Progetto di riqualificazione delle case cantoniere

Anas, il bando per assegnare 100 case cantoniere e rilanciare l’economia locale

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Anas, il bando per assegnare 100 case cantoniere e rilanciare l’economia locale ultima modifica: 2021-03-24T14:30:50+01:00 da Fabiana Re
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I caratteristici edifici dal color rosso pompeiano diverranno punti ristoro, alberghi e centri informativi all’insegna del turismo sostenibile

Cento case cantoniere inutilizzate avranno presto una nuova vita. Da decenni sentinelle silenziose delle strade italiane, si apriranno al territorio e ai viaggiatori grazie al bando recentemente pubblicato dall’Anas (gruppo FS Italiane). Questo assegnerà 100 immobili dislocati su tutto il territorio nazionale, in una vasta operazione di valorizzazione turistico-culturale del proprio patrimonio. Per presentare il proprio progetto c’è tempo fino alle ore 12 del 15 giugno 2021.

Il futuro delle case cantoniere

Le iconiche case cantoniere potranno diventare attività ricettive, punti ristoro, bar e ostelli, ma anche centri informativi e didattici o stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici, in base alla localizzazione e alle proposte pervenute. “Attraverso il recupero di questi edifici dal rilevante valore iconico vogliamo promuovere un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socio economici per i territori dove sono ubicati, rivitalizzando l’economia locale ed i suoi microsistemi industriali, incentivando un turismo diffuso di qualità, oltre ad offrire all’utenza della strada quanti più servizi possibili, in linea con gli standard comunitari, a sostegno della mobilità e della viabilità, inclusa quella sostenibile”, spiega Massimo Simonini, Amministratore Delegato di Anas.

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Le case cantoniere oggetto del bando costellano tutta la penisola. La regione con più fabbricati disponibili è la Sardegna, con ben 30 immobili alla ricerca di un riqualificatore. Il Piemonte si ferma a quota 5, proponendo le case cantoniere di Rivoli, Claviere, Exilles, Oggebbio e Oulx.

Proprio quest’ultima, occupata dal 2018 da attivisti italiani e francesi, è stata sgomberata pochi giorni fa. Gli occupanti vi avevano creato un rifugio autogestito battezzato “Chez Jesoulx”, punto di appoggio per i migranti diretti in Francia. Acclamato come “importante azione di ripristino della legalità” da alcuni consiglieri regionali della Lega, il preannunciato sgombero era già stato condannato mesi fa da Medu (Medici per i Diritti Umani). “Una soluzione disumana e non realisticamente percorribile, in assenza di adeguate soluzioni di accoglienza alternative”, aveva spiegato l’organizzazione. La struttura in questi anni ha supportato migliaia di migranti in difficoltà: al momento dello sgombero vi erano una cinquantina di persone, tra cui molte donne e bambini.

Le case cantoniere come testimonianza storica

I progetti di riutilizzo delle case cantoniere dovranno rispettare alcuni vincoli. È fondamentale conservare i manufatti originali e utilizzare materiali compatibili con l’ambiente e con l’architettura storica. Per quanto riguarda l’estetica, bisogna mantenere il caratteristico colore rosso pompeiano, così come la targa con l’indicazione della Strada Stradale.

Anas pone infatti molta enfasi sul valore di testimonianza degli edifici. Nate nell’Ottocento per dare alloggio agli operai addetti alla manutenzione delle strade, le case cantoniere sono il simbolo del passato dell’azienda. Secondo Simonini il bando restituirà “una nuova dimensione a questo patrimonio architettonico che da un secolo testimonia la storia e l’evoluzione del nostro Paese”.

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Il progetto Valore Paese Italia

Il bando fa seguito ad una manifestazione di interesse, condotta lo scorso autunno, finalizzata a promuovere richieste di concessione di case cantoniere. La chiamata ebbe grande successo, raccogliendo numerose proposte di società, privati, amministrazioni pubbliche e cooperative. I progetti, definiti nel complesso e nei particolari, hanno fatto intendere ad Anas una reale disposizione all’impegno. Da qui l’idea di assegnare gli immobili attraverso un bando in linea con il progetto Valore Paese Italia, promosso da Agenzia del Demanio ed ex MIBACT. L’iniziativa mira a recuperare e valorizzare il patrimonio pubblico e rilanciare il turismo sostenibile. Tra gli immobili dati in concessione negli ultimi anni vi sono anche numerosi edifici costieri e fari.

[Immagine in copertina @Anas]

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Studentessa torinese di Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio, trascorre il suo tempo a districarsi tra molteplici passioni e a rincorrere mille sogni. Tra lettura, disegno, scrittura creativa ed esperimenti di cucina vegana di alterno successo, i giorni di sole 24 ore finiscono sempre troppo in fretta.

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