Dalla lotta al bracconaggio alla repressione dei flussi illegali di sostanze inquinanti o dannose per l’ambiente: con gli Environmental Enforcement Awards 2019, l’Unep e l’Interpol hanno premiato dogane, parchi e funzionari di cinque Paesi asiatici in prima linea per contrastare i crimini ambientali.
Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) e l’Interpol hanno assegnato oggi, 13 novembre, a Bangkok, in Thailandia, i premi Environmental Enforcement Awards 2019 a cinque realtà asiatiche che si sono contraddistinte nella lotta contro i crimini ambientali.
I riconoscimenti incoraggiano i funzionari governativi e le istituzioni a combattere i reati ambientali e premiano l’eccellenza nell’applicazione delle norme.
A ricevere i premi -creati con il sostegno del governo norvegese- sono state le dogane, i parchi e i funzionari delle forze dell’ordine di Cina, India, Indonesia, Laos e Singapore.
Crimini ambientali, la quarta attività illegale al mondo
Dalla lotta al bracconaggio della tigre al soffocamento del flusso illegale di sostanze inquinanti che riducono lo strato di ozono: i vincitori dell’Environmental Enforcement Awards 2019 in Asia sono stati elogiati per i loro risultati, ottenuti anche grazie alla cooperazione transfrontaliera.
«Lavorando insieme, i funzionari premiati sono stati in grado di contrastare attività illegali che lacerano le fondamenta della società e danneggiano il nostro pianeta. Abbiamo bisogno di guardiani come loro per combattere quei crimini ambientali che stanno danneggiando la nostra casa comune», ha affermato Dechen Tsering, direttore regionale Unep per Asia e Pacifico.
La criminalità contro l’ambiente è la quarta maggiore attività illegale al mondo, dopo il contrabbando di droga, la contraffazione e la tratta di esseri umani.
Il valore di crimini ambientali come il commercio illegale di fauna selvatica e prodotti forestali, lo scarico illegale di rifiuti, il contrabbando di sostanze che riducono l’ozono e l’estrazione illegale è stimato in oltre 250 miliardi di dollari all’anno.
I vincitori dei premi 2019 contro i crimini ambientali in Asia
Questi i vincitori della quarta edizione dei premi Asia Environmental Enforcement Awards e le motivazioni ufficiali del premio assegnato da Unep e Interpol:
- Ramesh Kumar Pandey, direttore sul campo, Dudhwa Tiger Reserve, India (categoria Impatto)
“Nell’aprile 2019, Pandey ha guidato un team della Dudhwa Tiger Reserve per arrestare un noto bracconiere, ricercato sia dall’India che dal Nepal, coinvolto in 11 casi di bracconaggio di tigri e collegato a una rete criminale che commerciava in tigri attraverso il confine. L’arresto è il risultato di un’indagine approfondita e della collaborazione con il Wildlife Crime Control Bureau in India, Interpol e il Central Investigation Bureau in Nepal. Pandey è stato anche aiutato dall’applicazione M-STrIPES (Monitoring System for Tigers-Intensive Protection and Ecological Status), un’applicazione mobile per rafforzare il pattugliamento e la sorveglianza delle tigri in India”.
- Ufficio nazionale di coordinamento anti-contrabbando dell’Amministrazione generale delle dogane cinesi (categoria Innovazione)
“L’Ufficio ha adottato metodi innovativi per rafforzare i controlli alle frontiere e individuare le attività di contrabbando di animali selvatici, ottenendo il sequestro di oltre 500 manufatti in avorio nel 2018 e di 5.323 articoli da gennaio a metà aprile 2019. I metodi utilizzati comprendono l’uso di indicatori e profili di rischio per tracciare gli invii postali, le spedizioni di merci e il traffico passeggeri, l’estrazione di dati dai telefoni di sospetti, il campionamento forense di sequestri su larga scala in combinazione con l’intelligenza artificiale per rilevare piccoli oggetti in avorio nei bagagli dei passeggeri aerei e nei pacchi postali”.
- Direzione generale delle forze dell’ordine, Ministero dell’ambiente e delle foreste, Repubblica di Indonesia (categorie Innovazione, Integrità e Leadership di genere)
“La Direzione generale delle forze dell’ordine dell’Indonesia, un’unità speciale per l’applicazione della legge nel settore della criminalità ambientale transfrontaliera, è stata selezionata per una serie di meriti. Sono stati innovativi nell’uso di strumenti digitali, istituendo pattuglie informatiche nei social media e nel commercio elettronico e utilizzando tecnologie geospaziali per rilevare i cambiamenti sulla superficie terrestre che indicano possibili attività illegali. La Direzione ha inoltre dimostrato un elevato livello di integrità, identificando e agendo sui casi di corruzione e collusione che coinvolgono il proprio personale. Infine, è stata promossa attivamente la leadership di genere, grazie alla nomina di funzionari di sesso femminile in posizioni dirigenziali e con l’istituzione di politiche e strutture a sostegno delle donne, come le sale per l’allattamento”.
- Inter-agenzia tra Cina e Singapore (categoria Collaborazione)
“La Repubblica Popolare Cinese e Singapore hanno istituito gruppi di lavoro inter-agenzia sia all’interno dei loro Paesi che tra di i due Stati. Lavorando insieme per combattere il commercio illegale di fauna selvatica, hanno condiviso informazioni di intelligence e condotto operazioni congiunte, con significativi sequestri e arresti. La loro collaborazione è stata efficace, in particolare, nel sequestro di un carico di squame di pangolino nonché nello smantellamento e nella consegna alla giustizia dei membri di reti criminali transregionali che sostengono il contrabbando di fauna selvatica”.
- Team ispettivo congiunto del Laos per l’ispezione dei refrigeranti (categoria Impatto)
“La Repubblica popolare democratica del Laos ha istituito il Joint Inspection Team (JIT) per affrontare l’applicazione di un sistema di licenze atto a controllare l’importazione e l’esportazione di sostanze che riducono lo strato di ozono. Il JIT ha impiegato una collaborazione intersettoriale unica nel suo genere e ha lavorato a stretto contatto con i governi locali per raggiungere svariati successi. Una recente ispezione del JIT ai mercati di Kua Luang e Nong Duang, ad esempio, ha visto confiscati oltre 700 kg di refrigeranti di contrabbando e i trasgressori sono stati consegnati alla Giustizia”.
[Cover image courtesy of UNEP Photo by François Langella]