Guerriglia Verde in azione a Spalato: nuovi alberi contro deforestazione e speculazione

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Guerriglia Verde in azione a Spalato: nuovi alberi contro deforestazione e speculazione ultima modifica: 2020-01-17T08:00:00+01:00 da Redazione eHabitat.it
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Agiscono per lo più di notte, con il volto coperto, muovendosi veloci e silenziosi sulle colline che sovrastano Spalato, la più importante città della Dalmazia, sulla costa croata: sono i guerriglieri del nuovo decennio, la Guerriglia Verde che da alcune settimane sta combattendo la sua battaglia ambientale e non-violenta sulle pendici del monte Marjan, il simbolo della città.

Guerriglia Verde Marjan Spalato Split
Guerriglieri in azione a piantare alberi

Come? Piantando alberi.
Gli stessi alberi che, a dire degli attivisti, sono stati abbattuti per fare spazio a edifici, spesso abusivi, nel cuore del polmone verde di Spalato. E la popolazione applaude.

Marjan, simbolo verde di Spalato

Marjan è uno dei simboli della città di Spalato, la località croata nota ai turisti innanzitutto per l’eccezionale Palazzo di Diocleziano che ancora oggi dà forma al centro storico.

Alto mediamente tra i 120 e i 200 metri, il monte (che è area forestale protetta) si estende per oltre cinque chilometri quadrati e offre incantevoli viste panoramiche.

Un tempo era una delle tante colline brulle che caratterizzano ancora oggi l’intera costa dalmata. Da metà Ottocento, però, gli abitanti di Spalato si sono occupati del suo rimboschimento, facendolo diventare un importante parco per escursioni, passeggiate, jogging e svago, tra sentieri naturali, pini d’Aleppo e piccole chiesette.
D’estate, in particolare, Marjan è molto frequentato, innanzitutto dai locali in cerca di fresco e quiete.

Guerriglia Verde Marjan Spalato Split
Una delle chiesette tra gli alberi di Marjan, a Spalato (foto Wikipedia)

Oggi, però, su questo parco forestale ultra-centenario incombono la speculazione edilizia e del legname.
«Marjan è diventato preda del calcolo politico e del profitto: vogliono trasformare i suoi alberi e i suoi spazi verdi in denaro», denunciano gli eco-guerriglieri.

La Guerriglia Verde entra in azione

Da circa un mese sono pertanto attive alcune cellule di attivisti ambientali, auto-denominatosi Guerriglia Verde (Zelena Gerila in serbo-croato), che agiscono nell’illegalità per compiere la stessa azione dei loro antenati di quasi due secoli fa: piantare alberi sulle pendici di Marjan.

«Piantiamo gli alberi in segreto, in quanto il nostro parco forestale è un’area protetta e ogni piantumazione deve pertanto essere effettuata secondo documenti di pianificazione forestale. Tuttavia, al momento, non esiste un documento legale che disciplini la gestione forestale per Marjan (!), il che ci rende furiosi e rende anche illegale la nostra azione di rimboschimento», dichiarano.

Guerriglia Verde Marjan Spalato Split
Alcuni degli alberi messi a dimora dagli attivisti della Guerriglia Verde di Spalato

Passamontagna o maschera sul volto, abiti comodi e poco appariscenti, dall’imbrunire alle prime luci dell’alba, i guerriglieri verdi si aggirano tra i sentieri di Marjan portando in mano piantine, guanti e attrezzi da giardinaggio.

Piantano tutte specie ad alto fusto, autoctone o tipiche dell’area: oltre al pino di Aleppo, anche varietà locali di quercia e cipressi.
«Vogliamo salvare i polmoni della città, per poter respirare di nuovo -aggiungono- Siamo assistiti da esperti forestali (che restano anch’essi anonimi, per timore di ritorsioni professionali, ndr), i quali ci dicono cosa, dove, come e quando piantare. Con loro ci confrontiamo nella scelta dei siti in cui intervenire con la piantumazione e nella selezione delle essenze da impiantare».

In queste settimane, la Guerriglia Verde ha messo a dimora svariati alberi, anche se per sicurezza gli attivisti preferiscono non rivelare quantità e posizione esatte.

Guerriglia Verde: per Spalato e contro la crisi climatica

Chi c’è dietro la Guerriglia Verde? «Siamo un gruppo di cittadini, amanti di Spalato e della foresta di Marjan, che ne hanno avuto abbastanza di assistere all’incuria da parte dell’Istituzione che dovrebbe proteggerla, pagata con i nostri soldi -spiegano, restando rigorosamente anonimi- La lotta per Marjan è anche la lotta contro le conseguenze del cambiamento climatico, che si è verificato a causa della distruzione delle foreste».

