Herbarium Vagans Michael Cailloux_Alpine Nature

Herbarium Vagans, una mostra itinerante tra arte e botanica nell’Alto Piemonte

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Herbarium Vagans, una mostra itinerante tra arte e botanica nell’Alto Piemonte ultima modifica: 2020-07-30T08:00:49+02:00 da Francesco Rasero
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Dal 1° al 30 agosto 2020 Domodossola e la Valle Vigezzo ospitano la kermesse artistica Herbarium Vagans, dedicata alle erbe officinali e ai cambiamenti climatici nelle Alpi.

Herbarium Vagans è una mostra itinerante, cui partecipano artisti italiani e internazionali che hanno ritratto, ognuno secondo il proprio stile, un’erba officinale che cresce tra le Alpi e le Prealpi.

«Come dice il nome stesso, si tratta di un erbario itinerante, che raccoglie e racconta erbe e fiori che evocano immagini, profumi e ricordi alpini -spiegano gli organizzatori della kermesse, in programma dal 1° al 30 agosto 2020 a Domodossola e in Valle Vigezzo, nel nord del PiemonteGli artisti coinvolti sono divisi in due diverse sezioni: ritroviamo, da un lato, il tratto dei pittori botanici, che portano avanti un’antica e nobile disciplina e raffigurano il mondo vegetale restando fedeli al dato naturalistico; dall’altro, quello innovativo, inedito e originale di 28 artisti contemporanei che hanno reinterpretato e riletto quello stesso mondo naturale alpino fatto di erbe, fioriture, colori, profumi d’alta e media montagna».

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Le opere sono esposte su grandi pannelli affissi all’esterno e sparse nei centri storici, appese tra antiche dimore e in angoli suggestivi a volte dimenticati: una modalità di fruizione che permette non solo di goderne quanto e quando si vuole, ma anche di ovviare alle criticità dell’attuale periodo, accompagnando l’osservatore, anch’egli “vagans”, in un viaggio a piedi tra profumi, atmosfere e suggestioni alpine.

Herbarium Vagans, un focus sul tema dei cambiamenti climatici

Uno dei focus dell’evento artistico piemontese riguarda nello specifico i cambiamenti climatici in corso, in particolare negli ambienti montani come quelli che ospitano Herbarium Vagans.
«La riflessione è partita dalla consapevolezza che piante mediterranee, e quindi non autoctone, come l’elicriso, il rosmarino, il gelsomino (se coltivate) crescono ormai molto bene anche in ambiente prealpino e, a volte addirittura alpino -spiegano gli organizzatori- Non sono spontanee, ma capita di trovare in montagna anche specie non autoctone inselvatichite come l’angelica».
Herbarium Vagans Daniele Catalli Elicriso
Herbarium Vagans | Daniele Catalli, Elicriso

Proprio gli erbari essiccati, prodotti a partire dalla fine del XV secolo in Europa, sono oggi documenti utilissimi, e incredibili, per comprendere le modifiche del clima che hanno interessato determinate aree geografiche negli ultimi cinque secoli.

«Grazie al confronto con le specie attuali è possibile indagare le caratteristiche delle piante del passato, le condizioni in cui sono cresciute determinate specie e le eventuali mutazioni che hanno messo in atto per adattarsi ai diversi climi. Quasi da dire che gli erbari strizzano l’occhio a Darwin!».

Herbarium Vagans, pittori botanici e artisti contemporanei

Gli artisti in mostra a Santa Maria Maggiore, in Valle Vigezzo, fanno parte di Floraviva, l’Associazione italiana dei pittori botanici che riunisce i più qualificati interpreti in Italia di questo genere artistico, a metà tra arte e approccio scientifico.

Herbarium Vagans Margherita Leoni Rhododendron ferrugineum
Herbarium Vagans | Margherita Leoni, Rhododendron ferrugineum

Queste le tavole botaniche che saranno presentate: Centauro giallo e Vulneraria, di Ernesta Caterina Albanese; Acero di Renata Bonzo; Garofano di Elisabetta di Laura Curioni; Barba di becco di Pierino Delvò; Semprevivo maggiore di Claudio Giordano; Rododendro di Margherita Leoni, Cardo mariano di Maria Lombardi, Pulsatilla di Sabrina Luoni; Ranuncolo di Claudine Pasquin; Maggiociondolo di Angela Petrini; Narciso di Silvana Rava; Concordia e Orchidea di Colemann di Angelo Speziale; Felce maschio di Gabriella Tesser; Cirsio lanoso di Lisa Tommasi; Carlina di Marina Ubertini; Sigillo di Salomone di Milena Vanoli; Campanula serpeggiante di Rosanna Verga Simonelli.

