Ecomori vs spreco alimentare

Gli Ecomori di Torino, simbolo della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare

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Gli Ecomori di Torino, simbolo della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare ultima modifica: 2020-02-05T08:00:57+01:00 da Francesco Rasero
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Oggi, 5 febbraio, è la Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare. Proprio contro il food waste sono attivi ogni giorno, al mercato di Porta Palazzo di Torino, gli Ecomori del progetto Repopp, rifugiati e richiedenti asilo che aiutano a fare la differenziata e recuperano cibo invenduto.

Ecomori vs spreco alimentare
Ecomori contro lo spreco alimentare al mercato di Porta Palazzo di Torino

Recuperano ogni giorno oltre 200 kg di alimenti che altrimenti verrebbero gettati via: gli Ecomori e le Sentinelle dei Rifiuti del progetto Repopp, attivi al mercato torinese di Porta Palazzo, sono uno degli esempi più virtuosi della lotta al food waste in Italia, che oggi viene celebrata dalla Giornata nazionale di prevenzione contro lo spreco alimentare.

Questa ricorrenza -ideata nell’ambito della campagna Spreco Zero dall’Università di Bologna- è stata celebrata per la prima volta il 5 febbraio 2014 e, da allora, è diventata un appuntamento fisso nel calendario del Ministero dell’Ambiente.

Ecomori vs spreco alimentare
Un momento dell’azione quotidiana contro lo spreco alimentare al mercato di Porta Palazzo di Torino

Ecomori contro lo spreco alimentare a Torino

Gli Ecomori torinesi hanno fatto la loro prima comparsa nel novembre 2016 al mercato di Porta Palazzo, il più grande, bello e multi-etnico dei mercati di Torino.

«Si tratta di persone, in gran parte rifugiati o richiedenti asilo, che grazie al progetto Repopp hanno potuto impegnarsi nella lotta allo spreco alimentare -spiega Paolo Hutter, storica figura dell’ambientalismo torinese e nazionale, ideatore dell’iniziativa con la sua associazione Eco dalle Città- Il loro compito è duplice. Da un lato, contribuire al potenziamento della raccolta differenziata al mercato, anche fisicamente, aiutando i mercatali a gettare i rifiuti nei cassonetti giusti. Dall’altro, recuperare il cibo ancora edibile (principalmente verdura, frutta e pane, ndr) e distribuirlo gratis a chiunque ne faccia richiesta».

Ecomori vs spreco alimentare
Paolo Hutter (a sinistra) al mercato di Porta Palazzo, durante un’azione di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare

Gli Ecomori -riconoscibili grazie alle pettorine rosse che indossano e per l’entusiasmo che non mancano di trasmettere- sono attivi tutti i giorni di mercato.

E la loro bancarella in cui viene donato il cibo invenduto è sempre più conosciuta, con decine di persone che si presentano quotidianamente negli orari di distribuzione (intorno alle 14:30 in settimana, dopo le 19:30 al sabato), mettendosi in fila per ricevere il numero che dà diritto a una cassetta di frutta e verdura “salvate” e altri alimenti recuperati dagli altri banchi di Porta Palazzo.

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Le cassette di frutta e verdura recuperate dai banchi del mercato torinese di Porta Palazzo, per ridurre lo spreco alimentare

In poco più di tre anni di attività, grazie ai risultati raggiunti sia ambientali che sociali, il progetto ha ricevuto importanti premi e riconoscimenti nazionali e internazionali.
«Abbiamo anche ispirato azioni simili nel resto del Paese, a partire da un’esperienza bellissima a Roma, all’Esquilino, che vede impegnati alcuni richiedenti asilo al termine del mercato, il sabato pomeriggio».

Oggi il gruppo delle “Sentinelle dei Rifiuti” conta su una ventina di persone, tra collaboratori del progetto, aspiranti tali ed ex volontari che tornano saltuariamente a dare una mano.

Ecomori vs spreco alimentare
Foto di gruppo per Ecomori e Sentinelle dei Rifiuti di Torino

«Questa esperienza mi risulta essere l’unica in Italia in cui il recupero e la ridistribuzione dell’ortofrutta invenduta ai mercati siano anche retribuiti, seppure sobriamente, diventando un lavoro e non solo un (pur lodevole) atto di volontariato», sottolinea Hutter.

Gli Ecomori sono attivi anche in altri mercati del capoluogo sabaudo, dove sono già in atto iniziative, sempre orientate al recupero di cibo, come il progetto Food Pride, che vede coinvolte numerose associazioni torinesi.

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Il banco dedicato al cibo recuperato a Porta Palazzo è attivo al termine di ogni giornata di mercato, dal lunedì al sabato

Il futuro della lotta allo spreco alimentare: Repopp diventa strutturale

I risultati dell’azione degli Ecomori e delle Sentinelle dei Rifiuti al mercato di Porta Palazzo di Torino sono sotto gli occhi di tutti, anche dell’Amministrazione comunale.

Oltre alla tonnellata abbondante di cibo che viene “salvato” settimanalmente, risultano infatti in forte crescita anche i dati relativi alla raccolta differenziata: nel 2016 la percentuale del mercato oscillava infatti tra il 35% e il 40%, mentre nel primo semestre del 2019 ha raggiunto il 73%.

