Lo scrittore cileno Luis Sepúlveda è morto oggi, 16 aprile, a causa del Covid-19. Noto per i suoi libri e le poesie, è stato anche un attivista di Greenpeace e ha scritto diversi testi a sfondo ambientale.
Luis Sepúlveda, scrittore e attivista cileno che a ottobre avrebbe compiuto 71 anni, è morto oggi, giovedì 16 aprile 2020, sconfitto dal Coronavirus.
Dopo le persecuzioni da parte del regime del generale Augusto Pinochet in Cile, compreso un periodo trascorso in carcere, Sepúlveda era divenuto “cittadino del mondo“, vivendo a lungo anche i vari luoghi d’Europa, fino a stabilirsi in Spagna, nelle Asturie, dove viveva ormai da tempo insieme alla moglie, la poetessa Carmen Yáñez.
Il suoi libri più celebri sono “Patagonia Express” e “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, ma in Italia è molto noto anche per la “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare“, da cui è stato tratto un film d’animazione diretto da Enzo D’Alò.
Tanti i libri scritti -tra romanzi, narrativa di viaggio, racconti, poesie e testi radiofonici- spesso dedicati a raccontare il mondo visto dalla parte degli ultimi, a fornire una visione diversa della realtà rispetto alla narrazione mainstream, a chiedere diritti e dignità per tutti.
“Scrivere, per me, vuol dire resistere” è una sua celebre dichiarazione. Per Sepúlveda, la Letteratura era un mezzo per ”dar voce a chi non ha voce”.
Luis Sepúlveda e l’attivismo ambientale
Nel 1982 Luis Sepúlveda è entrato a far parte dell’organizzazione ecologista Greenpeace, per la quale ha lavorato circa cinque anni come membro di equipaggio su una delle sue navi.
Tra le sue azioni più eclatanti, l’occupazione del porto di Yokohama per impedire l’uscita delle baleniere giapponesi. Una lotta durata due anni, sui gommoni Zodiac, che portò alla vittoria, con la dichiarazione del 1984 di moratoria internazionale nella caccia alla balena.
Successivamente Sepúlveda è stato anche coordinatore di vari settori all’interno dell’Ong ambientalista mondiale.
Molti i suoi libri dedicati al tema dell’ambiente, tra cui “L’urgentissima lentezza della lumaca“, in cui il mollusco protagonista si batte per salvare i suoi simili dai caterpillar, denunciando i crimini ambientali commessi dall’Umanità.
Oppure la favola per bambini “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa“, che insegna i valori del rispetto e dell’amore per sé e per tutto l’ecosistema naturale.
La sua passione per la salvaguardia della Natura è nata fin dai banchi di scuola, quando durante le lezioni di Scienze Naturali il futuro scrittore scoprì per la prima volta i temi del degrado ambientale che stava prendendo piede a livello globale.
Responsabilità verso gli altri e verso l’ambiente, uniti a messaggi di tolleranza e coraggio, sono stati i valori che Luis Sepúlveda ha voluto trasmettere con tutta la sua produzione letteraria.
[Cover Image: Luis Sepúlveda a Serralunga d’Alba, CN per presentare il suo libro “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” alla Fondazione Mirafiore – Foto di Paolo Benegiamo / Flickr]