Gli incendi intorno a Chernobyl hanno ripreso forza. La situazione tra appelli umanitari e radiazioni in Europa

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Gli incendi intorno a Chernobyl hanno ripreso forza. La situazione tra appelli umanitari e radiazioni in Europa ultima modifica: 2020-04-19T18:16:14+02:00 da Francesco Rasero
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Nuovi focolai, alimentati da forti venti, hanno riacceso gli incendi intorno a Chernobyl nel corso del weekend, facendo crescere i danni. Molteplici gli appelli dall’Ucraina, mentre in Europa si registra un aumento della radioattività.

Gli incendi intorno a Chernobyl sono purtroppo ripartiti nelle ultime ore, a causa di nuovi focolai rinforzati dalla presenza di forti venti, che ancora una volta hanno sospinto le fiamme verso le foreste contaminate verso la Zona di esclusione intorno all’ex centrale nucleare sovietica, facendo crescere la conta provvisoria dei danni dopo i roghi dei giorni scorsi.

Incendi intorno a Chernobyl
Incendi intorno a Chernobyl: vigili del fuoco ucraini impegnati a spegnere i nuovi incendi scoppiati nel weekend

L’impianto che contiene il reattore esploso nel 1986, così come i principali siti di stoccaggio delle scorie atomiche, sono al momento lontani dal fronte del fuoco, ma alcuni villaggi sono stati colpiti dalle fiamme e cresce la preoccupazione per la salute delle persone che vivono nell’Ucraina settentrionale. E non solo.

La situazione degli incendi intorno a Chernobyl oggi

Vasti incendi si sono propagati nuovamente, da un paio di giorni, soprattutto nella regione di Zhytomir, ai margini della Zona di esclusione.

Qui sono già andati distrutti dalle fiamme alcuni villaggi, abitati soprattutto da anziani contadini che dopo la catastrofe erano stati fatti re-insediare in quest’area.

Incendi intorno a Chernobyl
Incendi intorno a Chernobyl: contadini della regione di Zhytomir che stanno evacuando i loro villaggi

«Ci serve tutto: più di cento persone hanno perso la casa e scarseggia l’acqua nei serbatoi per fare fronte alle fiamme», scrive su Facebook lo staff dell’Associazione dei tour operator di Chernobyl intervenuto sul posto.

Le immagini satellitari mostrano in particolare un nuovo incendio di grandi dimensioni, situato a circa 70 km a ovest della centrale, che si estende per un fronte di circa 25 chilometri, per una superficie totale di oltre 220 chilometri quadrati. Un altro importante focolaio si è sviluppato in un’area a circa 30 km a ovest di Chernobyl, ai margini della Zona di esclusione. La situazione è in rapida evoluzione.

Incendi intorno a Chernobyl
Incendi intorno a Chernobyl: le fiamme sono riprese nel weekend, soprattutto nell’area al confine della Zona di esclusione

Secondo l’Amministrazione della Zona di esclusione, sono a oggi oltre 1.200 le persone impegnate a fronteggiare l’emergenza, con 165 mezzi, e se la situazione dovesse diventare ancora più critica sono pronti a intervenire altri specialisti, tra squadre anti-incendio, personale di soccorso, tecnici e forestali.

Ed è scattato nuovamente anche il rischio-radiazioni.
In particolare Kateryna Aslamova, vice direttore dell’agenzia Chornobyl Tour, è stata ieri sul fronte del fuoco e ha registrato, con il suo contatore geiger, un valore di 25 volte superiore alla norma.

Incendi intorno a Chernobyl
Incendi intorno a Chernobyl: la foto di Kateryna Aslamova che mostra radiazioni 25 volte superiori al solito

Gli incendi intorno a Chernobyl e il rischio di una nube tossica

La presenza, seppur debolissima, di radiazioni è stata segnalata anche nell’aria europea, Italia compresa, stando a quanto riportato dall’Istituto per la Radioprotezione e la Sicurezza Nucleare (IRSN) francese in un aggiornamento di venerdì 17 aprile, con una simulazione che copre fino a lunedì 20:

L’IRSN parla di “livelli di radioattività estremamente bassi” previsti in Francia, aggiungendo che le masse d’aria “hanno raggiunto i Balcani e l’Italia”, sempre con concentrazioni molto limitate “e senza conseguenze per la salute”, seppure con valori superiori a quelli misurati normalmente.

Anche l’Ispettorato nazionale per la Sicurezza Nucleare (ISIN) italiano conferma che “masse d’aria sono arrivate in Italia dall’Ucraina ma la radioattività è irrilevante”, ribadendo che “i livelli di concentrazione di Cesio-137 attesi nel particolato atmosferico non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico e sono tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario per l’uomo e impatto sull’ambiente”.

