Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza

Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza

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Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza ultima modifica: 2021-02-11T00:01:35+01:00 da Gessica Giannese
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L’Onu celebra oggi la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza con il tema “Donne scienziate in prima linea nella lotta contro COVID-19

Ricorre oggi 11 febbraio la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, un omaggio al grande coraggio e al valore di tutte le donne che hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo scientifico. L’International Day of Women and Girls in Science è stato istituito dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2015 con l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere l’accesso completo ed equo alla partecipazione scientifica a tutto il genere femminile. Tale Giornata rientra a pieno titolo negli obiettivi 4, 5 e 9 previsti nel programma dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile per affrontare le principali sfide globali.

imprese green verso sviluppo obiettivo sostenibile
I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite

Le Nazioni Unite sono infatti ben consapevoli che la scienza e la parità di genere sono entrambe fondamentali per affrontare le principali sfide globali e raggiungere gli obiettivi di sviluppo concordati a livello internazionale. Negli ultimi 15 anni, la comunità globale ha compiuto molti sforzi per ispirare e coinvolgere donne e ragazze nella scienza. Eppure continuano ad esserci evidenti disparità di genere in ambito STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).

Due studiose e un libro nella Giornata per le donne nella scienza

Tema 2021, “Donne scienziate in prima linea nella lotta contro COVID-19

Lo scoppio della pandemia COVID-19 ha chiaramente dimostrato – si legge sul sito delle Nazione Unite – il ruolo critico delle donne ricercatrici nelle diverse fasi della lotta contro il coronavirus, dall’avanzamento delle conoscenze sul virus, allo sviluppo di tecniche di test e, infine, alla creazione del vaccino.

Allo stesso tempo, la crisi pandemica  ha avuto anche un impatto negativo significativo sulle donne scienziato, colpendo in particolare quelle nelle prime fasi della loro carriera, contribuendo così ad ampliare il divario di genere esistente nella scienza e rivelando le disparità di genere nel sistema scientifico, che deve essere affrontato con nuove politiche, iniziative e meccanismi per sostenere le donne e le ragazze nella scienza.

Imprenditoria femminile: verso un futuro più rosa

L’evento principale del 2021 si svolgerà online dalle 13 alle 15 dell’11 febbraio e affronterà il tema “Donne scienziate in prima linea nella lotta contro COVID-19 “, riunendo gli esperti di tutto il mondo che  lavorano in campi legati alla pandemia. Sempre oggi, presso la sede delle Nazioni Unite, si terrà virtualmente la sesta Assemblea della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. Il tema sarà “Oltre i confini: uguaglianza nella scienza per la società”. Una particolare attenzione sarà riposta al valore degli aspetti sociali e delle dimensioni culturali in scienza, tecnologia e innovazione al fine di migliorarne i programmi di sviluppo sostenibile.

Donne nella scienza, ricerca e parità di genere

Il rapporto dell’UNESCO di Woman in Science 2018 ha analizzato il livello di disuguaglianza scientifica per fornire numeri precisi delle donne in ambito STEM. Dal rapporto è emerso che solo il 28.8% delle donne a livello globale riesce ad affermarsi in ambito scientifico. Poche donne arrivano ai vertici degli istituti di ricerca, poche quelle che proseguono la carriera accademica. Nella piramide della scienza la segregazione verticale è molto evidente. Secondo un rapporto del 2020 di Almalaurea, considerando tutte le facoltà, le ragazze che studiano superano i ragazzi infatti, le laureate in Italia sono il 58,7% del totale. Ma nel momento del passaggio dal dottorato di ricerca all’accesso alla carriera avviene un’inversione di tendenza.

Imprese green, le donne in prima linea

Cosa succede esattamente? Sveva Avveduto, Presidente dell’Associazione Donne e Scienza e dirigente di ricerca emerita del CNR ha recentemente dichiarato in un’intervista: « In una tipica carriera accademica, le laureate sono presenti per il 59%, le dottorande e le dottoresse di ricerca al 48%, mentre solo il 46% sono ricercatrici, il 40% professoresse associate fino ad arrivare al 24% delle docenti ordinarie. La distribuzione delle donne nelle carriere accademiche in Science, Technology, Engineering and Mathematics appare ancor più problematica, in quanto sin dall’accesso ai corsi di studio le donne sono in minoranza rispetto agli uomini, 32% contro 68%; percentuale che si contrae al 35% tra le ricercatrici, al 28% delle associate fino al 14% delle ordinarie».

