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L’elefante africano è ufficialmente a rischio di estinzione, popolazione ridotta del 86% in 30 anni

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L’elefante africano è ufficialmente a rischio di estinzione, popolazione ridotta del 86% in 30 anni ultima modifica: 2021-05-27T14:20:06+02:00 da Carla Clúa Alcón
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L’elefante africano è stato aggiunto alla Lista Rossa IUCN, l’inventario di animali a rischio. Il bracconaggio e la distruzione del suo habitat minacciano la sua conservazione, essendosi ridotta la popolazione nelle foreste del 86% in 30 anni

Si tratta di uno degli animali più emblematici. Tuttavia, non lo proteggiamo. L’elefante africano è ufficialmente in rischio di estinzione dopo essere stato aggiunto alla Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Se fino ad oggi era considerato vulnerabile, ora la conservazione dell’elefante è a rischio reale, principalmente per il bracconaggio e la distruzione del suo habitat.

Le ultime valutazioni dell’IUCN evidenziano un calo notevole di elefanti africani in tutto il continente. Il numero di esemplari nelle foreste è diminuito di oltre l’86% in un periodo di 31 anni, mentre che la popolazione della savana si è ridotta di almeno il 60% in 50 anni. Il calo si è visto principalmente dal 2008 a causa di un aumento significativo del bracconaggio, che ha raggiunto il picco nel 2011. Tuttavia, questa pratica continua a minacciare le popolazioni odierne. Un’altra minaccia significativa proviene dalla trasformazione dei loro habitat in spazi per usi agricoli.

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Secondo la stima affidabile più recente, elaborata nel rapporto dell’IUCN del 2016, la popolazione continentale delle due specie è di circa 415.000 elefanti, un valore decisamente basso. La decisione di trattare gli elefanti della foreste e della savana come due specie diverse proviene dalle nuove ricerche sulla genetica delle popolazioni. Mentre i primi si trovano nell’Africa centrale e l’Africa occidentale, gli elefanti della savana si concentrano nell’habitat dell’Africa sub-sahariana.

Gli elefanti africani svolgono un ruolo chiave negli ecosistemi, nelle economie e nell’immaginario collettivo in tutto il mondo”, afferma il direttore generale dell’IUCN Bruno Oberle sul post di presentazione delle conclusioni.Dobbiamo porre urgentemente fine al bracconaggio e garantire che venga conservato un habitat sufficiente e adatto sia per gli elefanti della foresta che per quelli della savana”, aggiunge.

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Nonostante queste tendenze allarmanti, le valutazioni evidenziano anche l’impatto positivo degli sforzi di conservazione. Le misure anti-bracconaggio insieme a una legislazione più favorevole e una pianificazione dell’uso del suolo che promuove la coesistenza uomo-fauna sono state la chiave per la conservazione degli elefanti. 

Per questo motivo, alcuni elefanti delle foreste si sono stabilizzati in aree di conservazione ben gestite, come quelle del Gabon, della Repubblica del Congo o dell’area Kavango-Zambesi.Diversi paesi africani hanno aperto la strada negli ultimi anni, dimostrando che possiamo invertire il declino”, sostiene Oberle.

La Lista Rossa IUCN include ora 134.425 specie di cui 37.480 a rischio di estinzione. Attiva da 50 anni, rappresenta il più completo inventario delle minacce alle specie a livello globale.

L’elefante africano è ufficialmente a rischio di estinzione, popolazione ridotta del 86% in 30 anni ultima modifica: 2021-05-27T14:20:06+02:00 da Carla Clúa Alcón
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Laureata in giornalismo, vive a cavallo tra l'Italia e la Spagna. Nata nel 1996 a Tarragona (Catalogna), sta conseguendo una Laurea Magistrale in Scienze Internazionali all'Università di Torino. Ha lavorato in diversi media spagnoli, televisione, radio e giornali. Le sue passioni sono viaggiare, scrivere, conoscere la politica e imparare le lingue –ne parla sei!-. Amante del buon cibo, è sempre alla ricerca del sole e del mare.

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