Alle elezioni in Francia di ieri hanno vinto sindaci ecologisti in importanti città, a partire da Marsiglia e Lione: gli analisti politici parlano di un’onda verde, grazie alle giovani generazioni.
Un’onda verde ha caratterizzato le elezioni in Francia di ieri, domenica 29 giugno 2020, valide per il rinnovo dei sindaci in circa cinquemila Comuni, cambiando colore allo scenario politico nazionale francese.
Il partito ambientalista Europe Ecologie – Les Verts e i candidati di area ecologista, nel secondo turno delle municipali, hanno infatti conquistato tante città importanti in ogni angolo del Paese, a partire da Marsiglia, Lione, Bordeaux e Strasburgo.
Elezioni in Francia, le tante vittorie dei sindaci Verdi
La ‘vague verte‘ ha fatto cambiare colore alla mappa politica della Francia.
Michèle Rubirola, medico, sostenuta dalla coalizione rosso-verde “Primavera Marsigliese”, è in testa a Marsiglia (870 mila abitanti, seconda città della Francia), grazie al voto di circa quattro concittadini su dieci.
A Lione (510 mila abitanti, terza città francese) è stato eletto sindaco, con oltre il 52% dei voti, il 46enne Grégory Doucet, alla prima esperienza politica dopo una vita nel mondo delle Ong. Il quotidiano Le Figaro parla di “vittoria senza appello“.
Strasburgo, 275 mila abitanti e sede del Parlamento europeo, ha scelto Jeanne Barseghian, a capo di una coalizione civica di impronta ambientalista, con circa il 42%.
Storica affermazione per i Verdi anche a Bordeaux, 250 mila abitanti sulla costa atlantica, con Pierre Hurmic che ha battuto il sindaco uscente Nicolas Florian, successore del primo ministro Alain Juppé.
L’onda verde in Francia ha incluso anche Grenoble, dove è stato riconfermato Eric Piolle, che era stato finora l’unico amministratore di Europe Ecologie – Les Verts in una città con oltre 100 mila abitanti.
Tra gli altri centri importanti ad aver scelto un Primo Cittadino ecologista, vi sono anche Annecy, Tours, Poitiers e Besançon.
Elezioni in Francia, voti ecologisti decisivi anche a Parigi
Secondo gli analisti politici d’oltralpe, inoltre, i Verdi francesi e, in generale, i voti dell’elettorato ecologista sono stati decisivi nel successo della socialista Anne Hidalgo a Parigi, che aveva peraltro dato una forte impronta ambientale al suo precedente mandato.
La tangenziale di Parigi si trasforma in un’opera di sostenibilità ambientale
Al secondo turno delle elezioni in Francia, che interessava quasi cinquemila Comuni, erano chiamati al voto 16 milioni di elettori e si è registrata una forte percentuale di astensionismo, legata anche all’emergenza Coronavirus.
«Mentre coalizioni anti-climatiche si sono formate ovunque, aggrappate al vecchio mondo, i candidati ambientalisti continuano a portare avanti, con energia, la speranza di un mondo pacifico e giusto», è stato l’appello su Facebook di Europe Ecologie – Les Verts prima del voto di ieri.
Elezioni in Francia, il ruolo dei giovani e del lockdown
Il quotidiano Libération, prendendo a prestito una metafora dal rugby (sport molto diffuso in Francia), parla oggi di “meta trasformata dopo l’ottimo risultato alle scorse elezioni europee del 2019“, quando Europe Ecologie – Les Verts si attestò al 13,5% conquistando 12 seggi all’Europarlamento.
Analizza Laurent Joffrin, direttore di Libé: «I Verdi si trovano ora per la prima volta alla guida di importanti esecutivi locali, spinti dalla crescente consapevolezza ecologica [dei francesi], senza dubbio incoraggiati dall’auto-esame imposto dal lockdown, e rafforzati dalla mobilitazione delle giovani generazioni».
Onda verde in Francia, una rincorsa lunga 45 anni
Europe Ecologie – Les Verts (EELV) è un partito presente in Francia dal 2010, guidato oggi dal segretario nazionale Julien Bayou.
EELV è nato da un’evoluzione dello storico partito Verde francese, fondato nel 1984 sulla scia dei Grünen tedeschi, e dopo l’esperienza pionieristica dell’agronomo René Dumont, che nel 1974 fu il primo candidato ecologista a prendere parte alle elezioni presidenziali, raccogliendo l’1,32% dei voti.
Di chiara matrice ambientalista, ha una prospettiva fortemente pro-europea e internazionale. Queste le parole d’ordine degli ecologisti francesi: uguaglianza territoriale in una società post-crescita; nuovo rapporto con la natura, gli animali e gli esseri viventi; nuovo patto sociale che coniughi autonomia, solidarietà e dignità; un mondo di pace e giustizia sociale.
[Cover Image: la candidata ecologista a sindaco di Marsiglia, Michèle Rubirola, al momento del voto – Foto dal suo profilo Twitter]