Il cotonastro, la super pianta in grado di ridurre l’inquinamento atmosferico delle città. Lo dice la scienza
Il cotonastro è una delle specie vegetali più efficaci per contrastare l’inquinamento atmosferico. A dirlo è la Royal Horticultural Society, istituzione britannica di ortocultura. Gli esperti guidati della dottoressa Tijana Blanusa hanno condotto uno studio specifico volto a identificare le soluzioni da adottare per combattere l’aria inquinata delle trafficate strade cittadine.
Nello specifico, la varietà di cotonastro presa in considerazione è il Cotoneaster Franchetii, arbusto sempreverde o semi-sempreverde dalle foglie pelose, presente solitamente nelle siepi. Alto circa due metri, si tratta di una pianta con origini orientali, più nello specifico cinesi e dell’area dell’Himalaya. La provenienza da queste zone spiega la resistenza della pianta alle rigide temperature invernali e agli sbalzi termici.
Caratteristica della pianta sono le tipiche bacche rosse che adornano i rami nella stagione autunnale, sostituite poi da fiori bianchi e rosati nei mesi primaverili.
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Gli studiosi hanno potuto constatare che il cotonastro risulta efficace il 20% in più rispetto ad altri arbusti nella lotta contro l’inquinamento stradale. É stato infatti stimato che una siepe lunga un metro di questa specie può intrappolare in una settimana le particelle nocive del gas di scarico prodotte da un’automobile in 800 chilometri.
Accanto al cotonastro, particolarmente consigliato per le zone più trafficate, fanno la loro comparsa altre piante utili per limitare i danni provocati dal cambiamento climatico. Il professor Alistair Griffiths della RHS dichiara: “Identifichiamo continuamente nuove super piante con qualità uniche che, combinate con altra vegetazione, forniscono allo stesso tempo maggiori benefici e costituiscono gli habitat necessari per la fauna“. Tra queste si ricorda ad esempio l’edera, utilizzata per rinfrescare gli edifici.
Intanto, dati scoraggianti arrivano da un sondaggio, commissionato dalla Royal Horticultural Society, che ha preso in considerazione un campione di 2056 persone. I risultati mostrano che, nonostante la salute sia particolarmente condizionata dalle sostanze nocive dell’aria, sono pochi gli individui che si adoperano attivamente per contrastare l’inquinamento. Solo il 4% del campione selezionato a Londra, infatti, coltiva nel proprio giardino determinate varietà di piante in grado di assorbire gli agenti dannosi all’uomo.
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[Immagine di copertina: @_Alicja_ | Pixabay]