Benessere degli animali negli allevamenti

La petizione di Eurogroup for Animals per cambiare gli allevamenti europei

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La petizione di Eurogroup for Animals per cambiare gli allevamenti europei ultima modifica: 2021-03-23T12:37:15+01:00 da Fabiana Re
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70 organizzazioni chiedono alla Commissione Europea di tutelare il benessere animale negli allevamenti comunitari

Cambiare il modo in cui si pensa l’allevamento degli animali: è questo l’ambizioso obiettivo della campagna No Animal Left Behind promossa da Eurogroup for Animals. L’organizzazione riunisce 70 realtà attive in tutto il continente europeo (tra cui l’italiana Essere Animali) per la protezione del welfare animale.

La normativa europea sugli allevamenti

Secondo Eurogroup for Animals, il 2021 può – e deve – essere l’anno in cui la normativa europea in materia di allevamenti, trasporto e macellazione verrà radicalmente rivista. Il momento è propizio: la Commissione Europea sta lavorando alla strategia Farm to Fork al fine di rendere il sistema alimentare del vecchio continente più equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Si porrà quindi grande attenzione nei confronti della legislazione che disciplina gli allevamenti intensivi. Un corpo normativo che, nonostante le migliorie degli ultimi 40 anni, presenta ancora enormi lacune.

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Il benessere animale oggi: ancora un’utopia

Le attuali leggi europee non sono sufficienti a proteggere miliardi di animali a causa di vuoti normativi di dimensioni macroscopiche. Un trattamento dignitoso non pare essere un diritto di pesci d’allevamento, mucche di oltre sei anni, anatre e conigli, per citare alcuni dei settori chiave in cui norme sul welfare animale sono ancora un miraggio. Anche i prodotti certificati “Benessere Animale” possono poi nascondere pratiche di allevamento difficilmente accettabili. Infine, l’Unione Europea fa spallucce quando si tratta di regolamentare il trasporto di animali vivi all’interno dei confini comunitari e verso Paesi terzi. Viaggi lunghi giorni o addirittura settimane, di cui è esempio emblematico la vicenda della nave Karim Allah.

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Sette richieste per gli allevamenti del futuro

In questo scoraggiante contesto, il grido di battaglia di Eurogroup for Animals è esplicito: nessun animale dev’essere lasciato indietro. La proposta che intende presentare alla Commissione Europea si articola in sette punti chiave per promuovere il benessere (reale) degli animali allevati:

  1. Corpi integri e sani
  2. Una vita fuori dalle gabbie
  3. Nessun trasporto di animali vivi
  4. Esprimere comportamenti naturali
  5. Cibo vero
  6. Stimoli mentali
  7. Estendere la tutela a tutte le specie

Sono richieste che comporterebbero la radicale riprogettazione degli allevamenti per dare un futuro migliore agli animali d’Europa. Eurogroup for Animals ci crede, e così Essere Animali. Entro settembre vogliono raccogliere più di 500mila firme da portare a Bruxelles: la petizione può essere letta e firmata sulla pagina dedicataa No Animal Left Behind.

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Studentessa torinese di Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio, trascorre il suo tempo a districarsi tra molteplici passioni e a rincorrere mille sogni. Tra lettura, disegno, scrittura creativa ed esperimenti di cucina vegana di alterno successo, i giorni di sole 24 ore finiscono sempre troppo in fretta.

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