Boris Johnson sommerso da una montagna di plastica

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Boris Johnson sommerso da una montagna di plastica ultima modifica: 2021-05-27T06:57:05+02:00 da Gessica Giannese
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Il primo ministro inglese travolto da una montagna di plastica nel nuovo spot “Wasteminster” di Greenpeace contro l’esportazione dei rifiuti

Una montagna di plastica sommerge Downing Street nell’ultimo video provocatorio lanciato da Greenpeace. Il filmato svela i tragici numeri e l’entità dell’inquinamento da plastica, smascherando pubblicamente le incongruenze del governo britannico.

La politica ambientale del Regno Unito viene denunciata ferocemente da Greenpeace UK, attraverso uno spot provocatorio incentrato su un brillante gioco di parole: “Wasteminster. A Downing Street Disaster“. Nella pellicola il premier Boris Johnson è raffigurato come una statua di cera che appare in conferenza stampa e cita le iniziative e i successi ambientali, solo apparenti, del suo mandato. Mentre parla la montagna di plastica che il governo dice di smaltire e ridurre arriva a travolgere Westminster, svelando la triste realtà a tutti i cittadini britannici.

I Coldplay e The Ocean Cleanup insieme per ripulire i fiumi dalla plastica

«Il dovere più grande di una nazione è proteggere le persone ed il pianeta. Il governo britannico è un leader mondiale nella lotta contro l’inquinamento da plastica e possiamo essere incredibilmente orgogliosi di quello che stiamo facendo – alcune dichiarazioni di Boris Johnson citate nel video – Il mondo deve capire i danni che sta facendo all’ambiente e l’enorme volume di rifiuti di plastica che produciamo. Dobbiamo assicurare la salute del pianeta per i nostri figli, nipoti e le generazioni che verranno dopo».

Il problema dell’esportazione dei rifiuti in UK

Ogni giorno il Regno Unito spedisce 1.800 tonnellate di rifiuti in plastica, ovvero 688.000 tonnellate all’anno in altri Paesi nel sud-est del mondo, primi fra tutti Turchia e Malesia. Questi paesi, però, non hanno le infrastrutture e gli impianti per riciclare tale mole di rifiuti. Causando così un’emergenza sanitaria per la popolazione locale e  inquinando gli oceani del Pianeta.

Purtroppo questo non è un problema solo inglese ma ci coinvolge da vicino. Anche in Italia sono state fatte recenti indagini che hanno documentato le esportazioni di rifiuti in plastica che coinvolgerebbero sia la Malesia che la Turchia.

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«Oltre al Regno Unito tante altre nazioni europee, inclusa l’Italia, continuano a inviare ingenti quantità di materie plastiche non riciclabili in Turchia e in altre nazioni del Sud del mondo non dotate di impianti adeguati per il trattamento e con norme ambientali non rigorose. Ciò genera impatti devastanti nei paesi di destinazione con gravi conseguenze ambientali e per le comunità locali. Questa è una delle tragiche conseguenze dell’enorme produzione di plastica monouso che soffoca i mari e il Pianeta. ha dichiarato Giuseppe Ungherese, responsabile Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia Le grandi multinazionali come Coca Cola, Nestlé e Pepsi continuano ad alimentare questa crisi e a fare enormi profitti, grazie soprattutto all’inazione dei governi. É il momento di dire basta alla plastica monouso»

Boris Johnson sommerso da una montagna di plastica ultima modifica: 2021-05-27T06:57:05+02:00 da Gessica Giannese
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Nata a Torino e laureata in scienze della comunicazione. Ha lavorato per molti anni nelle web agency, specializzata in storytelling e content strategy. Affascinata dall’innovazione sociale, dall’emozioni umane, escursionista per passione, ama i Peanuts, il bianco della neve e camminare in montagna con Ugo, il suo beagle. Crede nella possibile armonia tra uomo e natura e nella capacità dell’essere umano di invertire la propria rotta prima che sia troppo tardi. L’ambiente è la sua casa da sempre e la sua ispirazione per il futuro

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