Ospedali abbandonati in Italia, strutture dimenticate che sarebbero state utili in tempo di COVID-19

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Ospedali abbandonati in Italia, strutture dimenticate che sarebbero state utili in tempo di COVID-19 ultima modifica: 2020-04-24T08:00:32+02:00 da Francesco Rasero
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Tra gli edifici dimenticati in Italia, spiccano numerosi ospedali che, vista l’attuale emergenza sanitaria, avrebbero fatto comodo per affrontare il Coronavirus. Ce li svela il team di Ascosi Lasciti, sito di Urbex con cui eHabitat avvia una collaborazione.

Gli ospedali abbandonati in Italia sono numerosi e sparsi in tutta la penisola. Insieme agli “esploratori urbani” del sito Ascosi Lasciti, con cui da oggi iniziamo una collaborazione editoriale, andiamo alla scoperta di alcune delle strutture sanitarie dimenticate nel nostro Paese.

Pensando a come sarebbero potute essere utili a supporto della lotta al COVID-19, anziché dover realizzare progetti costosissimi per ospedali temporanei, in alcuni casi poi sottoutilizzati.

Ospedali abbandonati ph Ascosi Lasciti
Ospedali abbandonati: sala operatoria in disuso in Abruzzo (foto di Valerio Fanelli)

Ascosi Lasciti e l’Urbex in Italia

Prima di avviarci nell’esplorazione virtuale di questi luoghi dimenticati, è d’obbligo una rapida introduzione dei nostri ciceroni telematici.

Ascosi Lasciti è il principale sito italiano dedicato all’Urbex, ovvero l’attività di fotografi e appassionati che si dedicano a esplorare edifici abbandonati.
Una passione che nasce e si sviluppa sul filo della legalità, e per la quale sono richieste, in egual misura, doti di coraggio e regole morali assai rigide.

Ospedali abbandonati ph Ascosi Lasciti
Ospedali abbandonati: il sanatorio Banti, a Sesto Fiorentino, in Toscana

«Da sempre coltiviamo l’amore per i luoghi in rovina, creati, vissuti e poi dimenticati dall’uomo: sono i doni nascosti del passato, o Ascosi Lasciti, per dirla in un altrettanto riscoperto italiano -spiega il fondatore del progetto web, Alessandro Tesei, fotografo e regista- Celati all’occhio del passante, dominio della natura o della semplice indifferenza, questi posti sono il manifesto del “terzo paesaggio”. Basta porvi più attenzione, per rendersi conto del loro numero e del loro valore. Bisogna rimettere in moto la curiosità, il desiderio di conoscenza, per accorgersene».

L’Urbex, dall’inglese Urban Exploration ovvero “esplorazione urbana”, è una pratica nata da poco più di un secolo, che si è diffusa rapidamente negli ultimi vent’anni raccogliendo l’interesse delle nuove generazioni e allargando sempre di più il proprio pubblico, già eterogeneo.

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«A muovere lo spirito degli esploratori urbani sono adrenalina, stupore, curiosità, che li portano a varcare le soglie di luoghi vissuti, pregni di storie, amori, sogni, sofferenze -racconta David Calloni, coordinatore del team di Ascosi Lasciti- L’esplorazione urbana come la intendiamo noi, comprende spesso pericolose attività solitarie, irruzioni prive di sicurezza e finalizzate a scoprire edifici in abbandono: tunnel dismessi, ex manicomi, case pericolanti, vecchie fabbriche. O, appunto, ospedali abbandonati».

Ospedali abbandonati in Italia: la classifica

Ascosi Lasciti, nei giorni di marzo in cui uscivano i primi DPCM legati al Coronavirus e venivano aggiornati a ritmo frenetico i modelli di autocertificazione, ha fatto una ricerca nei propri archivi fotografici dedicati all’Urbex in Italia.

E ha tirato fuori un elenco di 19 ospedali italiani oggi vuoti e destinati all’incuria, equivalenti a centinaia e centinaia di posti-letto scomparsi nel corso degli anni e decine di migliaia di metri quadri di strutture sanitarie dimenticate, senza più manutenzione né piani di riutilizzo messi in pratica concretamente.

