L’Amazzonia d’Europa candidata a diventare Riserva della Biosfera Unesco

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L’Amazzonia d’Europa candidata a diventare Riserva della Biosfera Unesco ultima modifica: 2019-10-11T08:00:35+02:00 da Redazione eHabitat.it
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Nel 2020 la cosiddetta Amazzonia d’Europa sarà la prima Riserva della Biosfera Unesco a coprire cinque Stati: Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria e Serbia. Un ecosistema unico, che si estende per oltre 700 chilometri lungo i fiumi Mura, Drava e Danubio.

Un ecosistema unico, ricco di specie e habitat, che si sviluppa lungo tre fiumi: Mura, Drava e Danubio. Questa è la cosiddetta Amazzonia d’Europa, che nel giugno 2020 si appresta a diventare ufficialmente la prima Riserva della Biosfera Unesco al mondo a coprire cinque Stati.
Nelle scorse settimane, infatti, Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria e Serbia hanno presentato la candidatura congiunta per il riconoscimento, al termine di un iter iniziato nel 2009.

L'area interessata dal progetto Amazzonia d'Europa
L’area interessata dal progetto Amazzonia d’Europa

La qualifica di “Riserva della Biosfera” viene assegnata dall’Unesco per la conservazione e la protezione degli ecosistemi e della loro biodiversità, attraverso l’uso sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali.

Oltre alla corretta gestione del territorio, sono previste anche attività di ricerca, controllo, educazione e formazione.
Nel mondo sono circa settecento, oggi, le Riserve già riconosciute e salvaguardate, di cui una ventina in Italia.

Amazzonia d'Europa Drava in Croazia foto di Goran Safarek
Il fiume Drava in Croazia (foto di Goran Šafarek)

Amazzonia d’Europa sarà anche la più grande area di protezione fluviale del Vecchio Continente, con una superficie totale di oltre 900 mila ettari (tra nucleo strettamente protetto, dove la natura è ancora oggi prospera e selvaggia, più le zone cuscinetto e una zona di transizione) e una lunghezza di 700 chilometri.

Tutta la regione fluviale Mura-Drava-Danubio offre un paesaggio naturale e culturale unico, grazie alle sue preziose foreste alluvionali, banchi di ghiaia e sabbia, isole fluviali e lanche.

Amazzonia d'Europa Sterna foto di Goran Safarek
Sterna con piccoli (foto di Goran Šafarek)

È anche una delle aree più ricche in termini di biodiversità, superata solo dalle foreste pluviali tropicali. Ospita infatti la più alta densità europea di aquila dalla coda bianca (con oltre 140 coppie nidificanti) così come specie a rischio di estinzione quali la sterna piccola, la cicogna nera, lontre e castori.

Diversi pesci, come lo storione e il salmone del Danubio, utilizzano i 700 chilometri del sistema fluviale per le loro migrazioni.
L’area è anche un importante luogo di sosta e di alimentazione per più di 250 mila uccelli migratori ogni anno.

Amazzonia d'Europa Danubio foto di Goran Safarek
Le pianure alluvionali del Danubio (foto di Goran Šafarek)

Non solo: l’identità della regione e i mezzi di sussistenza di quasi 900 mila abitanti che vivono nella futura Amazzonia d’Europa sono strettamente legate ai fiumi Mura, Drava e Danubio.

Le pianure alluvionali, oggi ancora intatte, proteggono inoltre gli insediamenti dalle inondazioni e garantiscono un approvvigionamento di acqua potabile pulita, mentre paesaggi spettacolari aumentano il potenziale per uno sviluppo turistico sostenibile.

Amazzonia d'Europa Mura River by Goran Safarek
Zone umide lungo la Mura (foto di Goran Šafarek)

Sono previsti interventi di rimboschimento lungo le sponde, con essenze dall’elevata capacità auto-depurativa, e di recupero delle zone umide, come stagni e paludi, spesso coperte in passato per motivi di navigazione ma oggi rivalutate per la loro fondamentale importanza sia nel contenimento delle alluvioni che per il rilascio di acqua durante i periodi di siccità, due fenomeni purtroppo sempre più presenti a causa del riscaldamento globale.

