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Il principe Carlo supporta le piccole aziende agricole e la sostenibilità

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Il principe Carlo supporta le piccole aziende agricole e la sostenibilità ultima modifica: 2021-06-02T07:14:34+02:00 da Francesco Rasero
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Carlo, principe del Galles ed erede al trono britannico, si schiera a fianco dei piccoli agricoltori, “fondamentali per cibi a km0, riduzione della CO2 e aumento della biodiversità”.

Il principe Carlo mostra, ancora una volta, il suo interesse nei confronti dei temi legati alla sostenibilità e all’agricoltura, già in passato affrontati anche a fianco del movimento Slow Food.

Con un intervento dal titolo “Le piccole aziende agricole hanno un ruolo enorme da svolgere nel nostro futuro sostenibile”, pubblicato dal Guardian, il principe del Galles ha voluto questa volta sottolineare, in particolare, l’importanza degli agricoltori familiari, definiti «la spina dorsale delle nostre comunità rurali».

«Il loro duro lavoro porta sulle nostre tavole cibo di alta qualità, prodotto secondo alcuni degli standard più elevati al mondo, e la loro attenta gestione tiene insieme il tessuto ambientale e sociale dei nostri bellissimi e iconici paesaggi -esordisce l’erede al trono britannico- Sono una razza straordinaria; adattabile, resistente e incredibilmente laboriosa. E non sono estranei all’innovazione attraverso le avversità».

L’agricoltura familiare per lo sviluppo sostenibile

Il messaggio è rivolto, innanzitutto, alla Politica d’oltremanica, a partire dal premier Boris Johnson, ma quello di Carlo è un appello replicabile in tutto il mondo: «Per me, è essenziale che il contributo del piccolo agricoltore familiare sia adeguatamente riconosciuto: deve essere una parte fondamentale in qualsiasi transizione giusta, inclusiva, equa e corretta verso un futuro sostenibile».

Carlo ricorda come gran parte delle fattorie britanniche siano gestite da una o due persone, spesso appartenenti alla stessa famiglia, con poco tempo e risorse per andare alla ricerca di consigli per l’innovazione ambientale.

«I cambiamenti in arrivo sono enormi e il modo in cui aiutiamo i nostri agricoltori a gestire i nostri suoli, le siepi e il bestiame da pascolo, nonché a sviluppare catene di approvvigionamento locali, è la chiave per aumentare la biodiversità, diminuire la CO2 e migliorare la gestione delle acque, tutti elementi direttamente collegati alla nostra salute e al nostro benessere», scrive il principe del Galles sul prestigioso quotidiano britannico.

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Tra le proposte avanzate, oltre al ricorso alle nuove tecnologie per migliorare gli impatti ambientali dell’agricoltura, vi è la creazione di cooperative tra piccoli agricoltori, prendendo a esempio un modello già maggiormente diffuso in altre parti d’Europa, tra cui l’Italia.

Terra Carta, il manifesto del principe Carlo per la sostenibilità

Ma la proposta di Carlo va oltre, puntando a creare una sorta di cooperativa globale impegnata a produrre cibo seguendo i principi di Terra Carta, l’iniziativa lanciata dallo stesso principe a inizio 2021 con un appello alle principali aziende private del pianeta: alti standard ambientali, utilizzo di varietà autoctone di animali e piante, produzione di un cibo sano e nutriente valorizzando la natura e il benessere delle comunità rurali e dei consumatori.

In particolare, per quanto riguarda l’agricoltura, si parla del concetto di ‘rigeneratività’, per ripristinare la fertilità del suolo, utilizzando sistemi silvo-pastorali o agro-forestali per contrastare il cambiamento climatico, rivitalizzare le comunità rurali e migliorare la salute umana.

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Questo richiede all’industria agricola di rivedere i propri modelli operativi, affinché possano esserci benefici sia dal punto di vista della biodiversità che per i piccoli agricoltori”, si legge nel documento, già sottoscritto da centinaia di CEO e leader aziendali del mondo.

Terra Carta -il cui nome è volutamente ispirato alla storica Magna Charta inglese- riconosce che nessuna azione, industria o attore è, di per sé, sufficiente a risolvere la crisi del clima e della biodiversità. “Serve una moltitudine di azioni, iniziative e investimenti: più questi sforzi sono coordinati, allineati e si rafforzano a vicenda, maggiori sono le probabilità di successo”, sottolineando anche come sia fondamentale l’interdipendenza di diversi attori globali, regionali e locali.

Tra obiettivi del manifesto per la sostenibilità lanciato dal principe Carlo, vi sono la protezione e il ripristino di un minimo del 30% della biodiversità sulla terra e sott’acqua entro il 2030 e del 50% entro il 2050 e lo sfruttamento della domanda dei consumatori e degli azionisti per guidare la transizione sostenibile e gli investimenti nel settore privato.

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[Cover Image: foto di Arnaud Bouissou – COP Paris @ Flickr]

Il principe Carlo supporta le piccole aziende agricole e la sostenibilità ultima modifica: 2021-06-02T07:14:34+02:00 da Francesco Rasero

Giornalista pubblicista, dal 1998 scrive su carta stampata e online. Oggi è direttore responsabile di una testata locale e gestisce Altrov*e, start-up che si occupa di copywriting e comunicazione. Ha lavorato per oltre un decennio nel settore ambientale, oltre ad aver organizzato svariati eventi culturali, in ambito artistico, cinematografico e teatrale. È appassionato di viaggi, in particolare nell’area balcanica e nell’Est Europa, dove ha seguito (e segue) alcuni progetti di volontariato. Ama conoscere, progettare, fotografare e stare a contatto con le persone. Ma ancora di più ama il rugby, i suoi gatti e la sua nuova famiglia.

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