La Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare giunge alla sua ottava edizione. Verrà dedicata un’attenzione speciale al “Caso Italia” con i dati Waste Watcher 2021. I dati del 2020 indicavano una riduzione degli sprechi.
La Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare ha origine nel 2014, quando, su iniziativa dell’agroeconomista Andrea Segrè, furono convocati gli Stati generali della filiera agroalimentare italiana.
Quest’anno il tema dell’evento è “Stop food waste. One health, one planet“. Il forum è in programma venerdì 5 febbraio, dalle 11.30, su piattaforma digitale, grazie all’iniziativa della campagna Spreco Zero di Last Minute Market, in sinergia con il Ministero dell’Ambiente.
Non mancheranno, per l’occasione, svariati interventi istituzionali. È garantita, infatti, la presenza del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, del Sottosegretario al Ministero della salute Sandra Zampa, del Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Roberto Morassut e del Sottosegretario al Ministero delle Politiche Sociali Francesca Puglisi.
In occasione della giornata, verrà presentato anche il nuovo Osservatorio Waste Watcher International, dedicato al monitoraggio dello spreco alimentare.
Clean Plate: al via la campagna del governo cinese contro lo spreco alimentare
La novità è che non guarderà più solo al nostro Paese, ma sarà su scala mondiale.
Naturalmente, ci sarà un’attenzione particolare per il Caso Italia con i dati 2021 del Waste Watcher. In questo modo, sarà possibile analizzare l’incidenza dello spreco di cibo nelle nostre case.
Volendo dare uno sguardo all’ultimo Rapporto Waste Watcher 2020, si nota un particolare interessante. I dati dello spreco alimentare nelle case degli italiani hanno, infatti, registrato un calo di circa il 25%.
L’indagine aveva stimato uno spreco settimanale medio di 4,9 euro per nucleo familiare. Nel 2019, però, lo spreco era più alto: 6,6 euro a settimana per famiglia.
Stop allo spreco alimentare: 10 consigli utili per la vita di tutti i giorni
I dati del 2020 erano, dunque, positivi in quanto, in poco più di un anno, l’Italia aveva “risparmiato” un miliardo e mezzo di euro.
Non resta, pertanto, che aspettare i nuovi dati per vedere se questa positiva inversione di tendenza sia confermata.
[Foto di copertina @Dan Gold on Unsplash]