Luoghi delle vacanze estive abbandonati al loro destino, dove il sole splende invano

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Luoghi delle vacanze estive abbandonati al loro destino, dove il sole splende invano ultima modifica: 2020-08-03T08:00:26+02:00 da Francesco Rasero
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Hotel, piscine, ristoranti, discoteche, resort e colonie: sono tanti, in tutto il mondo, i luoghi delle vacanze estive abbandonati e diventati mete per gli appassionati di urbex.

Fino a qualche anno fa ospitavano turisti, personale, animatori, famiglie e bambini, mentre oggi restano deserti, a memoria magari di qualche investimento finito male: insieme agli esploratori urbani di Ascosi Lasciti, eHabitat va oggi alla scoperta dei luoghi delle vacanze estive abbandonati, in Italia e nel mondo.

Gli esempi raccolti negli anni dal sito di urbex sono davvero tanti. In alcuni casi si tratta chiaramente di strutture che nascevano già fuori contesto, destinate a trasformarsi in breve tempo nell’ennesimo spreco di denari… e di suolo.
Altre esplorazioni, invece, portano in luoghi decisamente inaspettati, dalle storie singolari e spesso contorte.

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Ecco una selezione di luoghi delle vacanze estive abbandonati nel corso degli anni e di recente riscoperti da fotografi appassionati di esplorazione urbana, in attesa (forse) di un loro recupero.

Luoghi delle vacanze estive abbandonati: l’hotel Haludovo a Krk, Croazia

Anche conosciuto come “L’hotel del Peccato”, questo resort è stato costruito all’inizio degli anni Settanta sull’isola croata di Krk (Veglia), all’epoca territorio della Jugoslavia di Tito, da parte di Bob Guccione, fondatore di Penthouse.

Un investimento di oltre 40 milioni di dollari, che incluse la costruzione di casinò, un campo da golf, una pista da bowling, un villaggio di pescatori, un centro di bellezza, oltre a piscine, spiagge, saune. Niente camerieri in livrea, ma ragazze in abiti succinti (per l’epoca), come nello stile della celebre rivista del suo ideatore.

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Luoghi delle vacanze estive abbandonati: l’hotel Haludovo sull’isola di Krk, in Croazia

«A quel tempo, l’industria del turismo non conosceva ancora il concetto di resort, quindi Haludovo era vista come una sorta di città alberghiera inedita -racconta ad Ascosi Lasciti l’autore, Miha Krapez Il luogo era inondato di opulenza e insegnava ai suoi ospiti l’arte di vivere: la gente banchettava con aragoste, caviale e champagne come se fossero acqua fresca».

Dopo la prima stagione, i debiti erano già alle stelle e Guccione presto fallì. Haludovo continuò comunque a funzionare per un paio di decenni: il colpo di grazia venne dalla guerra che divise il Paese balcanico negli anni Novanta. Gli ultimi ospiti ufficiali furono, durante il conflitto, alcuni gruppi di rifugiati.

Luoghi delle vacanze estive abbandonati: il Cocoricò di Riccione

Storico locale della Riviera romagnola, per anni al top delle classifiche delle discoteche italiane e mondiali, simbolo di un’epoca e luogo di divertimento per decine di migliaia di giovani: la sua rinascita era stata annunciata per questa stagione estiva 2020, ma il COVID-19 ha stravolto ogni piano.

Cocoricò Riccione ph. Ascosi Lasciti
Luoghi delle vacanze estive abbandonati: la discoteca Cocoricò di Riccione

Marianna Arduini ha esplorato il Cocoricò di Riccione lo scorso anno, all’apice del periodo di abbandono totale, in seguito alla chiusura per un drammatico fatto di cronaca, con il contorno di cause giudiziarie e problemi economici.

«Passeggiare tra i cartelli dei free drink, gli annunci pubblicitari, i pavimenti polverosi, la vegetazione che spacca l’asfalto e i muri scrostati, è un tuffo al cuore -scrive- L’attuale carcassa, oltre ad essere totalmente aperta, senza più recinzioni, varchi, cartelli o avvisi, è stata vandalizzata e sarà presto smantellata».

Luoghi delle vacanze estive abbandonati: il Club della Stampa in Sicilia

Il gruppo Liotrum -Cristiano La Mantia, Giovanni Polizzi e Claudio Licitra- racconta di un ristorante siciliano, conosciuto anche come Club della Stampa e chiuso dal 2012, quando un incendio lo portò al fallimento.

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Luoghi delle vacanze estive abbandonati: la terrazza sul mare del Club della Stampa, in Sicilia

«Situato in prossimità del mare, dagli interni curati ed eleganti, e con la sua sala da pranzo semicircolare a picco sulla scogliera, giace abbandonato dopo 25 anni di gestione da parte della stessa famiglia -raccontano gli esploratori urbani- Era uno dei più noti e frequentati dell’antico borgo marinaro dove si trova. Ai suoi tavoli si ritrovava il fior fiore della cultura, della politica, e della nobiltà siciliana».

