Runner e ciclisti che scalpitano per riprendere a muoversi fuori casa devono fare attenzione ai possibili rischi della mascherina durante l’attività fisica.
Mascherine e sport: in base alle indicazioni fornite dall’ultimo decreto, a partire dal 4 maggio sarà possibile riprendere l’attività fisica fuori casa.
Tuttavia, è importante ricordare che la cosiddetta Fase 2 non rappresenta un magico “Tana libera tutti”, ma richiede accortezze e precauzioni nelle attività che prevedono un possibile contatto sociale.
Runner, ciclisti e atleti, più o meno amatorali, messi a dura prova dalle misure restrittive fin qui imposte, potrebbero ora trovare margini di liberta più ampi.
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Sarà quindi possibile fare una corsetta o andare in bici in un raggio d’azione più ampio dei 200 metri prima previsti accedendo anche alle aree verdi disponibili.
Questo a patto che sia possibile evitare assembramenti, con possibili chiusure, quindi, da parte delle amministrazioni locali in base all’evolversi della situazione.
Mascherine e sport: i possibili rischi
In queste situazioni l’uso della mascherina non è obbligatorio secondo il decreto ma potrebbe essere richiesto dalle specifiche indicazioni dei regolamenti regionali o comunali.
Per questo è importante valutare i possibili rischi legati all’uso della mascherina mentre si svolge attività fisica all’aperto.
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Un’attività come la corsa o una sessione di ginnastica en plein air comportano una maggiore frequenza respiratoria inalando ossigeno ed espellendo anidride carbonica. Indossando la mascherina, l’anidride carbonica emessa rimarrebbe intrappolata e nuovamente inspirata nel corso dello sforzo fisico.
Le conseguenze possibili sarebbero capogiri, mal di testa, tachicardia, aumento della frequenza respiratoria e della pressione arteriosa, annebbiamento della vista fino al rischio di perdita dei sensi e svenimento.
Tenuto conto degli effetti, quindi, è preferibile che gli sportivi evitino di indossare la mascherina nel corso di un’intensa attività fisica.
Resta, invece, fondamentale continuare a mantenere le distanze sociali ed evitare luoghi affollati come efficace misura precauzionale contro il contagio.
