solastalgia donna nei boschi

Solastalgia, quando il deficit di natura causa malessere

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Solastalgia, quando il deficit di natura causa malessere ultima modifica: 2019-12-19T08:00:54+01:00 da Valentina Tibaldi
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Solastalgia. Un neologismo per indicare una condizione che, per un numero crescente di persone, sta diventando familiare.

Combinazione della parola latina solacium (conforto) e della radice greca –algia (dolore), il termine è stato coniato nel 2003 dal filosofo australiano Glenn Albrecht e descrive una forma di disagio mentale o esistenziale causato da cambiamenti ambientali. In molti casi, si riferisce agli effetti drammatici del surriscaldamento globale sugli ecosistemi. Ma non solo. Anche fenomeni locali o localizzati (come eruzioni vulcaniche o una siccità prolungata su un determinato territorio) possono causare questo disturbo d’ansia, legato al condizionamento in negativo dell’ambiente da parte dell’uomo.

Solastalgia, come si manifesta

Ci si guarda intorno, in un ambiente naturale e familiare, e ci si accorge che qualcosa non va. Qualcosa è cambiato in peggio e non possiamo fare nulla per invertire la tendenza. E’ un vero proprio sentimento di nostalgia, che interviene a minare il rapporto con un luogo, nonostante vi si continui a risiedere. E così, il senso di impotenza si accompagna a un incolmabile senso di perdita, con conseguenze dannose per la salute.

solastalgia, persone in città

Solastalgia, conseguenze sulla salute

I sintomi della solastalgia sottolineano, ancora una volta, lo stretto rapporto tra salute dell’ecosistema e salute umana. Includono sentimenti di dolore, stress, depressione, ansia, disturbi del sonno, fino a giungere a un aumento di aggressività e a pulsioni suicide.

Un disagio cronico può indebolire il sistema immunitario, rendendo le persone più vulnerabili a numerosi disturbi fisici. Come spesso accade, le categorie più a rischio sono anziani e bambini. Tuttavia, anche chi vive un rapporto più stretto con la Terra, come popolazioni indigene, contadini o agricoltori, può essere particolarmente propenso a sviluppare il disturbo.

bambini solastalgia

Lo scrittore Richard Louv, nel suo libro L’ultimo bambino nei boschi: salvare i nostri figli dal disturbo da carenza di natura ha coniato il termine “disturbo da deficit di natura”. Un distacco dalla dimensione naturale, cui è associato all’aumento dei casi di deficit dell’attenzione, di obesità e di depressione, oltre ad altri problemi di salute psico-fisica più o meno gravi.

Solastalgia, come prevenirla

Nella folle epoca dell’Antropocene, dove i ritmi sono accelerati all’ennesima potenza e tutto sembra importare fuorché tutelare le risorse, sono il nostro fisico e la nostra mente a rivelarci quando è necessario rallentare o cambiare qualcosa.

Di solito, l’ambiente naturale e la contemplazione del paesaggio si rivelano un rifugio prezioso in cui rintanarsi e trovare pace. Camminare nel verde, osservare il cielo, abbracciare o piantare un albero, prendersi cura di un piccolo orto in giardino o sul balcone: sono tutti tentativi di riconnettersi alla dimensione naturale, di ricercare un contatto che- a dispetto di tutto- non si vuole perdere.

solastalgia, riconnettersi con la natura

A lato delle scelte operate in ambito quotidiano e personale, la mobilitazione globale in campo ambientale mostra inoltre come i tempi siano maturi per esprimere le proprie richieste o necessità ai decisori internazionali, e tornare a mettere al centro del sistema proprio quelle risorse naturali che sono necessarie al benessere dell’Uomo e del Pianeta.

Solastalgia, quando il deficit di natura causa malessere ultima modifica: 2019-12-19T08:00:54+01:00 da Valentina Tibaldi
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Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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