Gli ambientalisti fanno causa al governo francese con l’accusa di non fare abbastanza nella lotta ai cambiamenti climatici. Secondo gli attivisti il governo non rispetta gli impegni sul clima presi con l’Accordo di Parigi nel 2015.
Gli ambientalisti si schierano contro il governo francese, portandolo a processo.
Il processo è stato intentato da quattro ong ambientaliste con l’accusa del mancato impegno, da parte dello stato francese, nel ridurre i gas serra.
“L’affaire du siècle“, ovvero “il caso del secolo“, come è stato ribattezzato, è stato lanciato da Greenpeace France, Oxfam, Fondazione Nicolas Hulot e Notre Affaire à tous.
Le quattro associazioni ambientaliste, nel 2019, avevano raccolto oltre 2 milioni di firme, chiedendo al governo di fare di più contro il cambiamento climatico. La risposta, tuttavia, è stata insoddisfacente, dunque, le associazioni hanno deciso di procedere per via legali.
La Francia si è impegnata a ridurre le proprie emissioni di gas ad effetto serra del 40% di qui al 2030, rispetto ai livelli del 1990. L’obiettivo è quello di raggiungere la carbon neutrality, ovvero l’azzeramento delle emissioni nette di CO2, entro il 2050. Tuttavia, tra il 2018 e il 2019, le emissioni sono calate solo dello 0,9% . A detta degli attivisti, non è stata intrapresa nessuna azione incisiva in ambito climatico.
Accordo di Parigi, a che punto siamo con le emissioni di CO2
Nonostante ciò, l’attuale amministrazione del presidente Emmanuel Macron respinge le accuse, affermando di aver aumentato gli sforzi per la riduzione dei gas ad effetto serra.
D’altro canto, lo scorso novembre, il Consiglio di Stato, in una sentenza che gli ecologisti hanno definito “storica”, ha osservato che la Francia, in ambito climatico, non ha mantenuto gli impegni presi.
La condanna dello stato francese si tradurrebbe nel pagamento simbolico di un euro alle quattro associazioni. Oltre a ciò il governo dovrà agire per correggere le proprie politiche. Insomma, non resta che aspettare il giudizio definitivo da parte della corte che dovrebbe arrivare la prossima settimana.
[Immagine di copertina Alicia Steels | Unsplash]