Non mancano i dettagli del menù proposto, «che racchiudeva le tipicità culinarie del litorale: antipasti di mare caldi, sarde fritte e ripiene, fritto di masculini, linguine all’occhio di bue, pesce al cartoccio con olive e patate, scelto nel banco del pescato giornaliero che era posto in bella mostra, permettendo all’avventore di scegliere ciò che voleva preparato. La lista dei vini era poi estremamente completa».

Luoghi delle vacanze estive abbandonati: una casa vacanze per bambini in Germania

Lorenzo Rosa ha visitato un’ex colonia per bambini, conosciuta col nome di  “Ferienheim Botanik”,  nella Germania sud-orientale, lasciata a se stessa da 30 anni.

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Luoghi delle vacanze estive abbandonati: colonia estiva per bambini in Germania sud-orientale

«Durante gli anni in cui la Germania era ancora divisa in due Stati, passò di proprietà ad un’industria che la sfruttò come casa vacanze per i suoi dipendenti -spiega- In seguito alla riunificazione della nazione, riaprì come pensione “Pension Alte Molkerei”. Ma, da subito gli affari non procedevano come dovuto, anche a causa dello scarso turismo locale. Passato l’effetto novità, l’attività chiuse per sempre. Da allora, solo l’oblio».

Infiltrazioni d’acqua dal tetto hanno reso l’intero edificio pericolante, facendolo in parte già collassare, e favorito lo sviluppo di erbe e muschi all’interno della struttura.

«Solo la natura pare essere entrata qui. Molte stoviglie sono ancora adagiate sui piccoli tavoli, mentre alcuni lampadari sopra di essi lottano con le rimanenti forze per rimanere appesi al soffitto».

Luoghi delle vacanze estive abbandonati: l’hotel-ristorante di lusso in Campania

Scovato in Campania da Lorenzo Jedermann, giornalista e docente universitario che da anni collabora con Ascosi Lasciti, questo hotel di lusso con annesso ristorante è stato costruito nei primi anni Ottanta del Novecento, acquisendo notorietà e clienti. «Un ventennio cominciato nell’epoca più florida dell’edilizia meridionale, poi l’improvviso declino e la fine dei giochi. Una trama già sentita, dall’inizio alla fine».

Il racconto dell’esplorazione è affascinante: «Fino a qualche anno fa, i siti turistici riportavano recensioni (altissime!) da parte degli ospiti dell’hotel. Uniche lamentele, la piscina fuori servizio, che oggi è ormai una palude torbida […] Oggi le statue neoclassiche che popolano i giardini, le fontane e le vasche si guardano tra loro mute, mentre il verde lussureggiante circonda incontaminato le bizzarre cupole brutaliste dell’albergo».

Campania ph. Ascosi Lasciti
Luoghi delle vacanze estive abbandonati: hotel-ristorante di lusso in Campania

Rimasta al riparo da ladri e vandali, la struttura ha sorprendentemente i letti ancora fatti, con tutti gli oggetti ancora ai loro posti. «Arrampicandosi tra le vasche e le statue finto-antiche, tra sentieri ormai ostruiti dai rovi e insetti giganti e rumorosi che si sono (legittimamente) impossessati del territorio, si giunge al ristorante, ancor più sorprendente per il modo in cui è rimasto congelato nel tempo -conclude Jedermann- Sedie e tavoli sono come in attesa dei prossimi avventori, soprammobili e decorazioni adornano ancora gli ambienti, l’arredamento d’antiquariato e il pianoforte sono perfettamente intatti, a impreziosire la sala d’attesa».

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In tutti i casi, è la Natura che, piano piano, sta ri-colonizzando le aree, con le piante che si riprendono, centimetro dopo centimetro, il terreno sottratto dalla smania di costruzione dell’Uomo.

[Immagini tratta dal sito Ascosi Lasciti.
Per vedere tutte le foto dei luoghi abbandonati, visita la pagina Instagram di Ascosi Lasciti.
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Giornalista pubblicista, dal 1998 scrive su carta stampata e online. Oggi è direttore responsabile di una testata locale e gestisce Altrov*e, start-up che si occupa di copywriting e comunicazione. Ha lavorato per oltre un decennio nel settore ambientale, oltre ad aver organizzato svariati eventi culturali, in ambito artistico, cinematografico e teatrale. È appassionato di viaggi, in particolare nell’area balcanica e nell’Est Europa, dove ha seguito (e segue) alcuni progetti di volontariato. Ama conoscere, progettare, fotografare e stare a contatto con le persone. Ma ancora di più ama il rugby, i suoi gatti e la sua nuova famiglia.

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