Molti ed eterogenei i nomi degli artisti contemporanei, che verranno esposti invece a Domodossola, tutti chiamati a realizzare la loro opera ad hoc per il progetto Herbarium Vagans.  Si tratta di Rojna Bagheri, Geetika Singh Barghava, Sara Boccaccini Meadows, Massimo Caccia, Michael Cailloux, Daniele Catalli, Sara Conti, Antonio De Luca, Luca Di Sciullo, Giacomina Ferrillo, Matteo Giuntini, Marie Antoinette Gorret, Andrea Guerzoni, Maura Milani, Riccardo Monte, Elisa Mossa, Marta Nijhuis, Graziana Piantanida, Refreshink, Luisa Rivera, Alessandra Romagnoli, Paolo Stefanelli, Paola Tassetti, Marina Terauds, Gosia Turzeniecka, Carlo Valsesia, Walter Visentin e Ilaria Zanellato.

Herbarium Vagans Massimo Caccia Iperico
Herbarium Vagans | Massimo Caccia, Iperico

«Diversi arrivano dall’estero, anche da molto lontano. Alcuni hanno esposto in importanti musei, altri collaborano con testate nazionali, alcuni si mostrano per la prima volta in pubblico, altri realizzano grossi murales e opere d’arte pubblica, alcuni sono più vicini all’arte figurativa, altri sono più criptici e hanno un segno più duro, alcuni hanno disegnato per importanti festival del cinema, altri hanno pubblicato libri e creato scenografie per il teatro». La sfida di Herbarium Vagans è farli dialogare tra loro e con l’osservatore, che potrà ritrovare informazioni, riferimenti e nomi scientifici nel catalogo dedicato della mostra: la pubblicazione include i testi a cura dell’erborista Valeria Tantardini, che spiegano l’utilizzo di ogni erba ritratta andando a raccontare storie, curiosità, miti popolari e leggende.

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Herbarium Vagans, non solo opere d’arte

La kermesse coinvolgerà anche alcuni settori artigianali di eccellenza, sempre nei due centri dell’Alto Piemonte interessati dalle esposizioni artistiche.

Alla Casa del Profumo Feminis-Farina di Santa Maria Maggiore ci sarà una collaborazione a quattro mani che vedrà esposti diversi gioielli ispirati all’achillea montana (Achillea millefolium),  pezzi unici e irripetibili nei quali materiali di scarto e pietre preziose dialogano in una straordinaria sintesi tra meraviglia e rinascita.

A crearli, Enrica Borghi, un’artista eclettica che, fin dagli anni Novanta lavora con plastica e materiali di riciclo per trasformare ciò che è scarto in bellezza. Al suo fianco Margherita Burgener, brand di alta gioielleria di Valenza, il cui savoir-faire orafo è stato tramandato di generazione in generazione.

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Infine, alcuni gelatieri di Domodossola e Santa Maria Maggiore creano per l’occasione il nuovo gusto di gelato “Herbarium”, un ulteriore viaggio, questa volta gustativo, tra fiori, erbe e profumi.

Herbarium Vagans, un progetto italo-svizzero

Herbarium vagans è il primo appuntamento espositivo all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio“: tre anni all’insegna del disegno e dell’arte, a cura di Associazione Musei d’Ossola, del Museumzentrum La Caverna di Naters e dell’Associazione culturale Asilo Bianco sul lago d’Orta.

Le attività del primo anno di “Di-Se” hanno come focus proprio le erbe officinali e i cambiamenti climatici sulle Alpi.

Dopo Santa Maria Maggiore e Domodossola, l’erbario itinerante e vagante si sposterà a settembre a Orta San Giulio, nel Cusio, e successivamente arriverà in Svizzera, nel Canton Vallese.

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«Herbarium Vagans utilizza arte e disegno come mezzi per avvicinarci alla natura vivente e divina che non solo ci circonda, ma di cui dobbiamo ricordarci di essere parte. Una relazione strutturale e salvifica tra mondo fisico ed esistenziale a cui dobbiamo armoniosamente tornare a riconoscerci».

L’inaugurazione ufficiale è in programma sabato 1° agosto 2020 alle ore 11 alla Casa del Profumo di Santa Maria Maggiore e alle 18 al teatro Galletti di Domodossola.

[Cover Image: Michael Cailloux, Alpine Nature, particolare]

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Giornalista pubblicista, dal 1998 scrive su carta stampata e online. Oggi è direttore responsabile di una testata locale e gestisce Altrov*e, start-up che si occupa di copywriting e comunicazione. Ha lavorato per oltre un decennio nel settore ambientale, oltre ad aver organizzato svariati eventi culturali, in ambito artistico, cinematografico e teatrale. È appassionato di viaggi, in particolare nell’area balcanica e nell’Est Europa, dove ha seguito (e segue) alcuni progetti di volontariato. Ama conoscere, progettare, fotografare e stare a contatto con le persone. Ma ancora di più ama il rugby, i suoi gatti e la sua nuova famiglia.

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