Amazzonia d'Europa
Il logo del progetto Amazzonia d’Europa

La zona cuscinetto, che si estende lungo i fiumi al di fuori della zona di inondazione, è invece caratterizzata da un mosaico di aree coltivate e di villaggi e contiene anche alcune piccole zone staccate come laghi di lanche, peschiere e piccole zone umide.

La fienagione, la produzione biologica con commercializzazione dei prodotti locali e l’eco-turismo sono alcune delle attività chiave di questa zona, che sarà arricchita da progetti di silvicoltura, agricoltura e pesca sostenibili.

La zona di transizione esterna fornirà invece supporto economico e scientifico regionale alla zona cuscinetto, in quanto la maggior parte delle città e delle università sono situate in quest’area.

Amazzonia d'Europa Fiume Mura in Slovenia ph pagina Facebook Amazon of Europe
Il fiume Mura in Slovenia (foto Amazon of Europe)

«Questa è la strada che dobbiamo seguire se vogliamo mitigare le inevitabili conseguenze del cambiamento climatico, che ormai sentiamo quotidianamente: proteggere le nostre ultime aree naturali, nell’attuale epoca di crisi climatica e di estinzione delle specie, non rappresenta un passatempo di lusso, ma una questione di sopravvivenzacommenta Ivana Korn Varga del WWF Adria, una delle principali associazioni ambientaliste dei Balcani, che ha preso parte alla preparazione del dossier per la candidatura Unesco a fianco dei Ministeri e delle autorità per la protezione della natura di Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria e Serbia e insieme a molti partner locali- La designazione a Riserva della Biosfera, inoltre, segna il passaggio da progetti dannosi, come la costruzione di nuove centrali idroelettriche o l’estrazione di sedimenti, a una coesistenza tra Uomo e Natura».

Amazzonia d'Europa fiume Drava foto di Goran Šafarek
Il fiume Drava (foto di Goran Šafarek)

Parallelamente all’iter di presentazione della Riserva Unesco, ulteriori progetti ambientali sono già in corso di realizzazione nell’area, grazie a un investimento complessivo di circa 14 milioni di euro co-finanziati dall’Unione Europea.

Le amministrazioni delle aree protette della regione Mura-Drava-Danubio stanno infatti attuando misure transfrontaliere di protezione della natura, mentre il progetto “Amazon of Europe Bike Trail”, avviato a giugno 2019, si concentra sullo sviluppo del turismo sostenibile su due ruote.

Prevista anche la rivitalizzazione dei tre fiumi che compongono l’Amazzonia d’Europa, per creare nuovi habitat naturali e aree ricreative eco-compatibili per aumentare la fruibilità dell’area.

Amazzonia d'Europa Kopacki Rit 3 foto di Mario Romulic
Parco naturale di Kopački Rit, in Slavonia, al confine tra Croazia e Ungheria (foto di Mario Romulic)

«Fino al 1989, il paesaggio fluviale dell’area era lacerato dalla “Cortina di Ferro”, che divideva il blocco socialista est-europeo da quello occidentale -conclude Andreas Beckmann, direttore del WWF Central and Eastern Europe Trent’anni dopo, questa candidatura transfrontaliera è la dimostrazione della potenza che può avere una visione verde condivisa, basata sulla cooperazione regionale sviluppata all’interno dell’Europa. Si tratta di un esempio lampante di come la conservazione della natura possa unire i Paesi».

 

Questo articolo contribuisce al progetto “Movies Save the Planet – Voices from the East” di CinemAmbiente – Bando europeo #FrameVoiceReport!

Ulteriori foto scattate da Goran Šafarek, autore anche del video, sono visibili sul suo profilo Instagram.

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