Nel corso dell’attuale crisi emergenziale da Covid-19, viene quasi offuscata la notizia del passaggio di un asteroide, grande quasi quanto l’Everest, ma fortunatamente inoffensivo per il nostro Pianeta.
Asteroide del 29 aprile 2020: nonostante le impressionanti dimensioni, gli scienziati rassicurano sulla sua pericolosità solo potenziale.
Immersi nelle restrizioni e nei rischi dell’attuale emergenza sanitaria in corso, possiamo tirare un sospiro di sollievo rispetto a questo nuovo pericolo proveniente dal cielo.
Asteroide del 29 aprile 2020: colpirà la Terra
Secondo l’annuncio della NASA, l’asteroide 52768 (1998 OR2), grande come l’Everest, si avvicinerà alla Terra il 29 aprile 2020. Tuttavia, fortunatamente non entrerà in collisione sfiorando soltanto l’orbita terrestre.
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Passerà, infatti, non troppo distante dal nostro Pianeta ma comunque a 6 milioni di chilometri dalla Terra. Il viaggio di questo corpo prevederà una velocità pari a circa 8,7 km al secondo.
Avvistato per la prima volta nel 1998, nonostante il suo diametro compreso tra i 2 e i 4 km, questo corpo celeste non rientra tra gli asteroidi in grado di provocare degli “effetti devastanti”.
Secondo le stime degli scienziati, la possibilità che nei prossimi 100 anni la Terra possa essere colpita da uno di questi corpi celesti è pari ad uno su cinquantamila. Decisamente improbabile quindi, che avvenga un impatto di questo tipo.
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In ogni caso, il monitoraggio degli asteroidi da parte degli esperti è costante. Avviene anche in Italia grazie al centro dell’Agenzia Spaziale Europea presente a Frascati, come centro per il coordinamento europeo nell’osservazione e nel monitoraggio dei Near Earth Object.
Nell’ultimo periodo un altro corpo (l’asteroide 2020 DA4) proveniente dal cosmo è stato protagonista di un contatto ravvicinato con il Pianeta nel corso di marzo. Tuttavia, trattandosi di un asteroide di ridotte dimensioni, non ha costituito un pericolo nonostante il notevole avvicinamento all’orbita terrestre.
