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In Irlanda gli edifici rurali abbandonati saranno utilizzati per lo smart working fuori dalle città

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In Irlanda gli edifici rurali abbandonati saranno utilizzati per lo smart working fuori dalle città ultima modifica: 2021-04-28T11:05:43+02:00 da Gessica Giannese
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In Irlanda, il Governo prevede di sistemare 400 edifici rurali per favorire il lavoro a distanza fuori dalle città, convertendo gli spazi vuoti e i pub durante le ore diurne come luogo per gli smart workers

L’Irlanda trasformerà gli edifici rurali in centri per il lavoro da remoto. Per questo, il Governo irlandese ha previsto un piano quinquennale di rigenerazione territoriale urbana e rurale. L’obiettivo è quello di promuovere lo smart working fuori dalle città.

Nelle aree lontane dai grandi centri urbani, verranno convertiti gli edifici vuoti ed è anche previsto il potenziale utilizzo dei pub durante le ore diurne. L’iniziativa vuole spingere sempre più aziende e persone a lavorare a distanza, aumentando così la popolazione dell’Irlanda nelle zone rurali più spopolate.

«Mentre ci riprendiamo dall’impatto della pandemia, esiste ora un’opportunità senza precedenti per uno sviluppo regionale e rurale equilibrato -ha dichiarato il ministro per lo sviluppo rurale e comunitario Heather HumphreysIl passaggio al lavoro da remoto ha il potenziale per trasformare l’Irlanda rurale. Contribuirà a sostenere e aumentare la popolazione delle zone rurali, nonché a rivitalizzare i centri urbani».

Smart working e natura, due elementi conciliabili

Le autorità locali irlandesi riceveranno finanziamenti diretti per le attività e il Governo si è impegnato a valutare incentivi fiscali e sovvenzioni che possano essere erogati direttamente alle imprese e ai dipendenti, per spingere lo smart working nelle aree rurali.

Rigenerazione territoriale urbana e rurale: è possibile anche in Italia?

Intanto, una nuova ricerca di Citrix Systems commissionata all’Istituto di ricerca OnePoll mette in evidenza come il lavoro da remoto stia cambiando la percezione delle grandi città come luoghi privilegiati per la crescita professionale. Il luogo in cui si vive sarebbe diventato meno importante per quel che riguarda le opportunità di carriera: per questo, molti lavoratori stanno abbandonando le grandi città o sarebbero comunque felici di farlo.

Più lavoro flessibile, a tutti i costi

L’azienda ha intervistato un campione di 1000 lavoratori sul territorio italiano per capire come è cambiata la loro percezione della vita nelle grandi città con l’avvento della Covid-19. Tra i risultati  è emerso che:

  • Il 57% degli intervistati afferma che sarebbe disposto a trasferirsi dalla città a un’area rurale se potesse continuare a svolgere il proprio lavoro in modo flessibile.
  • Il 53% degli intervistati afferma che accetterebbe (o ha accettato) una diminuzione di stipendio in cambio della possibilità di lavorare completamente da remoto, senza vincoli geografici.
  • In particolare, il 33% accetterebbe un taglio di stipendio pari al 15%, l’11% fino al 20% e il 2% addirittura fino al 30%.

Smart working e didattica a distanza al tempo del Coronavirus, nuovi scenari che fanno bene all’ambiente

Qualunque cosa succeda, al momento non è chiaro quale sarà l’impatto della pandemia sul futuro nelle città. Ma il fatto che il 53% dei lavoratori intervistati è disposto a rinunciare a parte dello stipendio in cambio di un’occupazione al 100% da remoto fa pensare.

Ci auguriamo che il modello irlandese possa fare da apripista per l’ Italia. La rigenerazione degli spazi rurali inoccupati, la riqualificazione territoriale e la smart mobility rappresentano certamente la chiave di volta per l’aumento dell’impronta ecologica delle città e del benessere della collettività.

[Cover Image: colorate case a schiera nella città portuale di Cobh, nella contea di Cork, Irlanda – Foto Adobe Stock]

In Irlanda gli edifici rurali abbandonati saranno utilizzati per lo smart working fuori dalle città ultima modifica: 2021-04-28T11:05:43+02:00 da Gessica Giannese
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In Irlanda gli edifici rurali abbandonati saranno utilizzati per lo smart working fuori dalle città ultima modifica: 2021-04-28T11:05:43+02:00 da Gessica Giannese

Nata a Torino e laureata in scienze della comunicazione. Ha lavorato per molti anni nelle web agency, specializzata in storytelling e content strategy. Affascinata dall’innovazione sociale, dall’emozioni umane, escursionista per passione, ama i Peanuts, il bianco della neve e camminare in montagna con Ugo, il suo beagle. Crede nella possibile armonia tra uomo e natura e nella capacità dell’essere umano di invertire la propria rotta prima che sia troppo tardi. L’ambiente è la sua casa da sempre e la sua ispirazione per il futuro

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