La lotta contro i cambiamenti climatici si tinge di rosa; 8 marzo sostenibile potrebbe essere lo slogan per unire le numerosissime donne in prima linea sul fronte ambientale
Un 8 marzo sostenibile per ringraziare e celebrare, oggi nella Giornata internazionale della donna, tutte le protagoniste delle lotte climatiche e delle sfide ambientali a favore del nostro Pianeta. Dalla Ocasio-Cortez alla nuova vicepresidente Kamala Harris fino all’italianissima Federica Gasbarro; rimettere al centro la Terra, stoppare l’economia basata sullo sfruttamento delle risorse, disincentivare l’agricoltura intensiva, favorire il raggiungimento della neutralità climatica. Ecco gli ambiziosi obiettivi che guidano queste attiviste.
Eco gender
Il femminismo verde, grazie anche all’attivismo di Greta Thunberg sta esplodendo anche nelle nuove generazioni, sempre di più giovanissime green influencers utilizzano i canali digitali per fare sensibilizzazione sulla crisi climatica. Ma anche nell’impegno ecologico esiste una disparità tra uomini e donne. Si parla di eco gender gap, letteralmente divario di genere ecologico, individuato per la prima volta dalla società di ricerche inglese Mintel nel 2018. La maggior dedizione verso l’ambiente delle donne dipenderebbe dalla loro tendenza ad essere altruiste, empatiche e naturalmente predisposte alla cura degli altri, dei più indifesi e quindi anche del pianeta.
10 donne per un 8 marzo sostenibile
Per festeggiare la Giornata internazionale della donna, la redazione ha selezionato 10 tra le tantissime donne forti, sensibili ed impegnate che si battono per l’ambiente, chiedendo a gran voce azioni e interventi immediati. Attiviste, scienziate, politiche e influencer destinate a costruire nuovi modelli di dialogo, risvegliare le coscienze, e diffondere tutte insieme una nuova cultura della Terra. Ecco chi sono.
Alexandria Ocasio-Cortez

Alexandria Ocasio-Cortez è una politica statunitense, eletta al Congresso statunitense nel 2018 diventando, a 29 anni, la più giovane parlamentare nella storia statunitense. Nata nel Bronx fino a qualche anno fa lavorava come cameriera in un ristorante di tacos per mantenere la famiglia, dopo la morte del padre. Nel 2019 la democratica lancia il nuovo Green New Deal, per salvare il paese americano dall’ingiustizia sociale e dalla minaccia del riscaldamento globale. Il novembre scorso è stata riconfermata per un secondo mandato.
Greta Thunberg

Il 3 gennaio compie 18 anni, eppure resta la donna green più giovane è influente famosa del mondo. È un’icona del moderno movimento pro-clima. È diventata famosa all’età di 15 anni grazie ai suoi scioperi, inizialmente solitari, di fronte al parlamento svedese, in seguito diventati un movimento di protesta pacifica mondiale conosciuto come il Fridays for Future.
Kamala Harris

La vicepresidente di Joe Biden è la grande promessa della Casa Bianca, 56 anni, già senatrice e procuratrice della California. Con il presidente Usa e lo staff di sicurezza nazionale ha già impostato un rientro negli accordi sul clima di Parigi, da cui gli Stati Uniti sono usciti per scelta di Trump. Tra le sue battaglie ci sono gli scontri con le compagnie petrolifere e la creazione di un ufficio per la giustizia ambientale e climatica alla Casa Bianca.
Disha Ravi

22 anni, vive a Bangalore, in India ed è tra i fondatori di Fridays For Future India. Ecoligista, vegana, dipendente di un’azienda che produce cibi organici. Ha contribuito a piantare alberi, indetto decine di manifestazioni contro la plastica, va a pulire i laghi, vorrebbe lavorare con le tartarughe, ha organizzato marce per chiedere interventi sul climate change e si è espressa contro il sessismo e la pena di morte. A febbraio è stata arrestata e accusata di sedizione e di cospirazione, perché ha difeso gli agricoltori che protestavano contro il governo Modi.
Mikaela Loach

É un’attivista per la giustizia climatica, co-conduttrice di The Yikes Podcast e studentessa di medicina con sede a Edimburgo. Lotta per la giustizia climatica e contro il razzismo. Difende l’inclusività, in particolare, si batte per i diritti delle persone emarginate che più soffrono le conseguenze della crisi ambientale.
Manuela Baron

Colombiana di origine è The Girl Gone Green , l’influente blogger vegana che promuove uno stile di vita 100% green. Si batte in prima persona per far rispettare l’ambiente. Nei suoi canali parla di lotta alla spreco, compostaggio domestico e di inquinamento. Negli anni ha ispirato una comunità di persone in tutto il mondo a vivere in modo più sostenibile.
Federica Gasbarro

25 anni, vive a Roma, studia biologia, da grande vorrebbe dare il proprio contributo come scienziata per trovare nuove soluzioni e arrivare ad un pianeta a emissioni zero. Nel frattempo, combatte per difendere il pianeta e il futuro delle prossime generazioni. Sfruttando i suoi studi e le sue conoscenze ha recentemente presentato un progetto personale, quello delle microalghe, ovvero acquari popolati da microalghe che possano assorbire anidride carbonica e rilasciare ossigeno. È stata l’unica italiana presente al summit del clima dei giovani organizzato dall’Onu a New York .
Imogen Lucas

21 anni, di Londra, fondatrice del Low Impact Movement, movimento volto a ridurre al minimo i rifiuti. Immy, come la chiamano gli amici, è una creatrice di contenuti sui social media che promuove l’attivismo ambientale, una vita a basso impatto e una dieta a base vegetale. Ha avviato il suo canale YouTube e Instagram Sustainably Vegan, nel 2014, come un modo per condividere, educare e connettersi con la sua comunità in tutto il mondo.
Genesis Butler
13 anni, attivista vegana e supereroina, protagonista dei fumetti della Marvel. Questa brillante ragazzina è riuscita a farsi conoscere grazie all’associazione Vegan are Cool che, nel 2013 le ha assegnato il premio Young Vegan of the Year. Genesis è stata, infatti, invitata a tenere un discorso sui cambiamenti climatici per TEDx, dove con un linguaggio fresco e divertente, tipico della sua giovane età, è riuscita a spiegare perfettamente quanto il cambio di rotta verso una dieta vegana sia importante per il rispetto degli animali, per la nostra salute, ma anche per quella dell’ambiente.

Ci auguriamo che questa Giornata non si limiti al suo valore commerciale, alla celebrazione di un genere promuovendo una separazione fine a se stessa, ma ci faccia riflettere e prendere coscienza per poter arrivare il prima possibile ad una società inclusiva che promuova una crescita sostenibile per tutti. La salvaguardia dell’ambiente e dell’umanità è una questione che riguarda tutti. Nonostante l’orgoglio delle donne di essere da apripista, non spetta solo a loro salvare il pianeta.