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Frutta e verdura “salvate” al mercato torinese di Porta Palazzo (foto di Francesco Rasero)

Una prestazione ambientale eccellente, che ha portato la Città di Torino a far diventare strutturale Repopp, da quest’anno.

«Il progetto ha ridotto l’entità dei rifiuti organici e migliorato sensibilmente la raccolta differenziata a Porta Palazzo nell’arco di circa tre anni di sperimentazione -commentano dall’Amministrazione cittadina, annunciando ufficialmente la stabilizzazione della campagna- Il tutto coniugando gli aspetti tecnici e i contenuti sociali, applicando sistemi innovativi di raccolta, recuperando frutta e verdura ancora utilizzabili a fini sociali e coinvolgendo persone richiedenti asilo».

Ecomori vs spreco alimentare
Il mercato alimentare di Porta Palazzo a Torino

Da parte della Giunta Appendino c’è quindi la volontà di applicare con regolarità le “buone pratiche” acquisite con il progetto, non soltanto all’area di vendita degli alimentari ma in tutta la piazza, con l’intento di aumentare le categorie merceologiche di intervento e provare a replicare in futuro questa esperienza in altri mercati rionali.

«Il radicamento di Repopp rappresenta un salto di qualità per il mercato, tra i più conosciuti in Europa -conferma l’assessore all’ambiente, Alberto Unia- L’intenzione è rendere Porta Palazzo un esempio virtuoso, operoso e orientato alla condivisione innovativa degli spazi e delle idee in ambito di mercato circolare, cibo e sostenibilità, grazie anche alla partecipazione dei nuovi soggetti della distribuzione commerciale e del turismo presenti in loco».

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Un ambulante di Porta Palazzo aderisce al progetto Repopp contro lo spreco alimentare al mercato di Porta Palazzo di Torino

Giornata nazionale contro lo spreco alimentare: a Torino una zuppa stellata con le verdure invendute

Proprio in quest’ottica è in programma oggi, 5 febbraio -a celebrazione della Giornata nazionale di prevenzione contro lo spreco alimentare 2020– un evento sperimentale di collaborazione tra Repopp e il Mercato Centrale, la struttura turistico-gastronomica che di recente ha rivitalizzato uno dei padiglioni di Porta Palazzo.

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Lo chef stellato Davide Scabin cucinerà una maxi-zuppa con il cibo recuperato a Porta Palazzo in occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare (foto VCrown – Flickr)

Dalle 12 alle 15 tutti potranno assaggiare gratuitamente la zuppa di Porta Palazzo, pietanza calda cucinata proprio le eccedenze dei banchi alimentari. Nello specifico, gli avanzi recuperati dai 260 ambulanti grazie agli Ecomori e alle Sentinelle dei Rifiuti verranno consegnati al Mercato Centrale Torino, dove lo chef stellato Davide Scabin preparerà la maxi-zuppa.

La distribuzione della zuppa avverrà nella piazzetta esterna del Mercato Centrale. Il colosso del MaterBi, Novamont, fornirà piatti, posate e bicchieri compostabili, mentre Amiat – Gruppo Iren si occuperà, come sempre, della pulizia dell’area a fine evento.

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Frutta e verdura “salvate” al mercato torinese di Porta Palazzo (foto di Francesco Rasero)

L’evento sarà ripetuto con cadenza mensile, grazie anche alla Scuola di Cucina Lorenzo de’ Medici, al primo piano del Mercato Centrale, che metterà a disposizione la cucina attrezzata per le preparazioni.

«Mi auguro che da questo evento possa svilupparsi un’altra sinergia -conclude Hutter- Sono anche felice delle dichiarazioni di stima e del riconoscimento da parte dell’Amministrazione comunale. Speriamo che la Città di Torino, Amiat-Iren, le Fondazioni e gli altri attori del territorio continuino pertanto a credere in Repopp e negli Ecomori e a dare forza a questo progetto, per compiere nuovi passi in avanti».

 

Cover image e foto tratte dalla pagina Facebook “Sentinelle dei Rifiuti – Torino”

Gli Ecomori di Torino, simbolo della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare ultima modifica: 2020-02-05T08:00:57+01:00 da Francesco Rasero

Giornalista pubblicista, dal 1998 scrive su carta stampata e online. Oggi è direttore responsabile di una testata locale e gestisce Altrov*e, start-up che si occupa di copywriting e comunicazione. Ha lavorato per oltre un decennio nel settore ambientale, oltre ad aver organizzato svariati eventi culturali, in ambito artistico, cinematografico e teatrale. È appassionato di viaggi, in particolare nell’area balcanica e nell’Est Europa, dove ha seguito (e segue) alcuni progetti di volontariato. Ama conoscere, progettare, fotografare e stare a contatto con le persone. Ma ancora di più ama il rugby, i suoi gatti e la sua nuova famiglia.

1 Commento

  1. Roberto Lanini · 1:48 bellissimo, ma non solo le eccedenze, ma anche gli sprechi, che veramente abnormi, mense, caserme, ospedali, aerei treni, tutti quei luoghi dove il cibo viene prodotto in quantità industriale.

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