Ricerca scientifica, il COVID-19 penalizza ancora le donne

A causa della pandemia, più donne hanno perso il loro lavoro rispetto agli uomini. I dati indicano come il 2020 abbia allargato il gender gap, e come la ricerca scientifica non sia rimasta esente. Tra gennaio e giugno del 2020, ad esempio, le scienziate hanno pubblicato l’8% di articoli in meno rispetto agli anni precedenti, lo stesso non è accaduto per i colleghi maschi.

Questo aumento del divario di genere si può ricondurre al fatto che tuttora le donne, sia nell’immaginario comune che nella realtà, sono quelle gravate da un carico di responsabilità domestiche e familiari superiore a quello degli uomini. La pandemia e in generale lo smart working hanno inasprito le disuguaglianze preesistenti e messo in luce quanto i ruoli di genere siano ancora piuttosto polarizzati e stereotipati. Nonostante un tasso di disoccupazione femminile elevatissimo e un bisogno crescente di competenze tecniche e scientifiche, un’azienda su quattro non trova i profili professionali STEM di cui ha bisogno.

Un grande paradosso che ci fa riflettere sull’importanza di promuovere un nuovo modello di welfare per far crescere le scienziate di domani.

Bambine e le materie STEM

Come si può notare, la celebrazione mondiale del 11 febbraio non è dedicata solo alle donne nella scienza ma anche alle ragazze. La Giornata di oggi rappresenta un’ulteriore occasione per sottolineare l’importanza dell’inclusione delle ragazze nei percorsi di studio e lavoro in ambito tecnologico. Oltre ad un evidente difficoltà di accesso a una carriera scientifica per le donne, esiste un’altra problematica, a volte sottovalutata ma fondamentale, dell’accesso all’istruzione scientifica per le bambine.

Eco gender gap, il gap di genere nella lotta per l’ambiente

Questo accade perché il modo in cui parliamo di scienza con i giovani ancora non è inclusivo dal punto di vista del genere. I numeri mostrano come la scarsa consapevolezza della diversità delle carriere in ambito scientifico e tecnologico e delle abilità necessarie per intraprendere queste carriere porta spesso le ragazze ad auto-escludersi. Pertanto bisogna intervenire fin dalle scuole primarie. È proprio in questa fascia di età che le bambine cominciano a formare la propria identità e proiettarla verso il futuro, individuando modelli nei quali riconoscersi.

Giornata Internazionale delle donne e ragazze nella scienza
Una delle tante illustrazioni del libro dedicato alle bambine :”Storie e vite di superdonne che hanno fatto la scienza”

Non esiste una differenza di attitudine e capacità legata al gender. I genitori, gli insegnanti e in generale l’ambiente in cui si è immersi sono i fattori fondamentali da cui dipende o meno il successo di una donna anche in ambito scientifico. Continuiamo a parlare di inclusività di genere e di scienza nelle scuole e in famiglia per ispirare le bambine a sognare in grande oltre i pregiudizi, incoraggiandole fin da subito a costruirsi il futuro che desiderano.

Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza ultima modifica: 2021-02-11T00:01:35+01:00 da Gessica Giannese

Nata a Torino e laureata in scienze della comunicazione. Ha lavorato per molti anni nelle web agency, specializzata in storytelling e content strategy. Affascinata dall’innovazione sociale, dall’emozioni umane, escursionista per passione, ama i Peanuts, il bianco della neve e camminare in montagna con Ugo, il suo beagle. Crede nella possibile armonia tra uomo e natura e nella capacità dell’essere umano di invertire la propria rotta prima che sia troppo tardi. L’ambiente è la sua casa da sempre e la sua ispirazione per il futuro

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