Il Parlamento Europeo sostiene la campagna End the Cage Age per vietare l’uso delle gabbie negli allevamenti. Ora bisogna attendere il voto della Commissione
Sostegno schiacciante del Parlamento Europeo alla campagna End the Cage Age. In un’udienza pubblica durata tre ore lo scorso 15 aprile, l’istituzione ha dato il suo supporto all’Iniziativa dei Cittadini Europei per l’eliminazione dell’uso delle gabbie negli allevamenti. Ora la proposta va portata in Commissione.
End the Cage Age è stata lanciata l’11 settembre 2018 su Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), uno strumento di partecipazione diretta alla politica dell’Unione europea. Il progetto si è concluso un anno dopo, ottenendo oltre 1,6 milioni di firme per chiedere il divieto dell’utilizzo di gabbie negli allevamenti in Europa. L’iniziativa ha superato la soglia richiesta di 1 milione di firme ed è diventata la terza ICE con il numero di firme più alto.
La vicepresidente della Commissione Europea, Věra Jourovà, ha dichiarato durante l’audizione: “L’iniziativa sta combattendo per una causa di attualità nel dibattito pubblico, per migliorare il benessere degli animali e per investire nell’agricoltura sostenibile. Questi sono obiettivi validi che la Commissione ha abbracciato nelle sue ambizioni politiche di progettare sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente”.
In Europa, più di 300 milioni di animali d’allevamento come galline, anatre, conigli e scrofe vivono ancora rinchiusi in piccolissime e claustrofobiche gabbie. Diversi allevatori, che hanno già cambiato le loro pratiche, hanno dimostrato come questo sistema non sia affatto necessario e ci siano alternative sostenibili.
Per avere una panoramica della situazione in Europa, End the Cage Age ha classificato ogni paese in base a quanto è vicino all’eliminazione di tutte le gabbie negli allevamenti basandosi su tre criteri: la percentuale di animali ancora in gabbia, le leggi nazionali e il supporto ai decision makers chiave.
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L’Austria e il Lussemburgo sono in testa alla classifica con un 97% di animali liberi dalle gabbie, mentre Malta risulta l’ultima della lista con soltanto un 1% di animali fuori dalle sbarre e una legislazione molto rigida. Per quanto riguarda l’Italia, essa ottiene un 15% nella classifica, con 43.854.804 animali in gabbia e, per il momento, nessuna posizione concreta da parte dei ministri.
Cittadini, società civile e parlamentari si sono già espressi. Ora è necessario che la Commissione Europea si metta al passo per revisionare la Direttiva del 1998 sulla protezione degli animali d’allevamento ed eliminare definitivamente questa forma di crudeltà.
