistente tra il crescente disagio esistenziale, individuale e sociale, e l’aumento di degrado ambientale.
Assenza di natura e malessere psico-fisico. L’ecopsicologia studia la relazione esistente tra il crescente disagio esistenziale, individuale e sociale, e l’aumento di degrado ambientale che- complici un crescente grado di urbanizzazione e ritmi sempre più frenetici- hanno portato le persone ad allontanarsi via via dagli ambienti naturali.
Che cos’è l’ecopsicologia
Disciplina che -come dice il termine stesso- unisce ecologia e psicologia, l’ecopsicologia promuove un’ampia e nuova visione dell’essere umano e del mondo. Mira a modificare la prospettiva che definisce le nostre azioni, le nostre relazioni e la nostra salute da “antropocentrica” a “ecocentrica”.
Non solo la mente e i comportamenti umani sono, dunque, presi in considerazione, ma anche la reciproca influenza che l’uomo e il contesto ambientale esercitano l’uno sull’altro.
In particolare, l’ecopsicologia osserva come la necessità di entrare in contatto più profondo con se stessi sia strettamente collegata al bisogno di avvicinarsi in maniera più autentica alla natura.
Secondo tale disciplina, l’ambiente conta – e molto- nel condizionare la qualità della nostra vita.
Solastalgia, quando il deficit di natura causa malessere
Origine e diffusione
Il termine nasce nel 1989 a Berkeley, California. L’obiettivo? Unificare con un’unica denominazione diversi filoni di lavoro già esistenti, ciascuno con un nome diverso: psicologia verde, ecologia transpersonale, ecoterapia.
Floriterapia, il benessere e l’equilibrio che vengono dai fiori
Comincia ad affermarsi e farsi conoscere grazie al libro The voice of the Earth (1992) di Theodore Roszak, storico della cultura che ha fatto parte del gruppo di studio all’Università di Berkeley. Oggi l’Ecopsicologia è diffusa nei paesi di lingua anglosassone (Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna) grazie al primo network internazionale ICE – International Community of Ecopsychology e sta cominciando a proliferare in tutto il mondo grazie alla IES – International Ecopsychology Society e alle sue 12 rappresentanze in Italia, Grecia, Spagna, Uruguay, Argentina, Messico, Cile, Brasile, Puerto Rico, Usa, Australia e Sud Africa.
In Italia, Ecopsiché – Scuola di Ecopsicologia è la prima realtà interamente dedicata alla divulgazione, all’insegnamento e all’applicazione dell’ecopsicologia. Attiva dal 2004, fa parte del Network internazionale di Scuole di Ecopsicologia riconosciute dalla IES –International Ecopsychology Society.
Di cosa si occupa l’ecopsicologia
I quesiti su cui l’ecopsicologia si interroga sono tra i più profondi e universali. Chi siamo? Qual è il legame profondo che lega l’uomo alla Terra? Che posto occupano gli esseri umani nel mondo, e quale dovrebbero occupare?
Nel riflettere intorno a tali questioni, l’approccio ecopsicologico invita l’uomo a fare un percorso di crescita personale che porti al cambiamento, a livello collettivo, dell’idea di sé come unico padrone del Pianeta e delle risorse naturali, introducendo in alternativa il concetto di essere umano come membro attivo di un mondo paritario e rispettoso di tutte le forme di vita. Un cittadino consapevole e resiliente che, attraverso l’autorealizzazione e la crescita personale, diventa funzionale al benessere del complesso sistema Terra.
