Lo scorso 19 luglio, la notizia della morte di Rutger Hauer ha lasciato un grande vuoto nel cuore di tutti gli appassionati di cinema, che lo hanno amato in ruoli rimasti iconici ed immortali nella storia del grande schermo.
Uno su tutti, l’indimenticabile replicante Roy Batty in Blade Runner di Ridley Scott, dove l’attore olandese pronuncia la famosa frase “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi”, divenuta nel tempo di frequente utilizzo anche nel linguaggio comune.
Nel corso di una carriera lunga cinquant’anni, Rutger Hauer ha partecipato a circa 170 film e numerose serie televisive. Ladyhawke, La leggenda del santo bevitore, Sin City, Batman Begins, sono soltanto alcuni dei successi che insieme a Blade Runner hanno coronato la sua brillante attività, che gli ha permesso di lavorare con registi del calibro di Ermanno Olmi, Lina Wertmüller, Paul Verhoeven, Robert Rodriguez, Christopher Nolan e Dario Argento.
Un aspetto importante che non tutti conoscono della vita di questo straordinario attore, così talentuoso e poliedrico, è quello strettamente legato all’amore per il Pianeta, che ha portato Rutger Hauer a difendere l’ambiente in prima persona, con vere e proprie azioni da attivista.
Tra le sue battaglie, la lotta per la liberazione di Paul Watson, cofondatore di Greenpeace e fondatore di Sea Shepherd Conservation Society, che negli anni ’90 fu arrestato con l’accusa di aver provocato l’affondamento di una baleniera.
“Nel 1997”, ricorda Watson, “sono strato trattenuto in una prigione olandese in attesa di un processo di estradizione in Norvegia per aver affondato una delle loro navi illegali di caccia alle balene, la Nybraena. Sono stato trattenuto per 120 giorni e ho ricevuto un incredibile supporto dal pubblico olandese e in particolare da Rutger Hauer, che mi ha visitato due volte nella prigione di Lelystad. Rutger ha contribuito a mobilitare altre celebrità e la corte olandese decise di rilasciarmi senza estradizione in Norvegia”
“Il suo sostegno negli ultimi 22 anni ci ha dato tutta la forza e l’ispirazione”, ha proseguito Paul Watson ricordando il suo amico. “Quando avevamo bisogno di lui, era lì per noi e per le balene, e per gli altri cittadini del mare. Sempre generoso, sempre solidale e sempre con un sorriso”.
E a favore dell’ambiente e della natura, Rutger Hauer aveva fatto sentire la sua voce in un importantissimo momento della sua vita artistica, nell’Italia a cui era tanto legato, durante la consegna del Premio alla Carriera da parte del Lucca Film Festival, lo scorso aprile.
Con un sentito appello, in quella circostanza, Hauer aveva invitato tutti a prendere le difese del nostro Pianeta in modo da preservare le sue meravigliose ricchezze. “La Terra è buona. Dovete schierarvi dalla parte della Terra. E forse potrete tenervi strette questa storia e la Terra”.
Proprio nel 2019 era ambientato il suo più grande successo, Blade Runner, cult del cinema di fantascienza che immaginava un futuro dai tratti oscuri. Le parole e l’esempio di Rutger Hauer, artista che si è sempre speso prontamente per la causa ecologica, sono un monito importante per riflettere sugli errori commessi dall’uomo in modo da lavorare per porvi rimedio. Errori con cui l’umanità ha danneggiato l’ambiente superando ogni limite e rivelando una spietatezza che davvero non avremmo potuto immaginare.