Guerriglia Verde Marjan Spalato Split
Parco forestale di Marjan, a Spalato (foto Wikipedia)

Nel mirino della Guerriglia Verde, innanzitutto, ci sono le autorità locali, che a loro dire promettono da tempo di intervenire ma, di fatto, restano inattive.

«Siamo stufi di aspettare l’inizio dell’annunciata fase di rimboschimento, che si sta protraendo in vista delle prossime elezioni locali nel 2021 -proseguono i guerriglieri ambientaliRiteniamo scandaloso che nessuna Istituzione a nessun livello, compresi i ministeri competenti, abbia reagito in modo responsabile e tempestivo per evitare gli immensi danni che sono stati causati a Marjan e, di conseguenza, ai cittadini di Spalato. È oltraggioso che il futuro del parco sia nelle mani delle stesse persone che ne hanno causato la devastazione, abbattendo illegalmente 23 mila alberi durante il processo di risanamento, come ha recentemente confermato l’Ispettorato del Corpo Forestale dello Stato sotto l’ufficio del Procuratore Capo».

Speculazione edilizia e disboscamento nel mirino dei guerriglieri ambientali

Oltre a migliaia di alberi del parco trasformati in legname, la Guerriglia Verde di Spalato denuncia anche un tentativo di speculazione edilizia all’interno di Marjan, con l’obiettivo di costruire appartamenti e alberghi.

Guerriglia Verde Marjan Spalato Split
Tramonto tra gli alberi sul golfo di Spalato visto da Marjan (foto Wikipedia)

«È stato ufficialmente confermato che in quest’area protetta sono stati costruiti illegalmente 75 edifici, ma l’Istituzione pubblica non ha finora mai sanzionato l’abusivismo edilizio -sottolineano da Zelena Gerila Noi non daremo tregua finché ci saranno aree edificabili nel parco forestale (oggi ancora il 20% dell’area protetta è potenzialmente soggetto a sviluppo edilizio), finché le costruzioni illecite non siano adeguatamente sanzionate e finché la commercializzazione di Marjan verrà messa al di sopra della sua protezione e dell’interesse pubblico».

L’obiettivo finale dell’azione di eco-guerriglia è quindi anche “politico”. «Tramite questi atti vogliamo segnalare la corruzione in atto a tutti i livelli istituzionali preposti alla tutela di quest’area protetta, oltre a provocare e accelerare il processo di approvazione dei documenti di pianificazione forestale, giuridicamente vincolanti. Vogliamo competenza e chiediamo sanzioni per coloro che hanno preso parte all’abbattimento illegalmente degli alberi, così come per tutti coloro la cui negligenza ha portato Marjan in questa condizione».

La risposta delle autorità alla Guerriglia Verde

Le azioni della Guerriglia Verde stanno intanto trovando sempre più consensi tra gli abitanti di Spalato.

Ma la risposta delle autorità, a oggi, è stato un aumento di pattuglie di guardaparco nell’area di Marjan, per scoraggiare le piantumazioni illegali. «I ranger sono i benvenuti -rispondono pubblicamente gli attivisti tramite un post sulla pagina Facebook Dnevna doza splitskog neredaIn questo modo potranno notare le costruzioni illegali, i piromani e altri problemi di Marjan che, finora, non sono stati ufficialmente registrati».

Sulle teste degli eco-guerriglieri pendono anche potenziali sanzioni da 5 a 15 mila euro: gli attivisti hanno dichiarato che, se uno di loro verrà catturato e processato, tutti usciranno allo scoperto e chiederanno di essere puniti collegialmente, in segno di solidarietà.

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Panorama da Marjan (foto Wikipedia)

«Ma chiederemo anche sanzioni per coloro che hanno abbattuto illegalmente i 23 mila alberi e per chi ha finora gestito Marjan in questo modo -replicano da Zelena Gerila- L’assurdità è che, in un momento in cui si sta dichiarando l’emergenza climatica in tutto il mondo e il mondo intero si sta dirigendo verso il rimboschimento per mitigare il cambiamento climatico causato in gran parte anche dalla deforestazione, noi siamo minacciati da multe elevate, mentre coloro che hanno abbattuto illegalmente migliaia di alberi hanno ancora voce in capitolo, invece di essere perseguiti e sostituiti da esperti».

La Guerriglia Verde, quindi, non è disposta a fermarsi: «Gli alberi a Marjan continueranno a germogliare, sia attraverso le nostre mani che naturalmente: nessuno, intanto, può affermare che un nuovo albero non faccia parte di un piano di gestione o di rimboschimento! E per ogni albero che verrà tolto, ne pianteremo uno ancora più grande».

Questo articolo contribuisce al progetto “Movies Save the Planet – Voices from the East” di CinemAmbiente – Bando europeo #FrameVoiceReport!.

Guerriglia Verde in azione a Spalato: nuovi alberi contro deforestazione e speculazione ultima modifica: 2020-01-17T08:00:00+01:00 da Redazione eHabitat.it

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