Giornata Internazionale di Sensibilizzazione sul Rumore, l’inquinamento acustico ha gravi effetti anche sulle piante

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Giornata Internazionale di Sensibilizzazione sul Rumore, l’inquinamento acustico ha gravi effetti anche sulle piante ultima modifica: 2021-04-28T00:01:55+02:00 da Carla Clúa Alcón
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Oggi 28 aprile si celebra la Giornata Internazionale di Sensibilizzazione sul Rumore. Uno studio rivela che l’inquinamento acustico provoca un’alterazione della composizione vegetale di alcuni ecosistemi

Il rumore è definito come “qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio, dia luogo a una sensazione acustica”. Normalmente si tratta di suoni disturbanti che esercitano un’azione negativa non solo sul soggetto che lo percepisce, ma in generale sull’ambiente. Oggi 28 aprile è la Giornata Internazionale di Sensibilizzazione sul Rumore, un’occasione per far conoscere i rischi che comporta l’inquinamento acustico.

L’International Noise Awareness Day -Giornata di Sensibilizzazione sul Rumore- è un evento ideato e organizzato per la prima volta nel 1996 dal Centre for Hearing and Communication negli USA. In Italia si celebra principalmente nelle scuole, con l’obiettivo di sensibilizzare i bambini e i ragazzi sul tema dell’acustica, l’esposizione al rumore e le conseguenti implicazioni nonché le possibili soluzioni.

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Il rumore, gravi effetti per la natura

Bisogna sapere che l’inquinamento acustico non genera solo un disturbo per gli umani ma anche per la natura che ci circonda. Ad esempio, per le piante. Lo rivela uno studio recente pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the Royal Society.

La ricerca ha analizzato per la prima volta gli effetti a lungo termine dell’inquinamento acustico nella vita vegetale in Nuovo Messico. L’analisi conclude che il rumore può influenzare i comportamenti e la distribuzione delle specie e questo potrebbe provocare gravi conseguenze per la vita negli ecosistemi.

A causa dell’inquinamento acustico, alcune specie decidono di lasciare l’area, modificandone l’habitat. È il caso, ad esempio, dei responsabili dell’impollinazione e la dispersione dei semi: un uccello che decide di abbandonare un territorio per il suo rumore non depositando i semi da uno spazio all’altro finisce con il modificare l’habitat di molte altre specie.

La parte preoccupante dello studio è che le comunità vegetali non si riprendono del tutto dopo la scomparsa dei rumori. Secondo gli autori, questo sarebbe anche collegato al ritardo di ripresa tra le popolazioni animali.

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Sensibilizzare i bambini

In occasione della Giornata Internazionale di Sensibilizzazione sul Rumore, INAD Italia -che fa parte dell’Associazione Italiana di Acustica e quest’anno si inserisce nell’ International Year of the Sound– ha prodotto diversi materiali per sensibilizzare i bambini, come ad esempio i cartoni animati “Noisella Short Stories” disponibili sul canale YouTube. I video hanno come protagonista Noisella, un simpatico personaggio che, con il suo gatto Marisa e i suoi amici, illustra alcuni concetti fondamentali riguardanti l’acustica.

Anche se non è visibile, l’inquinamento acustico può essere uguale o più pericoloso di altri tipi di contaminazione pertanto dobbiamo conoscerne pericoli e opportunità per essere in grado di proteggere il nostro ambiente.

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Laureata in giornalismo, vive a cavallo tra l'Italia e la Spagna. Nata nel 1996 a Tarragona (Catalogna), sta conseguendo una Laurea Magistrale in Scienze Internazionali all'Università di Torino. Ha lavorato in diversi media spagnoli, televisione, radio e giornali. Le sue passioni sono viaggiare, scrivere, conoscere la politica e imparare le lingue –ne parla sei!-. Amante del buon cibo, è sempre alla ricerca del sole e del mare.

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