Incendi intorno a Chernobyl
Incendi intorno a Chernobyl, con il fumo che oscura il sole sopra le foreste contaminate

Sul tema, però, si registra la presa di posizione da parte di Massimo Bonfatti, presidente dell’OdV Mondo in Cammino, da decenni impegnato nel portare supporto alle popolazioni vittime di Chernobyl e nell’informare sui pericoli legati a nucleare e radioattivitià.

«“Radioattività nella norma” non è esclusione di presenza di radioattività -sostiene- Ad esempio, il radionuclide che viene preso maggiormente in considerazione per determinare i livelli di contaminazione radioattiva è il Cesio-137. Ma si tratta di un elemento che non esiste in natura, è un elemento antropogenico, cioè sviluppato dall’attività umana, in particolare dalle centrali nucleari. Allora quale è il livello di norma per il Cesio-137? È quello che alcuni “scienziati” hanno deciso andasse bene».
Qui l’articolo completo sul tema, pubblicato da Bonfatti sul sito Progetto Humus.

Continuano gli incendi nelle foreste di Chernobyl, con rischio radioattivo e la perdita di un patrimonio unico

Incendi intorno a Chernobyl: sostegno ai villaggi e ai vigili del fuoco

In Ucraina, nel frattempo, sono tante le Associazioni che in queste ore si sono mobilitate per aiutare concretamente i villaggi colpiti dagli incendi intorno a Chernobyl e supportare il personale impegnato a contenere e spegnere gli incendi.

L’Associazione dei tour operator ha visitato la parte occidentale della Zona di esclusione, consegnando aiuti umanitari ai vigili del fuoco, per poi andare a fornire sostegno alle persone che hanno perso le loro case.

Incendi intorno a Chernobyl
Incendi intorno a Chernobyl: le fiamme hanno già distrutto alcuni edifici nei villaggi che circondano la Zona di esclusione

È stata subito lanciata una raccolta fondi internazionale, con due obiettivi.
Da un lato, rifornire pompieri e guardia forestale di respiratori, acqua potabile, guanti usa e getta, gocce oculari e crema per le mani.

Sull’altro fronte, consegnare alle persone dei villaggi evacuati alcuni generi di prima necessità, come vestiti e scarpe, intimo, calze, biancheria da letto, prodotti per l’igiene, strumenti e materiali da costruzione.
Questi gli IBAN sui quali è possibile fare un versamento, intestati a Kateryna Aslamova: UA743052990000002620262697824360 oppure UA5930529900000026208731511265.

Anche un altro tour operator, Stanislav Polessky, ha promosso donazioni online a favore dei vigili del fuoco impegnati in prima linea, con le quali acquistare anche cibo per il personale impegnato sul fronte degli incendi.

Incendi intorno a Chernobyl: l’aiuto agli animali

Gli incendi che da inizio aprile stanno devastando le foreste nella Zona di esclusione intorno a Chernobyl hanno inflitto anche un pesante colpo alla fauna selvatica che, negli ultimi 34 anni, aveva ripopolato l’area, sfruttando anche l’assenza di attività umane.

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A essere uccisi sono stati soprattutto gli animali di piccola taglia -come anfibi, rettili e roditori- mentre i mammiferi più grandi pare siano riusciti in gran parte a mettersi in salvo nelle aree non incendiate.

«Molti animali si sono salvati dal fuoco, ma ora sono disorientati e spaventati -confermano dalla Riserva radioecologica di ChernobylIl problema principale è che, invece dei loro abituali pascoli, trovano solo cenere e rare isole di erba secca. Anche le mangiatoie sono andate distrutte dalle fiamme».

Incendi intorno a Chernobyl
Incendi intorno a Chernobyl: una volontaria della Riserva radioecologica con alcuni cuccioli appena nati, salvati dalle fiamme di questi giorni (foto da Facebook)

Inoltre, la primavera è anche la stagione delle nascite, in particolare per i cuccioli di cervi, alci e degli ormai famosi cavalli di Przewalski, animali ormai estinti nelle altre aree dell’ex Unione Sovietica e al contrario sempre più diffusi all’interno della Zona.

Dalla propria pagina Facebook, la Riserva radioecologica di Chernobyl ha lanciato un appello affinché arrivino donazioni per fronteggiare la situazione, in aiuto agli animali: l’IBAN è UA20820172031324100130101000849, intestato a Chernobyl Radiation and Environmental Biosphere Reserve, causale “Charity Contribution”.

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Giornalista pubblicista, dal 1998 scrive su carta stampata e online. Oggi è direttore responsabile di una testata locale e gestisce Altrov*e, start-up che si occupa di copywriting e comunicazione. Ha lavorato per oltre un decennio nel settore ambientale, oltre ad aver organizzato svariati eventi culturali, in ambito artistico, cinematografico e teatrale. È appassionato di viaggi, in particolare nell’area balcanica e nell’Est Europa, dove ha seguito (e segue) alcuni progetti di volontariato. Ama conoscere, progettare, fotografare e stare a contatto con le persone. Ma ancora di più ama il rugby, i suoi gatti e la sua nuova famiglia.

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