Ospedali abbandonati ph Ascosi Lasciti
Ospedali abbandonati: Divisione di Pneumologia in un ex nosocomio in Abruzzo (foto di Alessandro Tesei)

«Diciannove famosi ospedali abbandonati, che erano fiori all’occhiello di un sistema sanitario capillare, ma che non hanno resistito alla prova del tempo -li descrive Davide- Li abbiamo messi in una sorta di classifica che viene aperta e chiusa, simbolicamente, dalla Lombardia, epicentro non solo dell’epidemia di oggi ma dei maggiori tagli alla Sanità pubblica».

Proprio in questa Regione, ad esempio, Ascosi Lasciti ha visitato l’ex ospedale di Garbagnate, un edificio di dimensioni mastodontiche, impiegato dapprima come sanatorio, poi divenuto principale centro Asl della zona (nella foto di copertina, uno dei corridoi dell’edificio).
Il paradosso? La struttura, abbandonata da 15 anni, è adiacente a quella nuova che ne fa le veci.

Ma i nosocomi in disuso sono ovunque, su e giù per lo Stivale: da La Spezia al cuore di Napoli, dalla Toscana al Veneto, passando per Marche, Abruzzo, Friuli-Venezia-Giulia, Sardegna, Lazio e Trentino Alto Adige.
Fino all’Emilia Romagna, con una struttura costruita per pazienti-bambini e in seguito riutilizzata dai partigiani. La sua funzione? Proprio quella di curare le malattie respiratorie

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In totale, il sito di Urbex, oltre ai 19 esempi riportati nella speciale classifica, annovera oltre 250 strutture tra ospedali, cliniche, sanatori e manicomi dimenticati in tutta Italia.

Ospedali abbandonati e COVID-19

I luoghi abbandonati, in genere, sottendono già di loro il concetto di spreco, sia in termini economici che ambientali, considerando anche solo un consumo di suolo rivelatosi poi inutile.

Nel caso degli ospedali, però, il tema emerge con ancora maggior vigore se visto nell’ottica dell’attuale crisi legata al COVID-19 e degli enormi investimenti fatti da molte Regioni per allestire strutture sanitarie provvisorie.

Ospedali abbandonati: edificio in Friuli (foto di David Calloni)
Ospedali abbandonati: edificio in Friuli (foto di David Calloni)

«Osservando centinaia di ospedali abbandonati in Italia e capendone il nesso con la loro cattiva gestione, ci manca letteralmente il respiro: “perdere il fiato” non è solo più uno dei sintomi della dilagante pandemia, ma diventa anche la reazione inevitabile di fronte a politiche scellerate perpetrate negli anni e alla conseguente mancanza odierna di spazi per i ricoveri -conclude Davide- Noi non dimentichiamo e continueremo a vigilare sugli sprechi edilizi, sanitari e di ogni tipo, come facciamo da oltre 10 anni».

[Immagini tratte dal sito Ascosi Lasciti. Per esplorare nel dettaglio i vari luoghi, clicca qui.
Per vedere tutte le foto dei posti abbandonati, visita la pagina Instagram di Ascosi Lasciti. Per restare sempre aggiornato sulle notizie riguardanti Urbex ed edifici abbandonati, segui Ascosi Lasciti su Facebook]

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Giornalista pubblicista, dal 1998 scrive su carta stampata e online. Oggi è direttore responsabile di una testata locale e gestisce Altrov*e, start-up che si occupa di copywriting e comunicazione. Ha lavorato per oltre un decennio nel settore ambientale, oltre ad aver organizzato svariati eventi culturali, in ambito artistico, cinematografico e teatrale. È appassionato di viaggi, in particolare nell’area balcanica e nell’Est Europa, dove ha seguito (e segue) alcuni progetti di volontariato. Ama conoscere, progettare, fotografare e stare a contatto con le persone. Ma ancora di più ama il rugby, i suoi gatti e la sua nuova famiglia.

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